La corsa è per eccellenza uno sport individuale. Per praticarlo non hai necessariamente bisogno di compagnia. Scarpette ai piedi e vai. In quel gesto semplice dentro c'è un po' tutto. Scarico delle tensioni del quotidiano, voglia di fitness, senso agonistico, contatto con la natura... forse amore e chi più ne ha più ne metta.
Talvolta però la corsa è anche socializzazione. Correndo insieme, si abbattono barriere culturali, reddituali, razziali, sessuali e perché no anche generazionali. Mi piace citare l'esempio dei nostri amici che a Tuscania hanno vinto il mondiale dei 100km sposando una corsa e un progetto comune.
A tutti questi fuochi d'artificio, chi è Lupo Solitario, preferisce il silenzio rotto solo dal battere dei suoi piedi sul terreno e mal gradisce la compagnia. A lui puo' bastare un Ipod, un tramonto, un percorso nuovo per essere Re dei suoi passi.
Un'ulteriore complicanza a questa problematica è data dall'aspetto tecnico. Fare allenamenti lunghi e faticosi in compagnia è più facile, ma c'è il rischio di sbagliarli. Farli sempre da solo ci può lentamente far scivolare verso un'insostenibile leggerezza dell'essere poi difficile da gestire.
Basta, l'ho menata anche troppo, ditemi:
- Che tipo di corsa preferite ?
- Perchè ?
- Quando avete voglia di solitudine e quando cercate il branco ?
La risposta gia la sai...corro da solo.
Comunque una cosa te la voglio dire...anche in gara non riesco piu' a sopportare le cordate...correre insieme ad un amico mi innervosisce, preferisco la mia corsa solitaria e silenziosa, i cambi di ritmo dell'amico mi innervosicono, Domenica sulla salita al 30° Km dopo che l'avevo sorpassato mi si' e' riavvicinato Franco un grande amico proprio sul punto piu' difficile di tutto il lungo. Pensava di aiutarmi, l'ho invitato a fare il suo passo e siamo andati su ognuno col suo passo e il suo momento. Sono diventato Lone Wolf!
Io ... Lupo Solitario o, forse meglio, Orso.
Per tutti i tipi di velocità (lento, medio, ripetute) ho i miei ritmi, che sono SOLO miei.
L'unica persona che mi procurava "godimento" quando l'avevo al mio fianco, era mia moglie. Con lei ho fatto corse indimenticabili su per montagne e dentro a boschi, adattando sempre la mia velocità alla sua senza nessun rimpianto, finchè poi è stata fermata da vari infortuni.
Adesso l'unico allenamento per cui sento bisogno di compagnia (ma non di gruppo) è il lunghissimo, e per questo preferisco farlo assieme ad un amico dentro a manifestazioni senza competizione.
Sono un patito di musica, ma le cuffirette le ho usate pochissime volte, nella "normalità" preferisco essere solo con i miei pensieri, ma ben presente a tutto quanto accade attorno a me.
1)Mi piacciono tutte e due e le pratico entrambe con gioia, ma sono due cose profondamente diverse.
Il mio IO è: lupo solitario.
2)Mi piace ascoltarmi e vivere profondamente la corsa.
3)La solitudine solo quando preparo qualcosa di importante, se devo finalizzare e dare il massimo, preferisco contare solo su me stesso; quel che faccio è solo merito mio.
Questa situazione si verifica solo per la preparazione di 2/3 gare l'anno, quest'anno solo la maratona l'ho preparata tutta da sol...ops anche assieme a voi dai ;-)
Ricerco la compagnia tutto l'anno, ho la fortuna di poter correre con tantissimi buoni corridori; veramente un gruppo unito e divertente...a S.Stefano eravamo quasi in 40(la media è di 8/10); anche in questo periodo, una corsetta da solo in settimana non guasta mai, ma non è un obbligo; non puoi legare un lupo. AUuuuhhh!!!
A parte la domenica mattina mi alleno da solo sempre durante la pausa pranzo e non avrei proprio l'opportunità di avere compagnia; se devo dire la verità, non cercherei nemmeno qualcuno che mi accompagni in quanto vivo la corsa come uno (se non l'unico) momento dedicato solo ed esclusivamente a me stesso. Durante l'allenamento spesso mi trovo ad avere tempo per pensare o decidere qualcosa, scaricare le tensioni o magari (durante i lunghi o gli allenameenti meno intensi) ascoltare musica. Anche quando ho in programma delle ripetute o dei lavori più pesanti preferisco confrontarmi solo con me stesso e se possibile cercare di superarmi. Per concludere "il branco" lo incontro solo durante le competizioni.
