Nel post precedente (è sotto e ancora commentabile) abbiamo parlato (in molti) grazie al quesito lanciato da Ugo di questa generazione di 50enni che, mai doma, continua a combattere con chi è giovane anche all'anagrafe dandogli spesso filo da torcere. Oggi resto in tema e rilancio.
Vi invito quindi, sulla base delle vostre esperienze o semplicemente del vostro intuito a questo gioco.
Svestite i panni dei runner e ispirandovi a Pizzolato ad Albanesi o semplicemente al grande Katzen immaginate di essere gli allenatori di un 50enne abbastanza competitivo...ah, non vi nascondete dietro...ne so poco !
Ovviamente 3 brevi domande:
  1. Quale tipo di allenamenti privilegereste e quali invece bandireste completamente dal suo menù ?
  2. Credete sia necessario che dirotti le sue attenzioni sulle gare più lunghe avendo meno esplosività muscolare o può continuare a battersela anche sul breve (5km-10km) ?
  3. Credete che, rispetto a chi è più giovane, sia in grado di gestire meglio la vita extra-corsa, riuscendo così a trovare più spazio e motivazioni per allenarsi, o per lui questo aspetto è un handicap ulteriore ?

76 commenti

Posta un commento

Hai fatto tanta strada ora non rinunciare, lascia un commento aerobico... se non sei registrato devi scegliere il pallino con anonimo e...firmare il messaggio.

  1. Daniele ha scritto:
  2. Non mi esprimo perché non ho alcuna competenza. Però, volevo dire, ormai potresti lanciare una rubrica settimanale e mettere il copyright: “rispondi alle tre domande di Runner Blade” o qualcosa di simile…

     
  3. Unknown ha scritto:
  4. Non mi nascondo, è che proprio ne so poco per non dire niente ! Ma leggerò con interesse i commenti....

     
  5. Lucky73 ha scritto:
  6. 1. Nulla nessun divieto a quell'età di può fare tutto.
    2. dipende dal soggetto. Sicuramente più fare ancora tanto veloce, addirittura anche pista.
    3. Sullo stesso piano di un Master di qls categoria.

     
  7. Fat_Stè ha scritto:
  8. Mancano le informazioni circa la domanda "ma questo fantomatico runner 50nne cosa vuole dalla corsa?"
    Dal basso della mia ignoranza comunque dico:
    1) Nessuna preclusione
    2) Vedi incipit sulla risposta mancante. Vuoi il record sui 10 Km ed è importante vincere contro gli altri o è anche qui una lotta prima di tutto contro te stesso? Nel qual caso non escluderei nessun tipo di gara
    3)ASSOLUTAMENTE sì. Uno dei pochi vantaggi di crescere anagraficamente è che si è ricchi di esperienza...l'ideale sarebbe avere la testa di un 50nne ed il fisico di un 18nne, ma cosa vuoi "ovo, galina e cul caldo"? :D

     
  9. GIAN CARLO ha scritto:
  10. @Daniele, vado fuori tema...ho cominciato a leggere l'ombra del vento.

    @Gianluca dovevi osare...ormai hai 40 anni !

    @Lucky, ottimista... fossi interista !!!

     
  11. GIAN CARLO ha scritto:
  12. @Marcello, mi rimangio ciò che ho scritto sul tuo post...con la testa ci stai e perfettamente :-)

     
  13. Fat_Stè ha scritto:
  14. Vediamo se la lettura di "Sette passi per la corsa" di Umberto Longoni (trainer sportivo che cura l'approccio mentale ai vari sport) può migliorare la condizione della mia testa... :D
    L'ho appena iniziato, poi ti so dire! ;)

     
  15. Ezio ha scritto:
  16. Da quasi 50enne che ha appena cambiato allenamento ti dico che i cambiamenti sono duri...specie per chi come me certi tipi di allenamenti non li ha mai fatti. Credo sia giusto stimolare le fibre dei nostri muscoli con allenamenti variati.
    La gara dovrebbe essere piu' esplosiva possibile.
    Aspetto di andare in pensione...e diventero' un campione.

     
  17. Francarun ha scritto:
  18. Io non saprei che dire, mi pare che questi 50 enni che conosco non abbiano nulla da imparare, magari chi non è mai stato un velocista, diventarlo a 50 anni forse sarebbe un po più complicato ma non impossibile.

    1) dalla mia inesperienza credo che privilegerei ( che parolona ) allenamenti aerobici.

    2) ma come ripeto se è un'atleta già da tempo e corre veloce, io continuerei sulle stesse capacità.

    3) credo che un 50 enne si gestisca meglio di un giovane, forse ha meno impegni sociali e meno uscite con gli amici, e credo possa avere più motivazioni proprio perchè è più vecchio e ci tiene sicuramente di più a rimanere giovane .

    PS; ma sulle donne non dici nulla, ci sono anche le donne 50 enni e 44 enni con me me, mica siamo poi così giovanissime !

     
  19. GIAN CARLO ha scritto:
  20. @Franca, la settimana prossima mega post sulle donne, già ho concordato con il mio "STAFF"

    @Ezio, diventi un campione ? Per me lo 6 già !

    @Fatdaddy, allora resto in attesa e per ora mi prendo il titolo del libro

     
  21. Unknown ha scritto:
  22. 1- dipende dal suo "passato" sportivo: è diverso allenare un ex campione rispetto a uno (come me per esempio) che si è avvicinato alla corsa da poco.

    2- parrebbe più logico privilegiare le distanze più lunghe ma non trascurerei anche le brevi per mantenere il fisico più scattante possibile.

    3- dissento (non me ne vogliate) da chi mi ha preceduto.
    Sempre prendendo ad esempio me stesso: è vero che a 50 anni l'esperienza è già un bel bagaglio ma è più facile avere anche altri mille impegni sia lavorativi che sociali oltre che la famiglia da gestire e dunque se le motivazioni non mancano (e possono anche essere maggiori rispetto a un giovane) il tempo per allenarsi non è sempre così a disposizione.... a meno che si abbia la fortuna di andare in pensione presto (la qual cosa per me purtroppo non è così vicina).

    Gian Carlo sei un mito: i tuoi post sono dei bei stimoli; potresti raccoglierli, unitamente ai commenti, e farne una pubblicazione, che ne pensi?

     
  23. Francarun ha scritto:
  24. OK allora aspetto per commentare....sempre interessanti i tuoi quesiti !

     
  25. Daniele ha scritto:
  26. Ah, bene! poi mi dirai commentando il mio vecchio post sul libro...

     
  27. Anonimo ha scritto:
  28. 1) prediligerei sedute di corsa lenta collinari (per la forza resistente), la corsa media, le variazioni di ritmo (da 3 a 5 minuti), ripetute medie in salita (300 metri in salita + 200 metri in pianura)
    Non suggerirei le sedute di ripetute brevi e gli sprint in salita. Niente lunghissimi troppo lunghi (superiori a 3 ore)
    2) Vanno bene le gare dai 10 chilometri alla maratona. Prestare attenzione invece a sedute troppo lunghe e a gare muscolarmente molto impegnative (sky race e trail)
    3) Purtroppo no. Troppi impegni sociali che disturbano la regolarità nello svolgimento delle sedute. A meno che non si sia single, ma in questo caso si sarebbe impegnati in ben altri tipi di rin…corse.

     
  29. Michele ha scritto:
  30. NON ho competenze per questo post, scrivo però qualche cazzata lo stesso :)

    1 Nessuno, bisognerebbe farli di tutti

    2 Anche brevi, mantengono i muscoli giovani

    3 A 50 anni in teoria il grosso di quello che dovevi fare l'hai fatto, adesso hai più tempo per te stesso. Ci sono così più motivazioni, non dimentichiamo la crisi di mezz'età :)

     
  31. Anonimo ha scritto:
  32. 1)in linea di massima sono contrario a differenziare la qualità dell'allenamento tra giovani e anziani. se è vero che diminuisce l'elasticità è anche vero che proprio lì non bisogna gettare la spugna, per ritardare il peggioramento. tuttalpiù in alcuni casi diraderei un po' le sedute dure e starei attento ad atleti che in gioventù hanno fatto sport intensamente e hanno cicatrici da vecchi infortuni. i vecchietti che hanno scoperto lo sport tardi a volte sono avvantaggiati.
    2)conseguentemente non modificherei la scelta delle gare. giancà: per "esplosività" intendi gare di 5-10? e allora l'IMMENSA francarun che a 44 anni ci spara 4x100 in 14"? non ci sono anche i master velocisti e saltatori? non nascondiamo dietro una presunta impossibilità la (comprensibile) pigrizia di non voler più faticare.
    3)la vita extra-corsa gioca a favore del vecchietto. io quest'anno ho ottenuto gli stessi risultati del 2000 in 8 mesi invece che 12, correndo 45km a settimana invece che 65, 4 volte invece che 5, 1,5 sedute di qualità invece che 2,5. perchè? perchè vado a dormire alle 10 invece che alle 3, perchè non bevo più, perchè non mi disidrato più tutti i giorni in spiaggia. dei miei coetanei a roma quasi nessuno è sposato, sono rimasto sconvolto dalla percentuale degli sposati tra i runners, anche giovincelli! boh! a meno che di non essere schiavizzati, avere un partner "assodato" (per quanto noioso...) indubbiamente fa bene alla corsa.
    luciano er califfo.

