La sua nipotina Ginevra, amichetta del cuore di mia figlia, con l'innocenza dei suoi cinque piccoli anni ha detto alla mamma che: "Se nonno Ugo è volato in cielo è perché tutti i bambini che stanno lassù forse non avevano un nonno buono, e ora anche per loro ci sarebbe stato lui !".
Io se chiudo gli occhi lo ricordo mentre con il suo sorriso contagioso arriva sul traguardo di Ladispoli incorniciato dallo splendido parco naturale del W.W.F. Un attimo per riprendere fiato e…:"Oggi è un po' troppo caldo ! Ma conosco il percorso, mi ci alleno sempre, e nel finale ne ho superati tanti, anche di giovanotti come te !".
Eppure anche se lasciava trasparire un minimo di sano senso agonistico non eccedeva mai, era saggio e misurato come la sua età gli imponeva.
Gareggiava solo sui 10 massimo 15 km evitava le giornate di pioggia e come testimonia questa sua bellissima foto aveva sempre un saluto di ringraziamento per tutti quelli, amici e non, che lo incitavano.
Non sarà facile alle prossime gare abituarsi alla sua assenza, anzi forse non sarà proprio possibile, ma del resto se tutti noi corriamo lo facciamo anche per esorcizzare la paura del trascorrere della vita.
Grazie nonno Ugo per quello che ci hai lasciato e per i nuovi nipotini che come dice Ginevra starai coccolando.
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