1)Credo sia scontato per me ....la maratona e le ultra !
2) perchè è una sfida con me stessa perchè mi piace correre a lungo, sentire la fatica , ascoltare quello che mi dicono le gambe e la testa, perchè è una soddisfazione enorme arrivare al traguardo indipendentemente dal tempo che ci metto ! Perchè per me correre è anche salute nel vero senso della parola !
3) Voglia di solitudine quando sono un po triste e allora preferisco rimanere sola con i miei pensieri e scaricarmi da sola ! Ma siccome sono una persona quasi sempre allegra preferisco correre in compagnia !
Bel post Giancarlo sei un genio !
Chi sono? Lupo solitario per eccellenza. Amo correre in solitudine, amo farlo all'alba, amo il totale silenzio e rifuggo come la peste bubbonica l'ipod. Solo io, il rumore dei miei passi e del mio fiato, e gli animali della campagna (lepri, civette, fagiani..). Il perchè lo sai, la corsa per me è anche "altro"...ti dispenso dai miei pipponi zen!
Anche nelle poche gare ufficiali fatte ho preferito correre da solo, per potermi "ascoltare" meglio e cercare di dosare la fatica; ma già so che la prossima maratona la farò con i pacer, non avendo ancora un'uniformità di corsa.
Amo però il branco quando la corsa resta puro e semplice divertimento, quando il cronometro o la distanza non contano più, ma vale solo il piacere di stare in compagnia: tapasciate o mezze maratone di verona dove correrò con gli amici fregandomene bellamente di fare il PB, ma godendo dell'altrui vicinanza.
In allenamento da solo...in compagnia, non rispetterei le consegne!
In gara mi piacerebbe avere compagnia che va al mio ritmo (ma amici amici..no pacer) le domeniche in compagnia alle non competitive (vedi Brosemada)sono fantastiche...correre tra amici senza guardare il cronometro e fermarsi a ingozzarsi ai ristori ha il suo perchè!
@Furio, sei fino ad ora quello che più è simile a me.
non è un complimento è una constatazione...mpm sono così scemo da incensarmi.
@Rocha, io a pausa pranzo, quando riesco ad andare, è il momento che corro in branco(oggi eravamo 10...ma talvolta anche 20) le altre volte un po' come capita.
@Franca, non avevo dubbi sul fatto che preferivi correre in gruppo... io genio... direi proprio di no...credo che la mia mente vada a 4.30 come le mie gambe.
@Giovanni, lupo un po' per scelta ma anche un po' per necessità.
@Ezio, tu che a vista mi sembri il + buono sei Lupo Vero...il mondo è bello perchè vario.
@Alvin, son certo che se avessi la possibilità di correre sempre in compagnia lo faresti...e alle ortiche le consegne !
@Fatdaddy, guarda che qualche pippone Zen lo puoi anche lasciare... magari fa dibattito.
Solo ululati non basta !
Ma è pieno di lupi!
AUauhUuuuhhh!!!
Potrei considerarmi tranquillamente tutti e due. Mi spiego: quando ho iniziato correvo da solo ed era fantastico.
Con il passare del tempo ho trovato il gruppo ed è fantastico. Oggi quando corro da solo comunque è sempre fantastico.
Forse quando ho poca voglia preferisco il gruppo, ma quando voglio fondermi totalmente con la corsa, sentirmi libero, respirare il mondo intorno a me allora cavolo corro da solo senza il minimo dubbio.
E per carità devo sentire e respirare tutto quindi niente IPOD nella maniera più assoluta!
1)..a differenza di quanto sembra amo correre su pendenze elevate e continue, curve, sali e scendi, territori sconfinati o sentieri di bosco.
Per ora la mia distanza preferita è la gara che non sono riuscito a fare.. 19 km con 5 km di salita al 10% più altri 5 circa di salita più leggera.. la famosa gara di Villanova Monteleone.
2)Perchè su quelle pendenze mi sento un'altro..mi sembra di essere a casa mia.
3)Solitudine spesso..mi concentro meglio..il branco quando sono in gara..mi dà una bella sensazione essere in mezzo al gruppo, girarmi e vedere podisti davanti, dietro ed ai lati..se sono tutti dietro è meglio :))
@Furio, hai ragione è pieno di lupi...io non l'avrei detto..mi aspettavo voci del tipo: sul ponte di Verrazzano ho trovato la mia realizzazione...ma è bello così più vero : aauuuuhhhh !
@Lucky73, fantastico correre. Forse con il tempo ti succederà come a me che + passa il tempo + conosco tutti e correre da solo diventa così raro che me lo godo !