     
  33. ugo ha scritto:
  34. Prima premessa:
    Si da per scontato che il soggetto in questione sia perfettamente a posto dal punto di vista organico e quindi, con qualsiasi tipo di impegno, non metta a repentaglio la propria salute.
    Il discorso proposto da fatdaddy sul tutto mi trova totalmente in sintonia ma apre la discussione nel suo aspetto più profondo,tutto cosa tutto e soprattutto come?
    Altri argomenti toccati,ale 57:
    Sicuramente il passato sportivo ha una sua importanza notevole, ho 50 anni e faccio agonismo da 45 ed il mio passato si vede sul mio modus, sono diverso da un neofita è certo ma è precluso al neofita ciò che è concesso a me? risposta: no se per gradi....anzi!
    Tenere giovani i muscoli????
    E' la cosa che la quasi totalita dei Runners evoluti trascura, compreso Gian Carlo e Luciano, solo che io non parlo di muscoli ma di SISTEMA NERVOSO.E' l'aspetto che condiziona le nuove generazioni di 50enni e le future,è cio che costrigerà la letteratura moderna a rivedere certi assunti,quando si fà un certo tipo di ripetuta o di impegno muscolare non si allenano solo i muscoli ma un insieme estremamente articolato di organi e sistemi che non lavora a moduli ma può essere allenato in modo modulare e che se mal gestito o trascurato va incontro ad usura o ad atrofia per mancanza di funzione.
    Sapete quale categoria di persone è la più longeva?
    I DIRETTORI DI ORCHESTRA, non fanno una virgola di sport però lavorano molto con il loro e per il loro sistema nervoso!
    Fanca ed Ezio:
    Cambiare è possibile ma costa ed è un discorso che si realizza con tempi medio lunghi ed io aggiungerei, non si può, SI DEVE!
    Non è un problema di obiettivi e non di distanza.La CENTO di Jackie è stata preparata senza mai superare i 43 km e pensate che rispetto al Passatore di Gian Carlo, quando lui era a Brisighella, 88 km, lei era arrivata da mezz'ora, fenomeno? o drogata? NO correttamente allenata!
    Volete fare un Passatore in 11h 30' senza faticare e godendovelo in ogni suo meraviglioso passaggio e senza avere il benchè minimo disagio post? Bisogna capire che troppe cose sfuggono ancora ai SOLONI di questa materia e che la GENERAZIONE di FENOMENI, come spesso accade è già avanti!!!

     
  35. Furio ha scritto:
  36. 1)bandirei le ripetute brevi e spinte, privilegiando i progressivi (fatti bene) e i corti veloci(gare non competitive brevi).
    Fondo lento ma senza esagerare con i km e medi.
    2)gare non competitive domenicali usate soprattutto per divertirsi, una spinta ed una no(settimane alternate) se non si prepara qualcosa di più lungo tipo qualche mezza.
    Se il fisico lo consente le maratone fanno parte del divertimento..
    3)penso che potrebbe gestirsi molto meglio..pensione per i fortunatissimi e comunque figli grandi..

     
  37. Marcaurelio ha scritto:
  38. Vuoi ridere ?!
    A me le tabelle di allenamento le fa' un amico di 65 anni, di vasta esperienza, a cui mi sono affidato perche' finora ho fatto da me ed ho sbagliato, non riuscendo mai a scendere sotto le 3 ore in maratona e l' 1.20 nella mezza.
    A mia volta le faccio ad un collega della squadra di 47 anni, che mi abita vicino, che ha cominciato dal 2008 e che e'
    passato in 8 mesi da 55' nei 10 ad un 45' ed un 1.47' nella mezza.
    Purtroppo si puo' allenare 3 volte a settimana e sicuramente ha pochi margini di miglioramento...
    Come dire la proprieta' transitiva...
    Scherzi a parte come e' successo a me, fino ad un certo livello ci si puo' arrivare pur avendo poca eperienza da allenatore, ma quando ormai si e' raschiato il fondo del proprio barile, sicuramente ci vuole un'esperienza specifica nel settore per progredire.
    Rispondere ai tre quesiti e' un po' generico e come dico sempre ognuno di noi ha un allenamento da essere personalizzato in rapporto alla sua situazione passata, ppresente, e se si e' bravi, anche futura.
    Ci provo, per gioco, sempre rimanendo su generico ovviamente.

    1) Privilegerei soprattutto le variazioni di ritmo all'interno dell'allenamento e le variazioni di pendenza in almeno un allenamento a settimana; fanno e consolidano la velocita' di base.

    2) Contrariamente a cio' che si possa pensare in giro, invece credo che almeno sulle 10 ci sia ancora molto da dire perche' le lunghe distanze vanno fatte con parsimonia se non ci si vuole usurare da giovani, figuriamoci adesso che (ahime') siamo avviati sul viale della decadenza fisica.... Ed anche per il motivo che una preparazione per una 10 km non e' impegnativa, dal punto di vista di durata effettiva di una sede di allenamento che in genere una maratona richiede...

    3) E qui mi aggancio a quanto appena detto alla fine del punto precedente : a questa eta' hai responsabilita' sia lavorative che familiari superiori a quando avevi 20 o 30 anni, e trovare il tempo per allenarsi e' come un gioco a scacchi certe volte... Personalmente mi ritengo abbastanza agevolato avendo i figli adulti, il che non comporta un impegno di attenzione costante come e' stato in passato; vedo colleghi che lottano con orologi e calendari, per poter andare avanti : in queste condizioni e' facile far cadere le motivazioni che ti spingono avanti....

     
  39. GIAN CARLO ha scritto:
  40. @Tutti, grazie del contributo alla discussione a prescindere.

    Ale57, sono perfettamente d'accordo su quello che dici...specialmente al punto 3.
    I post sono validi grazie alle vostre risposte(altrimenti son poca cosa) e ancor di + lo diventano se si apre una discussione...non è retorica, è che abbiamo in mano strumenti nuovi di comunicazione e ancora non ce ne rendiamo conto.

    @Franca, quel post non deluderà, sarà studiato con accuratezza, sbagliare con le donne è devastante !

    @Daniele, lo farò, ma considera che io sono un po' lento a leggere...perchè quando ho un po' di tempo libero corro :-)

    @Orlando, non commento il commento...ma delle tue risposte ai punti 1 e 2 faccio copia e incolla nel libro delle cose da seguire.

    @Michele, la crisi di mezz'età è prima ci sei dentro tu :-)


    @Furio, di fatto è quasi cio' che faccio, meno che per il puntro 3 figlia non grande, in pensione ci vado tra 15 anni(forse) e il lavoro è un bel massacro.

    @Tutti, ora vado a correre, ma è ovvio che dopo dirò la mia a Ugo al Califfo e a chi altri sarà intervenuto.

     
  41. Anonimo ha scritto:
  42. E' chiaro che riiniziare a correre dopo aver trascorso un periodo di stop, o addirittura continuare a farlo avendo un passato da ex campione o da tapascione non è sempre facile.Adattare l'allenamento a persone che hanno un trascorso podistico alle spalle, non è facile per me che sono una neofita della corsa ,però posso provare ad avanzare qualche ipotesi o suggerimento non so neanche come chiamarlo.Ad un 50enne con una buona musculatura che lo sostenga, io non gli vieterei nulla anzi prediligerei una corsa adatta a continuare ad allenare le famose caviglie che con il passare degli anni sembra che uno se ne dimentichi!Poi farei comunque fare delle ripetute lunghe al massimo della velocità proprio per non perdere quella elasticità di cui si parla tanto,poi la corsa con cambi di ritmo i cosidetti collinari non la sdegnerei!! naturalamente il soggetto deve essere fortunato cioè non deve incappare in infortuni e soprattutto deve sapere quale è il fine ultimo di tutto ma tutto avendo un fisico che lo supporti!Per tutti coloro che invece non hanno mai corso, ma decidono di mettersi in discussione allora il discorso è diverso...bisognerebbe iniziare dalla costruzione della propria muscolatura per poi arrivare a sostenere carichi di lavoro più impegnativi...perchè comunque quello che si è oggi è il frutto di tutto il lavoro che si è fatto in passato.
    Boh....Teresa

     
  43. Anonimo ha scritto:
  44. ugo, e chi ti dice che io trascuro il lato neuromuscolare? non lo trascuro nè atleticamente, nè extratleticamente (qui in brasile ho visto gente ringiovanire di 15 anni in 15 giorni...). parli sempre dei grandi risultati delle tue atlete, però non ci dici quali sono questi risultati e sei geloso dei metodi utilizzati per raggiungerli, tutto il contrario del lavoro che faccio io su tutti i blog. luciano er califfo.

