Castel Sant’Elia(VT)
Missione Prosciutto.

Ultima domenica di Gennaio. Giorni della Merla. Maratonina dei tre Comuni in provincia di Viterbo. Un classico.
Oggi il grande assente è il freddo, il clima è mite, e se è vero che ogni tanto qualche gocciolina ci vaporizza dall’alto è altrettanto vero che nessuno se ne è preoccupato.
Spariscono le calzamaglie, si vede anche qualche canotta e tutti indistintamente son contenti di non dover correre bardati come quelli della marcialonga.
Nepi, Civita Castellana e Castel Sant’Elia questi i tre comuni interessati dal percorso.
Ogni anno si parte e si arriva da un comune diverso, passando comunque per gli altri due.
Dal momento che è dall’edizione 2003 che racconto questa gara, il cerchio si è chiuso ed oggi torno a parlare da Castel Sant’Elia quale loco del via. Proverò ad essere breve tralasciando di descrivere le meraviglie del paesaggio.
Sono le 9.00 un’ora dal via, qui i parcheggi(a differenza degli altri comuni) sono scarsini, i partenti sempre più di 1500, e l’automobile come da pronostico va lasciata all’altezza del primo km.
Questa è la mia dodicesima o tredicesima partecipazione consecutiva, orami non ricordo più.
E’ la testimonianza più vera di come sono affezionato a questa gara, proprio non me la sento di mancare. Gli organizzatori, a mio dire, meritano sempre…quasi la lode.
Nell’edizione del 2004, l’ultima prima dell’introduzione del chip, un’iscrizione superiore alle previsioni(circa 2000) e un freddo pazzesco fecero gridare in molti allo scandalo perché dopo 23km di gara durissima, specialmente i più lenti e più stanchi furono costretti a sopportare un’incredibile coda all’arrivo per venir registrati sul traguardo, mentre il loro sudore si era ormai “stallattitizzato”.
Oggi l’elettronica ha dato a tutti la mano che serviva, e gli organizzatori eccoli tornati ad essere dei veri big. Spendo ancora una parola(sicuramente ripetendomi rispetto al passato) per dire che la chiusura al traffico di questa gara è assolutamente impeccabile.
Quasi le 10.00. Passiamo ai fatti.
La mia forma è prossima al top, l’obiettivo resta la Roma-Ostia, e qui devo solo compiere un buon lavoro di rifinitura. Nulla suona meglio di accompagnare il mio amico Angelo, impostando un passo pari al 90% delle mie attuali possibilità, con lui che centra l’obiettivo prosciutto nella sua categoria ed io che l’indomani non ho particolari dolori alle gambe. Tra il dire e il mare ci son di mezzo 23 km, molte ripide salite e temibili discese, qualche “suo” piccolo crampo inatteso, qualche avversario più tenace del previsto, etc. etc., ma alla fine un po’ di sano pathos glorifica maggiormente la nostra prova.
Al pari dell’amico Claudio Leoncini, Angelo va a prosciutto, a Paolo, altro nostro compagno di allenamenti in Villa(pur bravissimo), solo il pecorino…per lui sarà buona la prossima, essere arrivato davanti alla prima donna purtroppo non gli è bastato.
Durante la gara, ho avvistato alla lontana Bizzarri e Casentini, i “ragazzacci” sono in discreto spolvero e lo devono ben mantenere se vogliono arrivarmi davanti alla fine della Cristoforo Colombo.
L’Astra Trastevere non è a ranghi compatti, qualcuno ha preferito sciare, qualcuno temeva la distanza, qualche pollastro lottava con l’influenza(non aviaria).
Senza forzare sono arrivato terzo, tutto fieno in cascina, servirà per i momenti difficili.
Bchir, l’unico marocchino corridore in soprappeso che abbia mai visto, arriva senza volata insieme al suo connazionale “fratello” magro Mourad, ma è il keniano Rugut che vince lasciando i due nord africani a quasi un minuto, relegandoli sui gradini bassi del podio. La Laaroussi Khadijal fra le donne fa gara a se, lontanissime le nostre “umane” Buttinelli e D’Errico.
Tra 14 giorni a Fiumicino c’è una mezza pianeggiante, li vado ad assaggiare il sapore del mare e a capire se anche stavolta fare 21.1km a 4.00 netti al km sia velleitario o pure no.