@Davide, la prima domanda è formulata un po' male ecco il perchè della tua risposta e di Franca...comunque nel tuo spirito montanaro che emerge dal commento c'è un pezzo di terra sarda
Io mi diverto da solo, e anche in
compagnia !
Mi adeguo molto facilmente !
Ehi Gian Carlo,
certo che sei un bel curiosone.
Comunque se ci pensi la corsa è eccezionale, perchè è forse l'unico sport che ti permette di correre in totale solitudine ma anche, volendo, tra 40.000 persone in mezzo a un fiume di persone che applaudono al tuo passaggio.
Io sono incline a correre in compagnia, ma durante la settimana, corro tranquillamente da solo, anche per essere libero di gestirmi la giornata come mi pare.
Ritengo invece un rito piacevolissimo la corsa alla domenica mattina tra 1500/ 2000 persone accomunate dalla stessa passione.
Ciao Glauco
Bel quesito...
Per ciò che mi riguarda mi trovo indifferentemente bene solo o in compagnia. Per esigenze di orari/turni corro spesso solo, ma quando capita insieme sono contento, a patto di correre con ragazzi di livello abbastanza simile. Entrambi i tipi di corsa hanno pro e contro, ad esempio mi trovo molto bene quando devo fare uscite lunghe e magari la voglia latita... in compagnia sono più motivato e il tempo sembra trascorrere più velocemente. Così anche per lavori qualitativi, si innesca quel piccolo agonismo che rende il lavoro più brillante.
diciamo ke la corsa solitaria e' + paragonabile a una gara x me , a volte mentalmente provo + fatica a digerire le corse lente ke i lavori.
quindi un po' di compagnia, te la fa passare prima.
ma anke durante i lavori se si e' in compagnia e' meglio, poi le circostanze non rendono la vita facile , allora ci adattiamo.
e' un po' la mia descrizione attuale, mi sono adattato a "lavorare" da solo.
resta il fatto ke tutte le preparazioni lunghe x le maratone, fatte da 6 anni ad oggi con i vari "amici di sventura" giggi, sute' azize,restano esperienze indelebili!!!
forse s' uscito fori tema!!!
ma no era solo la 3 domanda, veniamo alla 2 e alla 1 ....
dal 1000 in pista alla maratona !!!
@Uscuru, bastava la prima risposta.
Forse se 6 + forte nelle brevi è proprio perchè fai da solo quegli allenamenti e in compagnia quelli per le gare lunghe. Ma sulle esperienze indelibili non voglio metterci il cappello.
@Franchino, certo che è difficile correre con gente del tuo livello siete sempre pochi.
Io trovo molti che fanno i mille a 4, è + difficile trovare quelli che li fanno a 3.
Ieri a Villa P. Marco e Psycorun i miei 2 amici che scrivono sul blog hanno fatto le ripetute con Calcaterra... perchè quelli forti come loro sono finiti.
@Diego e Glaucos, anche io mi adatto facilmente e trovo questo sport straordinario proprio perchè ti consente di praticarlo da solo nel deserto o in mezzo a un fiume di gente a centro città
Premesso che sono un lupo solitario senza scelta (del resto chi altro può uscire a correre nella bassa alle 5:30 del mattino?) per esigenze di famiglia e di lavoro pendolare provo a rispondere immaginando di poter scegliere.
1) il mio IO è lupo solitario . Certo apprezzo anche la compagnia ... anche se sono moderatamente selettivo. Quando condivido qualcosa lo faccio intensamente.
2) perchè sono troppo amante della libertà e allergico a vincoli.
3) Un po' come Furio amo la solitudine quando devo preparare qualcosa di importante. Se invece corro senza obiettivi mi fa molto piacere la compagnia. E' difficilissimo correre con persone con gli stessi tempi. Anche 3'' a kmin più o in meno sono tanti ... Alessandria docet
mi piacciono tutte e due.
Solitudine bellissima per cogliere le sensazioni durante la corsa, ma anche un po' un limite xchè non hai un riferimento.
Correre in compagnia: bellissimo se con amici o sconosciuti.
Mi piacciono molto gli incontri casuali, es. durante i lunghi, parlabili, come qualche volta mi è capitato.
#Micio, essere rigidi su 3 secondi al km in allenamento si supera. Talvolta se facciamo i mille si parte insieme...poi da 3.45 a 4.00 arrivano tutti...poi ci si ricompatta nel recupero e si riparte insieme...(certo il + lento fa - recupero), ma quando ero proprio fissato facevo da solo.
@Polisportiva, anche per me quando corriamo in gruppo a Villa Pamphili il momento migliore è quando qualche sconosciuto/a trova il coraggio di attaccarsi e arricchisce la giornata
Qnd mi voglio tarare e misurare seriamente preferisco da solo, nn vengo condizionato da null'altro che dalle sensazioni del mio corpo (qnd lo ascolto!?!).