     
  45. Anonimo ha scritto:
  46. 1) Mi pare che x i 50enni o giù di lì ci sia poca propensione alle ripetute, io invece le ritengo necessarie. Tralascerei solo gli sforzi massimali sulle distanze molto brevi (100 e 200), sarà perchè imballano anche me, ma credo che siano difficili da smaltire per i muscoli e pericolose per i tendini.
    2) No, assolutamente non credo sia necessario, ma penso che sia un età nella quale è più facile avere attitudini alla resistenza, rispetto alla velocità. Probabilmente un 50enne si sente anche + competitivo nelle corse lunghe.
    3) Penso che la gestione degli allenamenti e delle attività extra corse dipendano dall'organizzazione personale e se uno non ce l'ha a 30 anni dubito possa scoprirla a 50. Riguardo alle motivazioni penso invece possa esserci un calo, legato alla delusione che potrebbe far nascere il calo di prestazioni: ho osservato questo specie negli atleti di buon livello, che ad un calo di competitività abbandonano totalmente le gare e spesso anche la corsa.

     
  47. GIAN CARLO ha scritto:
  48. @Ugo, in un commento hai parlato di filosofia, psicologia e chi + ne ha + ne metta.
    Premesso che credo che solo avendo modo di approfondire di persona certe valutazioni si è veramente in grado di capire l'altro io ti dico che tutto è perfettibile, figuriamoci il mio modo di allenarmi o ancora il mio modus vivendi.
    Però, mi sia consentito dirti, che ho affrontato il Passatore come un gioco, ero in compagnia di amici e non ho accellerato quando loro erano al chiodo. Per me resta una grande esperienza, una gara bellissima, ma ritengo assuma una vera connotazione agonistica solo se vissuta ad un certo livello.
    Per quel che riguarda la longevità rapportata alla capacità di essere giovani a 360 gradi mi preme ricordarti che pur augurandoti una vita ultra centenaria tra le categorie lavoratrici meno longeve dopo i minatori ci sono i medici... specialmente quelli che vivono il lavoro come mission ispirandosi al giuramento di Ippocrate.

     
  49. ugo ha scritto:
  50. Luciano,avevo bisogno di sensazionalismo per sensibilizzare, ho utilizzato te e Gian Carlo ma non me fai fa' un punto nemmeno se la butto sul patetico....
    Non faccio volentieri programmi e li faccio solo se costretto, non ho atlete o atleti top runner ma a me è sempre interessato tirar fuori il meglio dalla gente comune.
    La atleta che mi ha dato più soddisfazioni è una ragazza di 40 anni che è riuscita a fare una maratona sotto le 4 h,molto più difficile che far correre Jackie o Teresa sotto le 3 ore, ho perfettamente intuito che non trascuri il sistema nervoso ma se ti chiedessi come fare a stimolarlo o a riattivarlo la maggior parte di voi non saprebbe come rispondermi e neanche tu, perchè uno dei sistemi migliori per farlo è proprio nei 400 o nelle ripetute corte in piano o in salita che tu hai escluso come preparazione di alcune distanze.
    E' chiaro che non mi considero un arrivato e che troppo è da aggiungere alle mie considerazioni da non studioso dell'argomento, però questa è una rivoluzione rispetto al passato e mi ripeto le prove sono nella nuova classe 50enni.

     
  51. GIAN CARLO ha scritto:
  52. @Ugo, oggi casco proprio a cacio sui maccheroni, perchè ho fatto 10*400 a 1.30 quasi nel fango a Villa Pamphili, inconsapevole della neuro muscolarità, ma consapevole che dopo i 30km di domenica e prima della 3 comuni le gambe dovevano liberarsi un po'

     
  53. ugo ha scritto:
  54. ps confronto apertissimo......naturalmente nessuna intenzione di nascondere...

     
  55. GIAN CARLO ha scritto:
  56. @Luciano, io se mi alleno un paio di mesi ancora oggi corro i 100 metri in 13. In pista 5 anni fa con 38 netto sul 1000 ho provato un mille e ho fatto 3.25 poi c'ho messo le tende e dopo 40 giorni ho fatto 3.08 e ancora 38 netto sui 10km. Questo per dire che se mi allenassi sul breve i margini di miglioramento ci sarebbero anche oggi. Il punto è chenon mi ci diverto e avverto con chiarezza che mi posso far male.
    Mentre il mio equilibrio neuro muscolare passa per fare cose che mi aggradano di +, e che mi tengono lontano dagli infortuni.
    Sul matrimonio che comporta un tipo di schiavitù più idonea alla corsa penso che è così...magari per paradosso, ma è così.
    I runner + forti sono i sigoli che si dedicano anima e core, ma 9 single su 10 non lo farebbero nemmeno pagati. Gli sposati lo fanno anche per non cadere troppo nella routine.

     
  57. ugo ha scritto:
  58. Spiamo, allora Gian Carlo, il nostro sistema nervoso:ciò che ha fatto Mathias è il risultato di un certo lavoro, ma se riprendete la vostra corsa nei primi metri di un vostro 200, vedrete come si comporta un SNC assopito,fatene 10 e riprendetevi ai primi metri del vostro 10° 200 vedrete come si sarà adattato in vostro sistema nervoso centrale e come guiderà i vostri muscoli.
    Per fare allenamenti di questo tipo è necessario costruirsi prima dal punto di vista muscolare, esercizi da fermo e potenziamenti saltati secondo Speciani o Gigliotti sono indicatissimi.Vedi post passato Mathias.....

     
  59. ugo ha scritto:
  60. La categoria a più alto rischio infarto negli states sono i medici, tra i medici i dentisti....per fortuna faccio chirurgia orale!!!!

     
  61. Miticojane ha scritto:
  62. Questo argomento mi interessa visto che quest'anno ne compirò 52:
    1)attualmente ho cominciato anche a velocizzarmi, ripetute di 2/3 minuti in pianura ed anche in leggera salita di 500 mt,ho notato che aiutano molto, in quanto facendo molto fondo mi sentivo imballato dal menù non escluderei niente all'infuori dei 100 mt, proprio non mi interessano
    2)le gare corte minimo 10 km le faccio ma non mi entusiasmano, attualmente penso che riuscirei ad arrivare a 40° senza allenamento specifico, anche la maratona preparandola con un programmino, son sicuro di riuscire ad andare sotto le 3h, però preperisco gare lunghe,come qualcuno saprà prediligo corse trail, in mezzo la natura, minimo 20 km, qui va bene che in certi tratti si cammina ma vi devo assicurare che le dura, cambi di ritmo continui, ma ho notato che al mio fisico non dispiace, l'allenamento ideale sarebbe svolgere molto dislivello, su x i monti ma siccome sto al mare, mi tocca arrangiarmi, ma va bene così l'importante è finirla e congraturarti con te stesso.
    3)al contrario io, da quando ho cominciato a prendere sentieri diversi,le motivazioni sono aumentate per allenarmi, motivo ogni anno aggiungo nuovi obbiettivi sempre più duri, è una continua sfida, ho l'opportunità di viaggiare merito della corsa, conoscere nuovi amici e paesi, è una continua sfida, che secondo me ti tieni vivo.
    Concludendo, io non cerco più la prestazione ma il divertimento, sono soddisfatto di me stesso, dei miei risultati, penso che questo sia l'importante

     
  63. Anonimo ha scritto:
  64. Anche io oggi faccio 15*400!!!Mi viene da pensare: ma che abbiamo tutti lo stesso allenatore!?!!Allora non allena solo le donne!!?
    Ecco perchè non mi chiama!se deve telefonare a tutti quando arriva il mio turno !!!???
    Teresa

     
  65. GIAN CARLO ha scritto:
  66. @Marco, mi fa piacere sapere che alleni e sei allenato.
    Io ormai da anni alleno senza essere allenato... ma come allenatore provo (ormai pure come podista) a non prendermi troppo sul serio.
    Un po' perchè sopra o sotto a 3 ore sempre mezze pippe siamo, un po' perchè esasperare troppo gli allenamenti e la strada più veloce verso gli infortuni, verso la fine del divertimento e anche il sistema per aumentare l'usura.
    Mettici pure che io non ho ancora la figlia adulta, anzi è nella fase che ci vogliono 3 occhi.

