XI Maratona di Roma 42.2km

Pubblicato da GIAN CARLO domenica 20 marzo 2005

Per la prima volta si superano in Italia i 10000 iscritti ad una maratona.
La grande presenza straniera tendente al 40% si fa notare sia in gara, sia tra lo scarsino pubblico “plaudente”.
Questo è senza dubbio un segnale di una lenta escalation verso il successo, eppure a mio modesto parere, la macchina organizzativa migliora, anno dopo anno, in maniera così minimale da non meritare mai più di 2 piedoni.
Hanno a disposizione la migliore presenza scenica e monumentale possibile sul pianeta, il clima in undici edizioni non ha mai, e dico mai, remato contro. Otto volte sole pieno e le altre tre, nuvoloso con schiarite verso mezzogiorno, il vento ad infastidire un po’ solamente in due circostanze.
Tendente alla perfezione la chiusura al traffico, che infastidisce il “mondo”, ma è ben vista dai partecipanti.
E allora di che ti lamenti ? Che il percorso è duro ? Che ci sono 7/8 km di sanpietrini ? Che non fai il personale ?
Noooooooooooooooooooo.
Ogni anno c’è più di un motivo per lagnare, visto anche l’alto costo di iscrizione.
Il Pala Parioli è nel nulla e, se è vero che alla stracittadina ci si iscrive solo lì(perché ?), non lamentiamoci se quelli dei 5km sono diminuiti e che fra i giovani non si fa proselitismo e che un domani non ci sarà un ricambio etc. etc.
Continuiamo col dire che prima si comunica e si scrive: partenza alle 9.15, poi quasi in sordina si corregge in 9.00 e in finale ecco il buon Walter a dare un timido e affrettato via alle 8.58 precisissime.
Il sistema delle gabbie è disastroso, non parlo per me, che avendo un pettorale abbastanza basso, riesco sempre a fuggire via, ma per tutti gli altri che comunque vorrebbero far bene. E’ ovvio che 20000 gambe non possono passare dal via in meno di 3 minuti, ma più del 50% chiude oltre le 4 ore e questa percentuale, edizione dopo edizione va aumentando. In buona sostanza, chi vuole partire a 5 non dovrebbe trovarsi davanti chi, da subito, si avvia ad 8, sarebbe sufficiente aggiungere qualche altro settore un po’ con la logica dei pace-makers, moltiplicatisi nelle ultime edizioni.
Doveroso l’appunto sui bus usati per la gestione delle borse.
Esisterebbero molti modi per gestire meglio l’afflusso: colori diversi non dipendenti dal pettorale, ultimo numero del pettorale, etc etc. Ebbene ogni anno si replica con questo barbaro sistema dei numeri progressivi del pettorale di 500 in 500 assegnati in base ai tempi.
Risultato: se la gara fila liscia e si fa circa ciò che si vale ecco che si arriva stanchissimi(hai dato tutto !!!) e ci si ritrova a fare la fila con altri 500 “bravi” come te, mentre davanti agli altri bus è tutto tranquillo.
Il loro momento di panico(20 minuti) o l’hanno già avuto o sta per arrivare.
Con tempi fra 3h e 30 e le 4 ore, in cui sono condensati i maggiori arrivi al minuto, un paio di bus fanno letteralmente il botto.
Il percorso ogni anno si cambia, i campioni fanno pure il personale, ma i 7 km dal 34 al 41 sull’asse FAO-Ostiense-FAO restano privi di pubblico. Si potrebbero fare all’inizio, oppure in alternativa piazzare lì delle orchestrine, delle ballerine, delle astronavi, delle mostre, dei cinema all’aperto, non lo so, ma servirebbe semplicemente un po’ di umanità.
Di certo, sarebbe più bello chiudere la fatica, con gli ultimi km nel centro storico. Vedrei benissimo i 2000 metri finali da Piazza del Popolo al Colosseo, lungo via del Corso e arrivo al contrario su via dei Fori Imperiali, magari tra un tam-tam di tamburi tipo Berlino(non Rio de Janeiro, ma Berlino).
Chiudiamo le critiche con il blocco del traffico del 6/3/05 “studiato” da qualche scienziato del comune con la Maratona programmata per la settimana successiva. Parlare di miopia assoluta è dire poco, non tanto per i 35000 in mutande compresi quelli della stracittadina, ma per i rimanenti 3.000.0000 che, bloccati per la seconda settimana consecutiva, sono oramai sulla soglia del delirio.
Spendo ancora poche parole per raccontare della mia prestazione, sciapa(senza sale) ai limiti del commestibile.
In allenamento avevo fatto 35 km in 2h e 37 e avevo finito stanco, ma benino.
Senza molta velleità mi ero ripromesso di non rischiare e ripetere i ritmi già memorizzati.
Copio la tabella di 5k in 5k, come mio solito procedo con margini di errore inapprezzabili, e al 35esimo eccolo passare in 2h 36.45.
Parlo in terza persona, perché la mia autostima qui finisce.
Le gambe, pur avendo rallentato(come previsto !!!), possono andare ancora a 4.40, solo che il dolore che dispensano è insopportabile. Forse posso provare a resistere per 15 minuti, al massimo per 20, ma ne servono più di 30 e…del resto, è proprio per non sovrapporci con la via Crucis, che la Maratona è stata anticipata di 2 settimane.
Se me lo dicevi prima…ormai !!!
Ed è così che quando al km 36 vedo i palloncini delle 3h viaggiare tranquilli in direzione opposta con circa 2km di vantaggio su “colui che un giorno fui !”, stacco la spina della fatica.
Cammino. Poi, come da copione, corro ancora, e ancora cammino e ancora corro, e quando lo faccio non vado neanche tanto piano, sempre ben sotto a 5 per non sfigurare.
Non mi danno più di tanto, perdo circa un minuto e 30 secondi al km.
Procedo un po’ come al Passatore, ma qui non c’è gloria. Solo al 41.2 mi rifaccio un ultimo mille a 4.50.
Chiudo in 3h e 18. Medaglia “meritata”, è la numero 17 troppo bene non poteva andare.
Due correnti di pensiero si affacciano su questo triste scenario:
1) Per tornare a migliorare serve un periodo di riposo molto lungo.
2) Per tornare a migliorare serve un allenamento maggiore e migliore.
Credo che la verità possa stare nel mezzo: dapprima molto riposo, e poi nuovi allenamenti “tosti”.
Dice il saggio: indispensabile è acquisire la consapevolezza che, anche nel più ottimistico dei futuri, al massimo posso sperare di arrivare a 2km da quei magici palloncini.
Buone 42 a tutti e il prossimo anno a Roma io ci sarò ancora.

2 commenti

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  1. Anonimo ha scritto:
  2. Ma chi è quello vicino a te? Me pare uno forte!

     
  3. GIAN CARLO ha scritto:
  4. Forse, ma ancora lo deve dimostrà

     

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