Anche i lunghissimi me li godo di più qnd sto da solo (se escono bene soprattutto), sempre x gli stessi motivi, ma anche xkè pensare durante la corsa è qualcosa di unico.
Forse qst mia solitudine è data dal modo in cui ho iniziato a correre, per un anno sempre da solo, sempre 20 km in ogni uscita (nn sapevo niente dei lavori e qnt'altro).
Per me l'ideale in compagnia è fare i lavori veloci, mi da stimoli a cercare di far meglio dell'altro!!!
O Giancarlo Grande tra i Grandi,
mi ritrovo nelle parole dell'amico Furio.
Sarà cge per lavoro mi entrano in negozio non meno di tre-quattrocento persone al giorno. Sarà che in casa tra figli, amici di figli, fidanzate di figli, parenti assortiti, gatto domestico e moglie selvatica sembra d'essere in una stazione ferroviaria, io correrei sempre solo e l'ho fatto all'inizio della mia carriera per molti mesi.
La scoperta del gruppo porta per emulazione a migliorarsi e imparare cose che altrimenti rimarrebbero lontanissime e irragiungibili.
L'allenamento perfetto sarebbe allora riscaldamento in gruppo, parte centrale da solo, chiusura in gruppo. Ma questo è chiedere troppo e sicuramente pratica da incivili quale io mi sforzo di non essere.
Ti abbraccio,
stefanodifiglia.
P.S. - I 400 di ieri sono venuti discretamente nonstante il diluvio. Te ne raggiuaglierò nel prossimo post in programma per lun/mar prossimi.
@Er Moro, sempre scusa per Domenica per il resto mi par di capire che tutti cominciano da soli e poi mano a mano aumentano gli allenamenti in compagnia.
@Stefano, quindi corsa come fuga dal rumore... per il resto verrò a leggere i tuoi 400
L'ultimo post che avevi messo il 96 non è uscito sul Blogroll forse è per questo che Luciano Er Califfo non è ancora passato a dire la sua.
sono nato come forse molti lupo solitario. Poi adesso da circa un anno ho scoperto il gruppo, ma non ne sono schiavo. Adotto un criterio misto. La mia settimana si divide di allenamenti individuali e collettivi, dipende da quello che devo correre. Ho la certezza di un gruppo che esce in giorni e ad ore predeterminate, sta a me accodarmi o meno. Una cosa che ho notato, in gruppo si corre più facilmente, ma si rischia di lasciarsi andare alla corsa a sensazione.
presente! quoto i commenti di fatdaddy (anche se lo zen m'arimbarza) e di stefano/of course. sono un predatore solitario (anche nel rimorchio, anche nei viaggi). quand'ero ragazzo e atleta forte correvo spesso in gruppo, quando c'è da spingere è esaltante e anche oggi, ogni tanto, non disdegno, almeno a roma. qua in brasile invece corro sempre da solo: adoro la concentrazione, il silenzio, la contemplazione del sole nascente e della foresta equatoriale del parco. viviamo immersi in una socialità ECCESSIVA e NON SCELTA, bisogna ritrovare l'autonomia, il proprio istinto. non sopporto il benchè minimo condizionamento del branco: oggi finalmente sono cresciuto, sono adulto, sono un uomo forte, sono SINCERO.
p.s.: giancarlo, fai un post sull'articolo di massini sugli "errori" dell'atleta postato da giovanni (il tuo blog ha maggiore risonanza e la questione è della massima importanza): quando le stesse cose le dice er califfo fa la figura del presuntuoso, se le dice massini forse vengono recepite.
luciano er califfo.
Gian Carlo, hai già centrato diversi punti con il tuo intervento sintentico, mi trovo (come ben sai) in disaccordo con la storia dell'ipod, anche perchè ne butterei uno per allenamento dal sudore espulso...
Data la mia predisposizione agli allenamenti lunghi, il mio ritmo non proprio "alla portata di tutti" e la ricerca di mantenere alto questo ritmo il più possibile, mi ritrovo ormai da tanto tempo a correre "da solo". Ma non amo stare nella solitudine più totale. O meglio:
1, 2 e 3 - Non mi piace correre in luoghi o in situazioni completamente solitarie che non incontri mai nessuno neanche da salutare appena: accadeva in Calabria spesso e mi deprimeva, accade la domenica pomeriggio in Favorita e non è il mio giorno preferito...