     
  67. Anonimo ha scritto:
  68. ugo, se è vero che non consiglio a un maratoneta di fare lavori brevi e veloci negli ultimi 2 mesi (se vuole la prestazione massima), è anche vero che io preparerei una mara l'anno al massimo e per il resto dell'anno gare brevi, in cui un 10x400 con recupero anche da fermo ci sta bene. inoltre non ho mai tralasciato il potenziamento e soprattutto gli esercizi tecnici come skip o balzi: 4 serie di skip con 40 toccate non sono un bello stimolo neuro? sulle salite sono più cauto, ma voi vivete ai castelli! qui a bahia è il paradiso delle salite, ci sono tizi che fanno lavori incredibili su salita e discesa ed hanno cosce pazzesche... regolarmente li batto. luciano er califfo.

     
  69. Mathias ha scritto:
  70. tenere vivo il sistema nervoso, questo è il menu forte di sto post. Io non ho nulla in contrario, anzi è sicuramente un aspetto da non trascurare.
    Avendo appena esordito in questa disciplina son una spugna e, se si è intuito, cerco di apprendere da chiunque mi sappia dare indicazioni utili.
    ..Ugo mi ha tirato in ballo prendendo a menzione un paio di post che ho fatto. Ovvio che in essi altro non ho fatto che riportar ciò che mi avete insegnato voi (vedi potenziamento, vedi suggerimento della ripresa video: è stato ugo ad avermi detto di riprendermi). Di mio c'è ben poco, se non la volontà.
    Mia invece è questa convinzione.
    "Ho capito che la corsa è uno sport magico, ma delicatissimo e che il rischio di farsi male è sempre elevato. Per poterlo continuare a praticare a lungo cerco, voglio imparare a farlo, di gestirmi nel miglior modo possibile, perseguendo tutte le strade possibili, imparando dai miei e dai vostri errori (mi ricordo quando ad es luciano narra della sua gioventù dove si è tranciato con allenamenti troppo duri). La gestione degli allenamenti, la giusta alternanza dei riposi, il riscaldamento ecc sommati tra di devono dar un quadro armonico.
    Su Ugo e sulle atlete che allena: dovrebbe esser il discepolo a parlar del maestro, solo che nessuno di questi discepoli ha un blog quindi sembra tutto rimanga avvolto nel mistero. Una delle mie compagnie di squadra(Mary in vista Passatore 09) sta avendo miglioramenti notevoli grazie al suo operato e lo vedo con i miei occhi giorno dopo giorno..vi porto solo una testimonianza indiretta.
    ..quel 50enne lì pelato sa il fatto suo(ma son convinto che qui dentro parecchia gente sia altrettanto valida..ed infatti le discussioni son sempre di alto livello)

     
  71. GIAN CARLO ha scritto:
  72. @lUCIANO, Quello che tu consigli è la stessa cosa che parlando ho detto io a Karim domenica mattina:
    finchè è tua intenzione fare 2 maratone (autunno-primavera)l'anno rischi di precluderti grossi miglioramenti futuri.
    Lasciale fare a me che ormai non miglioro + e anche se perdo qualcosa + rapidamente facendo 2 maratone l'anno... ormai...almeno mi diverto !

     
  73. GIAN CARLO ha scritto:
  74. @teresa, intanto io oggi ho fatto 10*400 e non 15*400 (non ne vrei avuto neanche il tempo) poi l'ho deciso quando arrivando a villa Pamphili per far girare un po' le gambe ho visto che al campo polo fino all'altezza dei 400 metri il fango era passabile...dopo si pattinava proprio. Quindi non mi allena Ugo e come sempre io faccio di necessità virtù.
    Quello che dici sugli allenamenti è condivisibile. Poni però con attenzione anche l'accento sugli infortuni. Questo perchè i sitemi per andar forte son sempre gli stessi, ma farsi male è proprio il modo per non migliorare +. Le caviglie servono brillanti, ma un certo "ORLANDO" che è intervenuto prima ha detto...NO ripetute brevi e NO sprint in salita....quacosa mi dice che chi ha parlato di corsa ne mastichi un po'.

     
  75. GIAN CARLO ha scritto:
  76. @Mic, l'aspetto che sottolinei al punto 3 è proprio il più difficile da gestire...quello delle motivazioni...è difficile trovarle quando sai che comunque i tempi buoni non li fai +.
    Fortuna che ci sono le categorie dove magri scopri che nel tempo sei calato... ma magari "invecchiato" meglio di altri... di qualcosa ci dobbiamo pur nutrire.

     
  77. Anonimo ha scritto:
  78. @giancarlo :stavo scherzando sulle ripetute ci mancerebbe!
    Per il resto non so se ho detto cretinate (parlando di caviglie)non mi ritengo certo all'altezza per affrontare certi argomenti nello specifico, le mie erano soltanto mie osservazioni ! ciao Teresa

     
  79. GIAN CARLO ha scritto:
  80. @Teresa, pure io scherzavo sul fatto che non mi allena Ugo è ovvio... che lo fa e voi non lo sapete :-)
    Ogni osservazione è comunque frutto di riflessione e come tale la valuto e la rispetto

     
  81. ugo ha scritto:
  82. @ Luciano li batti perchè sei più forte,per il resto anche la storia di una maratona l'anno, massimo 2 mi trova d'accordo, per me il richiamo anche in quei periodi di abbrutimento da lento è importante, per tutto il resto in totale sintonia ma è chiaro che non si smette mai di divertirci ad conoscere,io per primo, ed allora quando si gestiscono ripetute come le faremo?
    Intorno alla soglia e recuperi lunghi, o poco più veloci del RG e recuperi a RM e brevi recuperi, oppure entrambi e quando fare uno o fare l'altro o in quale periodo scegliere uno o l'altro?
    Tutto sembra orientato in un senso e la maggior parte delle persone sceglieranno un indirizzo.....
    In base alla letteratura più gettonata io sono controcorrente, guarda un po' tocca a me fare il contestatore, e l'unica cosa che farebbe testo sono i risultati certo è che se Franca facesse con un programma del genere 3h 20' sulla maratona forse qualcuno in più si domanderebbe perchè, anche se sono convinto che il mio ed il tuo differirebbero di poco ma differirebbero!
    Ma questi programmi, in sostanza poi, li possono fare i 50 enni?

     
  83. Anonimo ha scritto:
  84. Quale discepola di Ugo posso affermare alcune cose.
    Essendo di parte mi sforzo di essere il più possibile neutrale e di valutare le cose con un certo distacco.
    Nessuno di noi è un o una Top runner, dice bene Ugo, siamo persone normali dalle quali lui ha saputo tirare fuori il meglio.
    La sua più grande capacità è proprio questa: capire la persona che ha di fronte, i suoi punti forti e le debolezze, le sue predisposizioni e i suoi difetti.
    Conoscere l'individuo al di là di tabelle generiche, schemi, etc.etc.
    Per quel che mi riguarda io ero una sedentaria che non ha praticato nessun tipo di sport fino ai trenta anni, una vera pigra e ora non potrei vivere senza la corsa. A me non piace assolutamente dichiarare tempi, risultati, prestazioni, dico che in fondo non faccio mai nulla di speciale, le vere campionesse sono altre, se poi Luciano vuole dei numeri io glieli dico e capirà quanto le atlete di Ugo siano persone normali.
    In realtà è tutto quello che c'è dietro a quei numeri normali ad essere straordinario...
    Ognuno di noi è orgoglioso dei propri risultati e tutto è relativo, la prima Maratona conclusa per molti è un grande sogno realizzato, per altri lo è la Maratona sotto le tre ore, gli obiettivi sono tanti e diversi..
    Ogni obiettivo realizzato è però un passo verso il prossimo e si può sempre andare oltre perchè sono convinta che siamo tutti in grado di fare molto di più di quel che pensiamo, a qualunque età...infatti, "non nascondiamo dietro una presunta impossibilità la pigrizia di non voler più faticare" ..(ma allora Luciano, bisogna faticare e fare qualche sacrificio?)
    Faccio un grosso in bocca al lupo a Mary per il Passatore, l'ho conosciuta, credo che non avrà nessun problema a terminare i 100 km e c'è un'altra atleta che compierà presto una grande impresa ma queste sono storie di donne...vero Giancarlo?
    Jackie

     
  85. GIAN CARLO ha scritto:
  86. @Mitico, ti massacri con i trail, quindi fai il contrario di quello che si consiglia, ma lo fai con entusiasmo e passione che riesci a vedere tutto rosa... non sei solo Mitico, sei anche un esempio.

