Oggi da un'inchiesta su Repubblica emerge che:
Oltre a chi esagera con il viagra o a chi si dopa, c'è anche chi, alla fine della fiera, si massacra con le bibite super energetiche in commercio.
Non tutti lo fanno con la dovuta consapevolezza, ma lo scopo più o meno nascosto è sempre lo stesso:dare di più.
Come dice il comico romano Lagana':
"Ma de più de che ???"
E' la follia di questo mondo, dove il senso della misura è oramai solo un eufemismo.
Si droga con i Red Bull lo studente che vuole riuscire a concentrarsi un'ora in più, usa il viagra chi non accetta il passare degli anni, si dopa chi, nel mondo dello sport, vuole primeggiare ad ogni costo.
Da runner spesso ho pensato che, tra correre 10km in 37 e 59 e correrli in 38.01 ci fosse di mezzo il mare.
Il trionfo o la sconfitta.
Oggi "forse" sono fuori da questo trip.
Sia poi chiaro che, anche quando c'ero dentro con tutte le Mizuno, non sono mai andato oltre il polase.
Certo, il solo fatto che i miei passi erano(sono) mossi da quest'ansia da prestazione mi fa riflettere sulla "mia/nostra" vulnerabilità.
Parole sante, ho avuto la fortuna di conoscere un caro runner, prima su internet e poi in "real", siamo tuttora in contatto e qualche volta ci siamo incontrati nuovamente.
Le sue parole mi han fatto fare "1000 passi indietro" rispetto a come affrontavo la corsa; dopo un mio mezzo successo(o insuccesso ;) )mi disse semplicemente:
"Siamo ragazzi..."
Prendersi meno seriamente e godersi la corsa e tutto il resto che ruota attorno ad essa, dovrebbe rimanere sempre la cosa più importante; il tempo di percorrenza è veramente relativo, perchè abbiamo tutti valori diversi e se ci sentiamo forti per il nostro tempo rischiamo di classificare gli altri in base al loro..a mio avviso non ha senso tra amatori.
Cercare di migliorarsi si, è di certo stimolante e da soddisfazione, ma farlo senza pippe mentali e soprattutto accettare noi stessi per le qualità ed i limiti che madre natura ci ha dato...già poter correre 10km di fila è un dono, che molti sedentari o meno fortunati non hanno :)
E' vero la colpa delle mie scarse prestazioni è tutta di madre natura.
Natura io ti Distruggo.
Quello che voi dite è tutto vero, ma chiunque corre alla fine è destinato a confrontarsi con tempi e km e non per questo ciò porta poi a sminuire quelli che non raggiungono determinate performance. L'importante è che il confronto sia sempre con sè stessi, poi è normale che non può durare tutta la vita. A volte la competività è solo un pretesto verso noi stessi per non mollare. Per quanto riguarda doping e affini essendo cardiologo sò perchè bisognerebbe tenersi il più lontano possibile da sostanze "miracolose" poichè purtroppo molte volte ne vedo gli effetti direttamente con i miei occhi...ma purtroppo spesso è proprio la nostra categoria che fà i danni..