Non ho un campo di applicazione in assoluto prediletto, ma alle volte mi piace correre per i fatti miei o lavorare per i fatti miei: mi riesce gestibile tutto e meglio. Di certo, però, che le esaltazioni in assoluto migliori vengono da frutto di collaborazione con gente più forte di me. E' risaputo.
Apprezzo molto correre con le compagnie più apprezzate, anche a costo di ridurre il ritmo (ogni tanto ci vuole), il tempo in quei casi vola.
Importantissimo il posto ove si corre: A Lamezia Terme d'inverno ero costretto a correre su stradoni anonimi e in solitudine: vi confesso che negli ultimi tempi lo odiavo quel posto e non mi andava neanche di correre... IO!!!
Poche volte chiedo aiuto e ne ho bisogno, ma si tratta di lunghi lavori come i medi da over 20K e data la mia predisposizione è meglio avere compagnia nelle salite, altrimenti vengono lente...
Gian Carlo, hai già centrato diversi punti con il tuo intervento sintentico, mi trovo (come ben sai) in disaccordo con la storia dell'ipod, anche perchè ne butterei uno per allenamento dal sudore espulso...
Data la mia predisposizione agli allenamenti lunghi, il mio ritmo non proprio "alla portata di tutti" e la ricerca di mantenere alto questo ritmo il più possibile, mi ritrovo ormai da tanto tempo a correre "da solo". Ma non amo stare nella solitudine più totale. O meglio:
1, 2 e 3 - Non mi piace correre in luoghi o in situazioni completamente solitarie che non incontri mai nessuno neanche da salutare appena: accadeva in Calabria spesso e mi deprimeva, accade la domenica pomeriggio in Favorita e non è il mio giorno preferito...
Non ho un campo di applicazione in assoluto prediletto, ma alle volte mi piace correre per i fatti miei o lavorare per i fatti miei: mi riesce gestibile tutto e meglio. Di certo, però, che le esaltazioni in assoluto migliori vengono da frutto di collaborazione con gente più forte di me. E' risaputo.
Apprezzo molto correre con le compagnie più apprezzate, anche a costo di ridurre il ritmo (ogni tanto ci vuole), il tempo in quei casi vola.
Importantissimo il posto ove si corre: A Lamezia Terme d'inverno ero costretto a correre su stradoni anonimi e in solitudine: vi confesso che negli ultimi tempi lo odiavo quel posto e non mi andava neanche di correre... IO!!!
Poche volte chiedo aiuto e ne ho bisogno, ma si tratta di lunghi lavori come i medi da over 20K e data la mia predisposizione è meglio avere compagnia nelle salite, altrimenti vengono lente...
1-2-3) mi piacciono tutti due i modi dicorrere. se nel tuo post quando parli degli amici che hanno fatto la 100km a tuscania, ti riferivi a me d'innocenti e caroni, hai azzeccato. probabilmente se non ci fossimo aiutati l'un l'altro forse non saremmo arrivato così avanti. in questo caso decisamente ho prefererito correre in compagnia. restando insieme ci siam oanche molto divertiti.
negli allenamenti specifici preferisco correre da solo, mi piace concentrarmi su quello che devo fare, cerco di farlo rispettando "la tabella" e "i tempi", son fatto cosi, un tedesco, non voglio sbagliarli! negli allenamenti tranquilli invece sto decisamente meglio in compagnia...correre col Bress è uno spasso... l'unico modo per farlo star zitto e quello di andare a manetta! quandi la cosa migliore per me è alternare un pò i 2 modi, una volta da solo e una volta in compagnia.... sicuramente la noia non mi farà mai visita
Ovviamente molto dipende dal tipo di corsa.
Da solo preferisco correre in condizioni climatiche particolari. Tipo all'alba quando la gente ancora sta dormendo e puoi gustarti la strada tutta per te con il rumore dei tuoi passi sull'asfalto e nient'altro.
In compagnia preferisco le tapasciate e i lunghi poco impegnativi.
In gara ci sono momenti in cui preferisco stare in compagnia, soprattutto nelle prime fasi. Nei momenti in cui l'impegno si fa massimo, però, cerco di rimanere solo con me stesso.
Beh Filippo, anche se ti piacesse correre in compagnia faresti sempre fatica a trovare uno che viaggia come te....
hai mai pensato però che potresti portarti dietro qualcuno in bici quando ti senti solo?
;;;---)))
@Math, molto tempo fa..anche prima di conoscerti...ti dissi che eri troppo saggio per essere un ragazzo di 28 anni... oggi non ho cambiato giudizio !
@Luciano, pure la foresta equatoriale mi tiri in ballo... sei sempre in fuga...da un continente all'altro da una donna all'alltra... corri solo...ma non è che è il mondo che fugge da te !