    @Mth, visto che da noi...come dici hai sempre da imparare... allora domenica mattina fatti trovare puntuale a Nepi per il caffè.
    Forse piove, ma questa ormai non è una novità.

     
  87. Miticojane ha scritto:
  88. Giancarlo non sono d'accordo, dopo una maratona, non diciamo in 3h ma mettiamo in 3h30, il lunedì e la settimana sono più stanco che fare
    6/7h di trail, provare x credere, la differenza sta tutta su dove si corre, riguardo allo sforzo fisico puoi avere ragione ma dipende dal livello, non è il mio caso

     
  89. Mathias ha scritto:
  90. @gianca: ci sarò, anche perché sarò lì dalle 7 a montar il gazebo della running..
    @jackie: porto l'in bocca al lupo a mary..:-) siamo eccezionali persone normali..

     
  91. giovanni56 ha scritto:
  92. 1 – non privilegerei niente in particolare, ma mi indirizzerei su allenamenti più variati possibile. Anche per evitare stanchezze mentali che possono sopraggiungere a chi "sta a faticà" da molti anni. Dopo dipende sempre da che distanza di gara sta preparando.
    2- le categorie Master Fidal sono suddivise ogni 5 anni, per cui dentro a queste ognuno può ritrovare la sua dimensione in qualsiasi distanza di gara si indirizzi, dai 100mt alle Ultra.
    3- penso che se le motivazioni che lo avevano portato a correre da giovane rimangono sempre uguali, l’età non cambia nulla nel rapporto con chi gli è vicino. Se uno era “spirito matto” oppure "pacato" da giovane, tale rimarrà da vecchio.

     
  93. Alvin ha scritto:
  94. Se il 50 enne è GianCarlo, può far di tutto...1-2-3

     
  95. GIAN CARLO ha scritto:
  96. @Jackie, discepola è una definizione messiatica.
    Sbaglio o provi a farmi passare per maschilista(che poi non è un'offesa !). Riguardo al tempo del tuo Passatore io penso sia eccezionale e simbolo anche di una grande predisposizione muscolare ad affrontare un certo tipo di sforzo.
    Quando mi hai superato a Firenze l'ho raccontato ad Ezio descivendoti con il termine "leggera". Io ero fresco, per nulla in affanno, avevo corso una maratona bene e non al 100% eppure negli ultimi km riuscire ad essere così reattivi non è solo dipendente dall'essere bene allenato, ma anche dall'avere un fisico adatto a quel tipo di sforzo.
    Io nasco calciatore, non sono mai stato sedentario, ho fatto sport sempre almeno 3 volte a settimana da che avevo 7 anni, nasco centometrista, anzi ero velocissimo sui 20 metri, ri-convertirmi maratoneta è stato per me un sacrificio mosso dalla grande passione per questo tipo di disciplina... tu ci sei nata anche se te ne sei accorta(Grazie a Ugo) in relativamente tarda età.

     
  97. GIAN CARLO ha scritto:
  98. @Alvin, vorrei vivere podisticamente altri 20 anni per vedere l'Alvin 50enne padre di un pargolo/a di 20 anni e altri 3 o 4 + piccoli, se ancora macina strada scommettendo birre con Bress.

    @Mitico, prendo atto e scrivo sul libro degli appunti che questo trial s'ha da fare.

    @Giovanni56, allora allenamenti tutti, categorie...il carattere non si cambia...ma la domanda è: Allora la vecchiaia è un Bluff ?

     
  99. Daniele Uboldi ha scritto:
  100. Io ho fatto qualche copia e incolla di commenti molto interessanti ed utili per il mio "futuro"! per il resto non mi esprimo, questo è un post per luminari!

     
  101. Stefano ha scritto:
  102. fantastico c'è da leggere per un mese. Me lo stampo e me lo leggo con calma.

     
  103. Stefano ha scritto:
  104. fantastico c'è da leggere per un mese. Me lo stampo e me lo leggo con calma.

     
  105. Unknown ha scritto:
  106. che dire...
    se dovessi allenare un 50enne...
    competitivo.
    sempre tenendo conto dei suoi ritmi, condizioni fisiche..etc,

    beh non abolirei nessun tipo di allenamento.
    lo adatterei semplicemente alle sue condizioni, come si fa anche per un 20enne.

    certo le 10km per fare ritmo sono sempre ottime.

     
  107. GIAN CARLO ha scritto:
  108. @Dani, per me è un piacere sapere che ti consideri nuovamente in pista.
    Oggi tutti i romanisti mi hanno fatto 2 cocomeri per il gol in fuorigioco...vabbè c'era, ma er aidfficile da vedere e poi dimenticano la traversa sull'1 a 0 e il pallonnetto sbagliato da Ibra a porta vuota

    @Stefano, old boy nel titolo te l'ho dedicato !

    @Alessio, lo faresti anche andare anche in bici una volta a settimana lontano dalle gare toste ? Il parere di un triathleta sarebbe importante.

     
  109. Anonimo ha scritto:
  110. Giancarlo, non ti considero affatto un maschilista nel senso negativo del termine, facevo riferimento al Post che tu stesso hai detto di voler dedicare alle donne, piuttosto sei un "maschio" molto attento, sensibile e intelligente.
    Mi riconosco una certa predisposizione alle lunghe distanze, ti confesso che fatico di più a correre una 10 km. che una maratona, eppure ciò non toglie che abbia dovuto allenarmi in un certo modo per avere quella "freschezza" che hai notato in me. Il risultato del Passatore ha stupito me per prima, forse sono nata proprio "ultramaratoneta".
    Ammiro molto invece le persone come te che nate velociste si impegnano in qualcosa che in un certo senso va contro la loro natura e ci riescono pure bene..io invece non mi impegno molto nelle cose che non mi piacciono (sono un pò "califfiana") non sono una velocista, odio i 400 m.(mi fanno morire!!) e sono una "discepola" (ho ripreso il termine da Mathias) indisciplinata perche quando il "Maestro" mi dice di farne 12 io mi faccio lo sconto e ne faccio 8!
    Hai corso il Passatore con Giancarlo Casentini? Sai che lo conosco?
    Ci vediamo alla tre Comuni!
    Jackie

     
  111. GIAN CARLO ha scritto:
  112. @Jackie, conosco beme Giancarlo Casentini ha corso con me il Passatore, ma anche a Stoccolma (dove siamo stati con le famiglie)a New york e quest'anno a Boston.

    Ci siamo conosciuti in un modo veramente originale...ma lo descrivero' in un post.

    Una volta ha lasciato sul mio Blog qyesta cronaca:

    http://corseggiando.blogspot.com/2008/06/da-boston-al-resegone-passando-da-monza.html

    Mi piace che ti fai lo sconto!

     
  113. Anonimo ha scritto:
  114. Giancarlo, mi sa che ha ragione Dani, questo lunghissimo post è roba da luminari. Ma allora io che mi ispiro soltanto al metodo Katzen, devo appendere le scarpette al chiodo? , oppure anche quelli come me, categoria tapascioni abbiamo la nostra ragione d'essere. Del resto ti dirò che, tutte le volte che ho provato a qualificare i miei allenamenti, da autodidatta , mi sembrava di sollecitare pericolosamente muscoli e tendini, e di espormi a rischio infortunio. Forse non siamo tutti uguali e anche la genetica ha la sua importanza oppure , forse un bravo allenatore riuscirebbe a trarre il massimo da ogni atleta senza "romperlo" . Il dubbio rimane . Ma faccio fatica a credere che chiunque , se allenato correttamente , scenderebbe sotto le 3 ore in maratona.
    Comunque lunga vita ai post di Giancarlo e der Califfo .

    Ciao Glauco

     
  115. Anonimo ha scritto:
  116. Personalmente ritengo che se si ha la salute, il tempo e la voglia si possa fare tutto. Commisurato alla persona e chiaramente alla fisiologia dell'età. Chiederei comunque ad un medico e valuterei eventuali controindicazioni.

    Per la gestione del tempo penso sia una questione sia di geni che di esperienza, un runner solitamente è abbastanza organizzato e metodico...

     
  117. GIAN CARLO ha scritto:
  118. @Glaucos, non farsi male per me è prioritario, forse son fortunato, ma pur avendo mille acciacchi dopo oltre 40.000km in 15 anni riesco a continuare sensa soste. Io un po' tiro la corda, vario i lavori provo a non perdere velocità e tono, poi quando sento le avvisaglie dei guai scemo l'impegno le frequenze e rimetto il fisico in letargo attivo.
    Lo schema però non è mai fisso è variabile, perchè nel frattempo negli anni si cambia sia di fisicamente che di testa. Ho notato che anche variare terreno di corsa e usare oculatezza con le altimetrie mi preserva dagli infortuni....comunque(e questo è lo scopo di questo post) ci sto ancora studiando sopra.

    @Igor, non ho dubbi che tu con la grande e metodica cura del tuo corpo anche estra corsa sarai un nonnetto super...nonostante l'inevitabile usura.

     
  119. Anonimo ha scritto:
  120. sono stata tirata in ballo diverse volte e ritengoo giusto e doveroso aggiungere un mio commento... @jackie voglio ringraziarti per il grande in bocca al lupo e per le belle parole d'incoraggiamento.. è stato molto carino da parte tua..!! E anche se sono una persona determinata, caparbia e abbastanza ottimista, le parole di conforto servono.. aiutano! Non mi sono mai ritenuta un'atleta, credo di non esserlo mai stata... a Firenze, quando ci siamo viste, se ricordi bene, una delle prime cose che ti ho detto è che ho sempre corso solo per il semplice piacere di farlo, senza avere troppe ambizioni agonistiche e senza chiedere troppo a me stessa.. mi sono risparmiata? Non ho mai voluto faticare troppo? Si,lo ammetto.. è proprio stato così! andava benissimo così, ma nel mio piccolo, anche se irrilevante in termini di prestazioni e tempi, ho sempre fatto tutto con costanza e determinazione... sono d'accordo con te quando dici che tutti possiamo migliorare e che tutti siamo in grado di dare molto a qualsiasi età.. io lo sto facendo adesso.. sto scoprendo delle cose di me incredibili...!!!la mia decisione di fare il Passatore è stata pensata, meditata e razionalizzata.. fatta con la consapevolezza di quali enormi sacrifici avrei dovuto affrontare per portare a termine questo mio progetto che vivo come un percorso personale... Mathias è stato il primo a credere nella possibilità che io ce la possa fare.. mi dice spesso: "Mary tu quando parli non scherzi!" Ed è stato lui che mi ha messo in contatto con Ugo... chi meglio di te poteva decrivere così bene Ugo..??!? A lui son bastati correre solo 13 Km insieme a me, alla maratona di Firenze, per capire quelle che sono le mie predisposizioni, le mie debolezze e i miei difetti..!!!Incredibile!!! Sta lavorando con estrema competenza e attenzione senza trascurare nessun aspetto... è anche vero che sono dotata di una volontà forte e inflesibile.. io non mi risparmio!..veramente... se lui mi dice di fare 12 ripetute,12 devono essere! e qualche volta devo dire che ne son venute fuori anche 13!
    @Luciano io sono proprio una di quelle donne che da il 101% come dice Gian Carlo, parlo sempre in termini di impegno e determinazione e non mi riferisco di certo a quelli che sono i miei tempi..!!Quelli, come dice Jackie, li lasciamo alle top runner... a me è capitato Ugo come allenatore, ma potevi capitarmi benissimo anche tu(non ho ben capito se fai anche questo.. intendo preparare programmi..),non avrebbe fatto la benchè minima differenza, mi sarei impegnata con la stessa determinazione e magari sarei riuscita anche a farti ricredere su quelli che sono i tuoi concetti riguardo alune potenzialità delle donne...
    Mary

     
  121. GIAN CARLO ha scritto:
  122. @Mary, benvenuta in questo spazio e anche nel mondo del podismo. Ti rinnovo i migliori in bocca al lupo per il Passatore che resta una gara sui generis, ma imperdibile per le sensazioni che riesce a donarti.ùSpero che dari il tuo contributo alla discussione anche la prossima settimana(credo da Mercoledì sera) quando farò un post solo sulle donne.
    Visto che Jackie si è definita "Califfica" perchè si fa gli sconti su ciò che non fa volentieri tu possiamo dire che sei...discepola pura!

     
  123. Anonimo ha scritto:
  124. MARY, non so niente di te nè di jackie nè di teresa... e poco anche di ugo, siete tutti avari di numeri... ti credo e ti auguro ogni bene. circa le donne, i risultati, ad esempio, della corsa di miguel (c'era il 90% della roma podistica) parlano chiaro: 10 donne sotto i 4'/km (uomini: 300). io parlo sempre per medie statistiche. circa ugo, che stimo, mi interesserebbe scambiare reciproche informazioni: se io ho dei dati su cui ho perso 150 ore di lavoro, perchè devo farle perdere anche a lui? io non devo dimostrare di essere un grande allenatore tenendomi le chicche per me così da far progredire solo i miei atleti, e così tutto quello che so lo regalo a tutti, tutti i giorni. nello specifico, se qualcuno ha interesse per le mie idee e me lo chiede e io ho tempo, posso anche fargli una tabella (discorso complesso e non mi dilungo).
    JACKIE: fatica sì, sacrificio no. il mio corpo prova piacere nel faticare, invece sento come sacrificio, ad esempio, andare a ballare o stare seduto in un locale fino alle 3 di notte.
    UGO: sì, sono i risultati sul campo che parlano. se ti dicessi che 2 mesi fa presi in scuderia (con supervisione anche di giancarlo) un maratoneta 45enne che a venezia fece 3h54 e fra un mese (nonostante influenza) facesse 3h17, che dici, "qualcuno si chiederebbe perchè"? e se in autunno facesse poi 3h05 (il 3h17 è solo assaggio prudenziale)? come vedi non ho paura di "dare i numeri".
    GIANCARLO, oltre alla percentuale dei runners sposati, mi sta scandalizzando anche la percentuale di runners che hanno fatto i CHIERICHETTI...
    luciano er califfo.

     
  125. GIAN CARLO ha scritto:
  126. @Luciano, non so se chierichetto è riferito a me...se si... è divertentissimo visto che non sono neanche battezzato !
    Se invece ti riferisci ai tanti "discepoli" che corrono allora suona meglio, ma fa ridere meno!

     
  127. Anonimo ha scritto:
  128. giancà, nè una nè l'altra, era riferito a un post di pizzolato. manco battezzato? miticooooo! io i miei figli, naturalmente, non li volevo battezzare, la madri hanno voluto (coi bimbi già grandi), non gliel'ho impedito ma ho disertato le cerimonie in quei lugubri antri...
    er califfo.

     
  129. ugo ha scritto:
  130. @ luciano non intendo assolutamente nascondere nulla, anzi!
    Il problema però è molto più complesso di quanto non si possa credere, tentare di spiegarlo in un blog poi è praticamente una utopia.
    Per sommi capi ti dico, mi riaggancio ai post di Gian Carlo e ti cito il suo dato,troppi 50 enni vanno troppo veloce, siamo realmente evoluti e la letturatura a proposito si ostina a non riconoscerlo perchè monca di informazioni determinamti.
    La complessità della corsa non è legata al gesto in se stesso ma alla complessita dell'organismo che lo esegue.
    Non si può costruire un programma basandolo sulla FC senza considerare che la FC è la conseguenza di fattori che non si conoscono e che andrebbero individuati e compensati da un programma realmente individualizzato.
    Fino ad oggi abbiamo avuto grandi pensatori e belle menti che hanno fatto ed elaborato in buona fede, ciò che avevano sotto gli occhi, e cioè quella parte di informazioni che, generalizzando, comunque da dei risultati, ritenendo superflue o ininfluenti altri aspetti assolutamente imprescindibili. Questo forse perchè troppo difficili da considerare o tenere sotto controllo,
    SNC, CERVELLETTO, NUCLEI DELLA BASE, FEGATO, METABOLISMO E CATABOLISMO, POTENZA GLUCIDICA, LIPIDICA E LATTATO MUSCOLI, ARTICOLAZIONI, ATTITUDINI, CARATTERISTICHE SOMATICHE E PREDISPOSIZIONE, CUORE, ARTERIE E PRESSIONE ARTERIOSA,SANGUE, POLMONI, OSSIGENO, CO2 , MITOCONDRI, SISTEMI ORMONALI E PSICHE, ma sai quanto altro e quante variabili?
    Proprio per tornare sugli studi di tua competenza spesso dimentichiamo del perchè possiamo correre.Agli albori della nostra presenza in questo mondo, correre significava mangiare e scappare dai leoni, i nostri bambini nascono ancora così, poi noi li viziamo alla sedentarietà ed alle videosedute per liberarcene e la conseguenza è la rimozione a favore di altre specializzazioni. Una volta adulti ricordano che le gambe potrebbero servire anche per muoversi, a quel punto arrivano i programmi che su una base di dimenticata ed inefficiente macchina, cominciano a costruire dei miglioramenti, ma noi non sappiamo più correre e questa è la differenza per cui tu, senza salite, batti i masochisti della pendenza, noi non abbiamo più costretto la nostra macchina a specializzarsi nella corsa e non violentandola più a degli eccessi questa si è adattata al risparmio, se anche non fosse così fino al nostro primo incontro con un qualsiasi illustre pensatore, lo diventeremmo poi, perchè la maggior parte dei programmi bada all'adattamento, alla resistenza e dimentica l'importanza, come stimolo, dell'ECCESSO e nella variabilità del carico.
    Ieri parlando al telefono con GC gli spiegavo l'importanza del nostro secondo cuore......le arterie, il sistema arterioso se non brutalizzato tende, come tutto il resto, alla atrofia, ma chi ci dice che il nostro limite non sia nelle nostre arteriole e capillari bypassati, che magari la nostra frequena a quella andatura non possa passare da 180 a 165 pulsazioni al minuto semlicemente con una migliore afficienza vascolare? Ciò che non serve non viene mantenuto perchè costa ma noi cerchiamo efficienza e non ci importa di alzare il nostro metabolismo basale perchè di cibo ne abbiamo da ingrassare e ci costa pure poco sacrificio.
    Questo vale per tutti gli organi ma se continuiamo a fare sempre ripetute 10' sec sopra ritmo naratona e recuperiamo a RM inevitabilmente invecchieremo per NON USO!
    Prendo l'impegno di trovarci, appena torni in Italia, a discutere con te G C e chiunque lo voglia, di questi aspetti e sono sicuro che solo da un confronto con i giusti tempi potremo meglio spiegarci e trarre tutti, me compreso, un enorme vantaggio.
    PS non sono l'unico a pensarla così ma è noto che chi va controcorrente qualche problema lo ha sempre, preferisco considerarmi un discreto piuttosto che egoista o egocentrico!