Il post di Giovanni è bello e ci sarebbe da discutere mi sembra scorretto piazzarlo così(anche se lo farei scrivendo che l'ho copiato da lui).
Se puoi passa da Stefanodifiglia di Splinder
@Filippo, certo che per te è + difficile, io pur essendo a Roma in un posto dove corrono centinaia di podisti vedo Giorgio Calcaterra che è quasi sempre solo(talvolta con l'IPOD), Del resto pur esculdendo i lavori tecnici anche il lento fatto a 4 è fuori portata ai +
Comunque si legge dalle tue parole che dai molta importanza al contesto nel quale corri.
@Andrea, mi riferivo al fatto che in certe circostanze anche uno sport prettamente individuale come il nostro ha potuto creare uno spirito di squadra che ha portato risultati. E questo è un merito che avete che ho umilmente provato a sottolineare.
@Drugo, siamo abbastanza allineati nelle dinamiche...anche se in gara riuscire ad essere insieme anche nei finali è un vantaggio. Domenica scorsa a Civitavecchia aver corso fino ll'ultimo metro con il blogger Stefano è stato un vantaggio per tutti e due...invece di concentrarsi sulla fatica, la fatica "sembra" minore.
Ciao Giancarlo che belle i tuoi post sempre stimolanti!
Di natura preferisco decisamente correre da sola perchè mi dà modo per prendermi uno spazio e un tempo solo mio e per allenarmi ai MIEI ritmi senza dovermi adeguare.
Anche in gara (quelle in cui il ritmo è sostenuto) proprio non sopporto correre sentendo il fiato sul collo di altri che magari vorrebbero anche fare due chiacchiere. Metto l'pod e aspetto di arrivare al traguardo.
Però confesso che sabato, partecipando alla 100 Km, ho apprezzato molto la dimensione di compagnia e solidarietà che si è venuta a creare chilometro dopo chilometro e ne approfitto per ringraziare e salutare un simpatico signore di Casalpusterlengo con cui abbiamo corso insieme per quasi 25 km. A presto!
non ti sbagli mai (anzi quasi:::---)))
giancà, sono furbetto e ti ho preceduto: ho già chiesto a giovanni il permesso di rubare il suo post, a scanso di "equivoci".
sicuramente molta parte del mondo fugge da me, così come nei cartoni animati il predatore è "cattivo" e prende sempre mazzate. ma quei pochi che resistono hanno stima della mia "onestà": vedi, onestà e socialità ampia sono spesso in contraddizione, da molto tempo non riduco più la mia anima "in una sorta di tagliatelle spirituali" (charles bukowsky) per piacere per forza agli altri. mi basta avere l'unico amore VERO in cui credo, quello dei figli, e... le fimmine. se poi si aggiunge qualche amico, meglio. hai mai viaggiato da SOLO in un continente sconosciuto? luciano er califfo.
@Camilla & Andrea, forse Andrea che ha scritto dopo di te e che il mondiale della 100km l'ha vinto ignora che entro 3 anni farai parte di quella nazionale.
@Andrea, certo che non mi sbaglio non è un caso che io l'ultima mia gara l'ho corsa a 4.08 al km e tu solo a 4.11.8 !!
Come diciiiii, ma le distanze erano differenti....
....è un dettaglio trascurabile :-))
@Allora martedì prossimo lo mettiamo e vediamo l'effetto che fa !
Mai viaggiato da solo... a parte qualche volta per lavoro o brevi puntate per andare a fare qualche gara...tipo Firenze.
Cari i miei Dioscuri,
Giancarlo e Luciano,
la mia sui viaggi, se può interessare.
Sempre viaggiato da solo. Da trekkings di più settimane a vagadondaggi asiatici di più mesi. Sempre da solo. Altrimenti come si riesce a conoscersi?
Abbraccio Voi e l'intera eletta schiera che qui si ritrova,
stefanodifiglia.splinder.com
Ma Andrea sarebbe Andrea Rigo????
Sei un mitoooooooooo mi sei passato davanti al tuo 90esimo(tipo sessantesimo per me!)e ti ho urlato tantissimo!!!
Complimenti grande grande grande!!!
Ciao stefano di figlia anch'io ho viaggiato tanti mesi da sola nel Sud Est Asiatico (Thailandia, Birmania, Laos, Indonesia ecc.) e mi sono sempre trovata benissimo. Ancoran on avevo iniziato a correre ma credo che da lì, in quella pace silenziosa, mi sia venuta l'ispirazione per uno sport che può essere anche molto introspettivo!
Un giorno (sai quei sogni nel cassetto che non si realizzeranno mai) mi piacerebbe andare di corsa da qui a Bangkok attraversando terre,suoni e colori in una dimensione totalmente nuova...Se qualcuno volesse unirsi a questa pazza utopia si faccia avanti!!!
@Stefano e Camilla viaggiatori solitari, io ivece in Thailandia e molti anni dopo in Indonesia ci sono andato sempre in compagnia una volta solo con la mia metà e l'altra con tutta la famiglia....però anche allora andavo già a correre e di solito da solo...in realtà in Indonesia come in molte altre parti del mondo in cui mi ha accompagnato ho corso con Zorro !
Chi è Zorro ??? Noooo troppo lungo basta così.
@Camilla, hai visto chi ti ho fatto conoscere...semplicemente il Campione del Mondo :-)
@Andrea, ultimamemente ho provato ad assoldare come ciclisti per i maxi-lavori triathleti, velocisti, gente zoppa, qualcuno l'ho trovato e si divertono con me, la trovano una bella esperienza seguirmi. Ritengo che comunque sia un sacrificio e ne sono grato a chi mi supporta.
Alla stessa maniera ringrazio un esperto di andature, esercizi per i piedi e potenziamenti a carico naturale che mi ha cambiato l'approccio alla corsa e l'assetto pian piano.
@Gian Carlo, a me basta dire ogni tanto "ciao" a chi incrocio correndo o sorpassandolo, poi (testimoniato) posso correre anche 2 ore di fila nell'anello esterno dello Stadio delle Palme di 600m se fuori è buio e non c'(era) dove andare. La solitudine più totale è brutta, a meno che non sono concentrato su un lavoro impegnativo, in quel caso non penso ad altro.
In compagnia, a prescindere dall'andatura
Scusa Gaincarlo,
se rubo un po' del Tuo spazio, ma volevo chiedere a Camilla come si fa a lscaire un commento al suo blog. Inoltre la prego di inserire più interventi, che trovo gradevolissimi e sempre capaci di far pensare.
A Te e a Luciano dico invece che già oggi Vi sono veramente riconoscente.
A tutti e tre dico, con umiltà e speranza, che sarebbe un sogno poterVi un giorno conoscere di persona. Per ora mi accontento delle Votre parole, mai banali, mai inutili.
Un nuovo abbraccio,
stefanodifilia.splinder.com
P.S. - A Gianca', ma 'r Califfo c'è o ce fà?
Il mio parere è che certi allenamenti vogliono fatti da solo, per preparare la mente a quando sarai veramente solo....mi vengono in mente certi rettilinei di 6/7 km dove l'unica cosa che si sente sono il ciabattare delle tue scarpe... e dove ci sei tu e la tua fatica e i tuoi dolorini piccoli e grandi che bussano da controllare da circoscrivere......poi il piu' delle volte a me piace condividere con un amico o anche piu' ripetute o corse medie anche solo per condividere non solo corsa ma anche chiacchiera.
Ciao DAnte
a ste', er califfo ci è!
gianca, giovanni ha emesso sentenza positiva circa il furto.
ma andate tutti in asia? guarda caso proprio ieri è arrivato un mio amico reduce da 6 mesi fra cambogia, laos e yunnan: milioni di fattoni occidentali, droghe a go-go e feste "rave" che durano settimane, per non parlare delle donnine... ma non era la terra della spiritualità? er califfo.
@Michele, alla croce i lupi solitari a tutti i costi !!!
@Ste', che er Califfo c'è non ho dubbi, così come son certo che se non riesci a commentare sarà disabilitato per rispettabilissime ragioni personali.
@Filippo, infatti spesso quelli forti mi lanciano solo un ciao e al tuo pari(solo per esempio) se sto facendo sul "serio" e trovo sul mio cammino qualche amico jogger che proprio di + non ha anche io mi accorgo che li congedo non andando oltre il classico...Bye !
@DAnte, poeta per natali...ti ispiri in solitudine e dai spazio al verbo quando hai seguito !
@Andrea, ma tu quando corri 4 ore a che pensi ?
Si forse è il titolo di uno dei prossimi Post.
@Califfo, ho saputo tramite mail del nulla osta di Giovanni.
Perchè tutti quelli che vanno in Oriente son per forza ansiosi ?
Io ho fatto molto viaggi 10 a lungissimo raggio, come si dice, 1 in Africa, 2 in oriente, e 7 in America... anzi mi sento in colpa di essere stato troppo poco ad est
senz'altro preferisco la corsa solitaria quando devo fare dei lunghi allenamenti, basta un ipod ma a volte neanche quello. quando voglio sentire solo me stesso, i miei passi sulla strada o la natura che mi circonda, le cuffie le lascio a casa. la corsa lunga e solitaria mi permette davvero di non pensare a nulla, di liberare la mente da tutto e tutti, per me la corsa è soprattutto evasione anche se sono tutt'altro che un solitario. la voglia del gruppo, ma anche di 1-2 compagni e basta, mi viene quando devo fare allenamenti pieni di pause, tipo ripetute perché tra una e l'altra fa sempre piacere scambiare due parole con qualcuno.