     
  131. Anonimo ha scritto:
  132. non dovresti aver paura di passare per egocentrico, perchè, i bloggers ti danno da mangiare? che ti frega? lo sai che a me ne hanno già dette di tutti i colori, solo per aver usato lo 0,05% di sincerità in più della media (pensa cosa succederebbe se la usassi tutta... morirei ammazzato dopo 3 minuti...). io approvo il tuo discorso, soprattutto la parte relativa all'"eccesso". mi piacerebbe affrontare più approfonditamente le tematiche fisiologiche. in merito al discorso salite, io le faccio usare ma personalmente le posso usare col contagocce. ogni volta che supero la fatidica pendenza del 5% per oltre 500m (o 10% per oltre 100m) il tendine entra in sciopero. le sostituisco con le scalinate, palestra leggera e "quello" (poi ne parliamo in privato, non è una battuta). muscolarmente sto bene, per anni ho anche scalato montagne. circa l'eccesso, nella preparazione dei 10km (e tutti ne devono fare vari ogni anno, secondo me) prevedo anche sedute tipo:
    -800 a quasi tutta, pausa 5'
    -10x300 rg 1500, r.1', pausa 5'
    -800 a tutta con sprint finale
    ora, una seduta del genere non la metto negli ultimi 3 mesi prima della maratona, al suo posto preferisco un 4x3000, per esempio. siccome ritengo che un amatore di mezz'età non si possa permettere di fare oltre 2 sedute dure settimanali (anche molti atleti giovani a livello internazionale fanno solo 2 lavori a settimana su 12 sedute, vedi andrea lalli) a qualcosa si deve pur rinunciare. quindi, se sto preparando la maratona (quindi per 3 mesi l'anno), a un 6x800 in salita preferisco magari un medio progressivo di 18km. luciano er califfo.

     
  133. GIAN CARLO ha scritto:
  134. @Ugo e Califfo, ma quanto scrivete ?
    Tanto da poter gestire 2 Blog a testa e non 1.
    Ovviamente mi fa piacere se invece continuate a farlo qui, perchè vi leggo con attenzione.
    Che i lavori veloci siamo fondamentali per non addormentare il fisico io lo ritengo determinante e se alleno qualcuno li faccio sempre fare. Su di me tendo ad essere + pigro, un po' perchè ho un tipo di muscolatura che non recupera quel tipo di sforzo benchè in realtà ci sia portata.
    Esempio se faccio 10*1k a 3.45 con altri del mio livello è frequente che dopo il sesto settimo mille loro vanno in affano mentre io li riesco a fare sempre in crescendo talvolta con ultime 2 serie vicine a 3.30. Poi, il giorno dopo io praticamente non mi muovo e loro che avevano finito l'allenamento sulle ginocchia sono pronti a spararsi un "lento" a 4.30 di 18km
    Questa (corro da oltre 15 anni) è una mia mancanza muscolare che testa o non testa non si allena facilmente....anzi se ci provo scado.
    Il paradosso è che se voglio far bene una 42km(parlo solo di quella) io non ho bisogno di fare nessun lavoro veloce, ma solo lenti molto sostenuti(4.35) e medi non esasperati 4.20

     
  135. ugo ha scritto:
  136. Cerco di analizzare uno per uno i punti di domanda.
    E' solo uno il tendine?se fosse un problema posturale e di conseguente atonia di una gamba rispetto all'altra? faccio l'inciso simulando la tua situazione come se fossi un neofita, la prima cosa che mi preoccuperebbe sarebbe riconoscere se hai appoggi diversi o spinte scorrette e se queste derivano dai piedi o dai denti.
    Se non è un problema posturale allora è prima un problema di minus muscolare che innesca una dinamica scorretta e successivamente Neurologica, volontario corteccia cerebrale e poi di coordinazione, ancora più importante(cervelletto), per compensare questo oltre ai giustissimi gradini, palestra e potenziamenti vari,correre su terreni sconnessi esaspera le necessità di sensibilità propriocettive e costringe ad un lavoro muscolare in eccesso ed in compenso che spesso si traduce in una corsa più coordinata.
    Scalare montagne serve e come, funzionano incredibilmente per il SNC ancche i trail anche se non sono troppo graditi a chi come me ha piacere di correre o ha problemi tendinei.
    Per quanto riguarda gli eccessi per me sono da considerarsi obbligatori anche in un maratoneta.
    In 3 mesi l'organismo, tutto quello di prima, dimentica ed è un "paraculo", tende al risparmio, piuttosto il recupero diventa indispensabile e nel dopo maratona, sempre che sia spinta.
    Ok per la scelta delle ripetute eccessive con una unica variabile dei 400 in vece dei 300, i 400 sono 70 metri in più della capacità umana di correre in anaerobiosi equindi necessariamente aerobici in percentuale.
    Sulla scelta di orientarli poco al di sopra o al di sotto della soglia la differenza la fa l'atleta, colui che corre bene anche con grandi percentuali di lattato potrà correre anche un po' al di sotto, chi invece corre con difficoltà col lattato la deve obbligatoriamente superare anche se di poco per abituarsi a produrne di meno ed a smaltirlo meglio, E' L'UNICO SISTEMA LECITO PER IPERTROFIZZARE I MITOCONDRI, qiundi non è solo importante averne tanti, capito Gianca'.
    Il richiamo breve lo metto sempre, magari ogni 2 settimane, e sono d'accordo con il tuo 4 x 3000 che è sovrapponibile al mio 1 x 5-4-3-2-1 che che faccio fare 28 e 10 giorni prima della M, ammetto che non sia facile e sono tutte gestite al limite della soglia. Assolutamente d'accordo sulle 2 sedute massime dure da una certa età in poi, l'eccezione può contemplare 3 ma è comunque un rischio forse sciocco, la vera differenza dal punto di vista organico tra un giovane ed un anziano è nel recupero, recenti statistiche indirizzano su 2 lavori pesanti alle settimana perchè dimostrato che i soggetti " anziani ed alcuni non" cosi caricati corrono di più! Ancora Gian Carlo, non è importante avere fatica il giono dopo , l'importante è capire da dove arriva e perchè, che si faccia in ogni caso un carico mirato a correggere il nostro limite e che si dia il nostro tempo di recupero, forse l'individualizzazione sta proprio li!
    Ultimo , lavoro sui medi da 15 a 18 o in alternativa mezze però meglio i primi due, nel finale della preparazione fa la differenza, totale sintonia.
    Gian Carlo, Luciano e tutti gli altri vi assicuro che è una fatica cercare la sintesi su problemi così complessi e necessariamente si è costretti a lasciare un mondo inespresso, è un mio impegno discuterne insieme è sarà sicuramente un piacere!
    Solo lucia' devi ammette se qualcuno che ha preparato fin'ora seguendo una determinata linea legge questo,magari mi da pure retta, e ci va nel pallone come la mettiamo?oOK ho detto la mia.In ogni caso questa è una preparazione per i 10000 e con questa tutti sono arrivati anche alla 100 Km senza grandi fatiche, tantomeno di 75 km.