1. Mi piace sia correre solo, che in compagnia, tutto dipende dalla seduta di allenamento.
2. Correre un lungo e meno noiso in compagnia, fare delle ripetute è meglio da solo per una questione di gestione dell'allenamento, anche se in compagnia con elementi dello stesso livello a volte si rende meglio.
3. Difficile dire, sicuramente in una gara è meglio il branco, ed in allenamento a volte è bello confondersi con ciò che hai attorno...
@Marco & Igor, uno il contrario dell'altro... del resto Marco(sempre in Viaggio beato !!!) sei ancora un dilettante allo sbaraglio... mentre Igor è un campione(circa) che però avrà pure le sue difficoltà a trovare qualcuno per far gruppo ai suoi ritmi.
1. Lupo solitario
2. Xchè la corsa dà riposo mentale
3. Solitamente solitudine quando devo scaricare o pensare a cose nella mia mente. Solo quando devo fare dei lavori specifici. Il branco quando devo fare scarico mentale e fisico e se devo fare degli allenamenti specifici ma solo se la persona/ne sono al mio pari o superiore livello di allenamento.
1 Maratona
2 Perchè soffro meno sulle lunghe distanze
3 Solitudine durante la maratona
3 Il branco negli allenamenti lunghi
Sulla 3^ risposta però ci sarebbe da dire che una maratona in compagnia non l'ho mai fatta per intero, e credo sia difficile farla dall'inizio alla fine con un compagno che abbia il tuo stesso ritmo.
Firenze la farò con Brant, sarà la prima maratona fatta in compagnia, ma io come lui non ci faremo scrupoli sull'abbandonarci a vicenda se ce ne sarà bisogno
@Frate_tack, corri in compagnia solo con chi è più forte, ma tuo fratello che è + forte ti lascia solo :-)))
@Master, eppure la cosa + bella è arrivare insieme fino al traguardo...qualche volta vale di + che limare qualche secondo...poi vabbè se uno scoppia allora è inevitabile tirare dritto.
rientrato in laboratorio...
ora però si lavora
Ciao stefano grazie per le tue belle parole!
Il mio blog è più un "libro aperto" che un blog per questo ho eliminato qualunque possibilità di lasciare commenti per motivi anche di riservatezza.
Per quanto riguarda la possibilità d'incontrarci se capiti a Roma sarebbe bellissimo andarci a fare una bella sgambata insieme a Villa Pamphili!Anzi perchè non vieni a fare la maratona qui a Marzo?
Cmq per chi fosse interessato io farò il pacemaker nelle maratone di primavera di:Torino, Pisa e forse anche o Verona o Salsomaggiore (le uso come preparazione per il Passatore). Chi mi OBama mi segua!!!
camilla, se non permetti commenti nel tuo blog, chi ti obama come fa a seguirti? diventa una comunicazione a senso unico come la tv. la "riservatezza" è così poco divertente, e i libri, invece di aprirli, li chiude. luciano er califfo.
@Tutti, è quasi l'ora di un altro post... fate salotto...se volete porto 2 pasticcini...
Cara Camilla, Ti ringrazio e anticipo a tutti Voi romanacci che per Roma ho già l'iscrizione dallo scorso anno allorchè non potei correre causa infortunio.
Penso che dopo sole 4 settimane da Salsomaggiore verrò a fare una semplice passeggiata sportiva. ma sicuramente non mancherò l'occasione di scendere una volta di più nella capitale per fare la conoscenza del maggior numero possibile di crazy runners.
Quanto al Tuo blog rispetto la Tua riservatezza e mi inchino dinanzi all'originalità che sempre sai dare alle Tue pagine.
Un abbraccio,
stefanodifiglia.splider.com
P.S. - E se invece della maratona di Pisa Tu volessi misurarTi con una bella Pistoia-Abetone? Pensaci e libera l'ultramaratoneta che in Te sta nascendo.
Mi auguri che a Salso il muro delle 3h e 30(ne son certo cadrà) non dovesse succedere riprova a Roma prima della gara ti presento il N 1 dei Pace delle 3h e 30.
Se invece hai fatto benissimo e vieni solo a goderti la città allora vai con i pace o delle 3h e 45 o con quelli delle 4 in una di queste 2 fasce ci sarà proprio Camilla a guidare il gruppo.