     
  137. GIAN CARLO ha scritto:
  138. @Ugo, è ovvio che non è importante stare male dopo gli allenamenti, ma rispettare il recupero... solo che il mio recupero ad un certo tipo di lavori è diventato biblico(ma un po' lo era già).
    Eppure io ero quello che faceva la differenza negli ultimi 10 minuti a calcio o calcetto o al terzo(se non quinto) set a tennis.
    Solo che a calcio correvo + di tutti nei finali della partita, ma lo potevo rifare la domenica dopo e se giocavamo infrasettimanale il mercoledì ero bloccato.
    15 anni fa senza nessuna preparazione ho fatto una Roma-Ostia in 1h e 37 partendo a 4 e poi rallentando...ma nei 3 giorni successivi non ho camminato.
    Altri miei amici o compagni di squadra al primo tentativo non avevano possibilità di finire sotto a 1h e 45, ma il giorno dopo erano stanchi ma quasi normali.

    Ancora, se chiudo una maratona in 3h e 15 dopo 7 giorni sto benino.
    Se la chiudo in 3h e 09(e lo potrei fare)....così come quando feci 2h e 59 io non cammino(no corro...cammino) per 7 giorni e torno "sano" solo 2 mesi dopo.

     
  139. Anonimo ha scritto:
  140. ugo, le sedute da me descritte erano solo esempi, se fare 300 o 400, 4x3000 o 3x6000, medi di 15 o di 25, e il quando farli, dipende da caso a caso.
    il tendine dx dolente è parte di una gamba che è più corta, con minor massa muscolare e ha subito brutte distorsioni a caviglia a ginocchio. il piede dx atterra in super supinazione, ruota eccessivamente e spinge in superpronazione. ma è un problema che scompare a roma con l'aria secca.
    corro quasi sempre su terreni da cross, con frequenti curve, inversioni a u, salti di fossetti... ho una propriocezione invidiabile, da ragazzo nei cross a roma bastonavo tutti meno leandro croce.
    le qualità neuromuscolari: è questione anche di "cultura generale atletica". a un tizio di mezz'età volenteroso che non ha mai fatto niente, all'inizio io farei studiare la partenza dai blocchi, gli farei fare traino, ostacoli, salti e lanci! maratona? dopo 5 anni. luciano er califfo.

     
  141. Anonimo ha scritto:
  142. ugo, dimenticavo: devo dedurre che, contraddicendo tutti i soloni, non sei d'accordo che gli accumuli di lattato danneggino i mitocondri, visto che consigli i 400 ai maratoneti. perchè se ci si limita a piccolissimi accumuli (velocità appena superiori alla soglia) ci si potrebbe limitare a ripetute sui 1000/2000, che rispetto ai 400 sono più vicine allo sforzo del maratoneta. io se faccio un 15x400 vado a rg10000-20", un ritmo da gara sui 2000, e lattato ne accumulo parecchio. er califfo.

     
  143. GIAN CARLO ha scritto:
  144. @Luciano e Ugo, il lattato sono tutti d'accordo non rimane per molto tempo nel nostro corpo (anche se molti amatori ti dicono di avere le gambe piene di lattato perchè 3 giorni prima hanno fatto 15*400)
    Io ad esempio credo di avere un'ottima predisposizione a smaltirlo e anche a correrci sopra
    Solo che geneticamente ho molte + fibre rosse che gialle e presumo anche di esser povero di mitocondri(e non ipertrofici) se è vero che devono poter passsare molti giorni prima di ritrovare una naturale brillantezza nelle gambe... e oggi per carattere preferisco attendere anche un giorno in + prima di tornare a spingere.

     
  145. ugo ha scritto:
  146. Leandro è stato un altleta eccezionale, un pò sottostimato e sfortunato rispetto al suo reale valore, arrivare dietro lui che ha fatto del del collinare e sterrato la sua palestra di elezione la dice lunga sul tuo valore di atleta e su quante fibre nervose siano dedicate ai tuoi muscoli.
    Sull'appoggio, e lo sai benissimo, quando è condizionato da problemi di carattere scheletrico, sono veramente cavoli e si lavora solo di compenso. Già il problema posturale è un modello matematico complessissimo sul quale spesso ci si muove per dogmi che generalmente funzionano ma che non si sa perchè, plantari o bite di masticazione notturna.
    Con un Bite ho riportato a correre un atleta che dopo 2 interventi al ginocchio del tipo, menisco? vediamo se è questo! non riusciva a afre più di 500 metri di seguito, ma ti ripeto, solo per il fattore C, il suo naturalmente.
    Mi hai chiesto dei numeri ed io te li ho dati per principio ma vedi che il problema è la diagnosi e non il piano di trattamento, è quello che dovrebbe essere in ogni consulto medico, tutte le soluzioni del mondo ed a piacere ma la diagnosi una, il problema è che siamo molto lontani dal considerare tutti gli aspetti necessari a scioglierla.
    Lo sai che odio le tabelle generalizzate!
    Trovo inoltre sensatissimo il tuo percorso di preparazione alla riabilitazione corsa, l'inconveniente è che godi dell'impopolarità della tue, "nostre", idee perchè scomode,apparentemente inutili al fine, e soprattutto complesse ed a lungo termine.
    Per i 400, l'organismo si difende ,ripara e compensa, queste sono le regoole,troppe cose sfuggono ai soloni e troppe ancora a me ma almeno proviamo a cercare risposte a quesiti che fin'ora non si è posto nessuno o si è fatto finta non esistessero, il problema dell'ipertrofia dei Mito allora dovrebbero spiegarmi come lo risolverebbero, l'alternativa c'è ed a Pechino ci sono stati solo 4 casi di doping.
    In un post sul nostro sito si parlava di lattato,questo viene smaltito in pochissimo tempo, anche il più tardo al mondo nel giro di 20' non ne ha più traccia dei muscoli ed il senso di pesantezza e dolore non è altro dovuto che ad "amine vasoattive" che procurano edema ed infiammazione che poi altro non è che l'esito onoziale di un processo riparativo, L'ALLENAMENTO è questo!
    Guarda che pure io ne ho um bel po' di domande da farti anche se so che per come sei fatto stai da almeno due giorni a sfogliare testi di fisiologia e tra un po' ne sai più di me!

     
  147. Anonimo ha scritto:
  148. ugo, no, testi di fisiologia non ne consulto, non ho tempo (2 famiglie, amici, è estate, spiaggia, feste, carnevale, altri interessi culturali...) e se tu già ci hai perso tempo potresti farmene risparmiare (e viceversa), mi fido di te.
    leandro croce sicuramente non si ricorda di me, la mia carriera è stata troppo breve ed è passato troppo tempo, ma nell'82-83 mi sono allenato a volte con lui e spesso col povero mario zanecchia. leandro ha pure gareggiato per la mia squadra (poncho sport). leandro (precoce come molti juniores dell'epoca tipo mei, carenza e nicosia), come altri, su strada mi dava 20" a km, ma sui cross io ero abile a perdere appena 5" a km mentre altri ne perdevano 20 se non 30, e allora mi piazzavo bene. luciano er califfo.

     
  149. GIAN CARLO ha scritto:
  150. @Ugo e Luciano, come già dissi una volta, ma non so se a voi(alzheimer ha camminato)...ad una gara sul monte Artemisio sopra Velletri di un paio di anni fa Leandro Croce è arrivato insieme a me... e io l'ho riconosciuto proprio perchè nei primi anni che correvo lui le gare le vinceva a grappoli(i neri erano pure pochi).

    Ho attaccato bottone chiedendo come mai fosse andato così piano e mi disse che nel nostro sport se non ti alleni fatichi pure ad andare a 4 al km.... e io gli risposi che qualcuno per andare a 4 deve farsi il mazzo tutti i giorni.

     
  151. ugo ha scritto:
  152. @ Gianca' per me e luciano corre tutto, pure l'Alzheimer.caffe sicuro ma non garantisco sulla bontà
    @ luciano contaci, e io pure!

     

Posta un commento

Hai fatto tanta strada ora non rinunciare, lascia un commento aerobico... se non sei registrato devi scegliere il pallino con anonimo e...firmare il messaggio.

Per ora ho visto solo i puntini

Per ora ho visto solo i puntini

Contatore ripartito il 10/10/2009

Lettori fissi