Si, proprio quando speravo di riposare, l'imponderabile è accaduto. Zorro è tornato... o tornado(come dice lui). Dopo un lungo letargo il mio nemico Number one ha cominciato a mordere nuovamente l'asfalto. Si è iscritto alla maratona di Firenze e pur consapevole che sui 42km in terra Toscana difficilmente potrà arrivarmi davanti mi ha detto nel lungo percorso che ci separa da quella pugna, è sua intenzione battermi su qualche gara da 10km.
La cosa strana è che Zorro, non ha velocità di base, non ha tenuta, ha un fisico da poeta, eppure dai 3 ai 10km è assolutamente temibile. Detto ciò, anche ieri, senza saper ne leggere ne scrivere, con rinnovato entusiasmo ho sfruttato l'uscita serale per muovere passi cattivi cercando di ri-accendere la poca dinamite che è rimasta nei miei arti inferiori. Il tallone protesta, ci vado duro di ghiaccio econ la digito pressione, ma capite bene che non posso mollare.
Tecnicamente il post è finito.
E' una novità importante e non potevo non annotarla nel mio diario.
A chi poi interessa, a seguire, aggancio tutta l'epopea della grande sfida tra me e Zorro sul giro da 5km a Villa Pamphili (scritta qualche anno fa in più puntate... è lunghissima).
Nel frattempo vi chiedo: faccio bene a dissotterrare l'ascia di guerra o avrei fatto meglio ad ignorare l'affronto ?

13/6 2005 Una lepre davvero speciale.

Nelle gare ufficiali esistono delle regole più o meno ferree, più o meno validate dalla Fidal o da altri organi competenti, ma nelle sfide da parrocchietta purtroppo no. Passo a raccontare il fatto: con Filippo, mio quasi nemico dall’infanzia, ci siamo sfidati sul terribile giro da 5km dentro Villa Pamphili. Fino ad oggi, lui non mi è mai arrivato davanti in nessuna gara alla quale abbiamo partecipato entrambi, ma il mondo è in divenire, qualcuno migliora e io…ahimè… peggioro anche un po’. Piccola premessa: dato che sono un po’ saturo di gare tirate, che minano un fisico oramai in riserva, ho accettato questa sua ulteriore sfida, ponendo come limite temporale ultimo il febbraio 2006, mese della prossima Roma-Ostia, che dovrà essere per me come l’ultimo Tour de France di Lance Armstrong. Sta a me (campione in carica) aprire le danze. Ero uscito malissimo dalla Maratona di Roma, con tanto di risonanza che testimoniava un ginocchio oramai alla frutta, ho preso allora un po’ di riposo e poi sono andato sul micidiale giro da 5km e con molta fatica ho fatto 19.59 un tempo lontano dai miei migliori crono, ma che conservava una valenza psicologica importante visto che Filippo non lo aveva mai fatto.

Passano pochi giorni e “l’infame” risponde con 19.57.

Aggiungiamo a questo punto un po’ di regole e regolette che non vi sto a dire… ed ecco che davanti a lui e a testimoni faccio un 19.53 gestito in “discreta” tranquillità. Siamo con la storia a ieri sera. E’ il momento del suo tentativo, arrivo puntuale alle 19.00 sulla zona di partenza dopo una dura giornata di lavoro, e lo trovo rilassatissimo, reduce da un giorno di ferie e con al fianco Giorgio Calcaterra che gli farà da lepre. E’ come se ad una partitella di calcetto da oratorio uno si porta Totti, è fuori dal mondo, è da juventini…che schifo !!! A voi sembra giusto ? Risultato: “l’infame” parte fortissimo a 3 e 40 il primo mille in salita, passa ai 2500 ancora con molta salita in 9.30 e trascinandosi sulle ali degli incoraggiamenti di Giorgio chiude la seconda parte in discesa ancora circa a 4’ al km, per un totale incredibile di 19.26. Avevo anche dichiarato che qualora avesse mai fatto un tempo inferiore a 19.30 avrei anche attaccato le scarpe al chiodo, e ora… sono qui in attesa di una deroga che, anche se non mi permetterà (visti i miei attuali limiti) di riprendermi il mal tolto, almeno mi consenta di coronare il mio sogno di podista : correre la maratona di New York del 2005 Passano i giorni…la deroga arriva. Comincio a meditare vendetta. Pur rimanendo sui pochi(45/50)km settimanali forzo l’intensità di ogni allenamento. Con rinnovato vigore mi dedico a sprint in salita e ripetute. Un fisico addormentato da tante maratone e da una 100 km stenta a reagire ai nuovi stimoli, ma in un modo o nell’altro il gap va colmato. Non sono mai stato indietro rispetto a Filippo e se è vero che il fisico fatica a ritrovarsi è verissimo che la mente risponde generando sempre nuove motivazioni. Un test sui 3500 metri mi fa capire che ci sono…posso fare 19.25 e allora chi di lepre colpisce di lepre…Nasce quindi l’idea di un tentativo in pompa magna con più lepri, biciclette al seguito una tromba da stadio e molti amici a far casino.

Tutto è sintetizzato e spiegato da questo volantino che ha girato su INTERNET ed è stato affisso a Villa Pamphili: Attacco al record

Martedi 7/6/05

Ore 19.00

A Villa Pamphili all’altezza della casa del custode a circa 500 metri dall’entrata principale di Porta San Pancrazio

Sul mitico giro da 5km

Gian Carlo P.(Astra Trastevere)

Proverà a riprendersi il record sul percorso ad oggi appartenente

a Pietro P. detto Filippo o Zorro(Astra Trastevere)

con un sorprendente 19.26

ottenuto usando niente di meno che Super Giorgio Calcaterra nel ruolo di lepre.

Gradita la presenza di ogni amico volenteroso

di tirare il tentativo anche solo per pochi metri affinché il miracolo avvenga.

Pure in bicicletta va benone.

Il grande giorno arriva, la partecipazione è addirittura superiore alle mie attese. Alla partenza ci sono più di 20 amici, tre biciclette, i palloncini gonfiati ad elio con la scritta 19.25 e la tromba da stadio. E’ straordinario come seri professionisti, se stuzzicati, riescano a tirare fuori quella parte goliardica che troppo spesso viene repressa. Qualcuno è in grado di tirarmi tutta la prova, qualcuno è qui per i primi 1000 o 2000 metri e specularmente per riagganciarsi al ritorno. Sono riuscito veramente ad alzare un gran polverone(troppo !!!). Durante il “tragitto” molti altri runner, più o meno sconosciuti, incitano il gruppo e si sentono voci tipo: “Sono loro, quelli della grande Sfida !”. Purtroppo, un po’ mancherà il clima (caldo, umido e ventoso) e soprattutto mancherò io, forse scaricato dal troppo rumore. Per 3000 metri cerco il passo giusto, ma qualcosa proprio non va, sono sempre leggermente in ritardo sul previsto e alla fine mi fermo pur di non fare un inutile 19.35. In molti mi dicono che continuando sarei riuscito, ma conosco il percorso e i tempi di passaggio troppo bene per non capire che seppur di poco avrei fallito. Piero che era con me e faticava al mio pari continua e chiude in 19.34 E’ stata una sconfitta terribile pari a quella del Milan nella finale di Champions League. Con grande umiltà faccio seguire questo volantino di testimonianza dell’accaduto.

Giancarlo ringrazia con affetto tutti gli amici che hanno partecipato all’evento. Malgrado il vostro generoso aiuto non sono riuscito a centrare l’obiettivo per la mia manifesta pippaggine, benché alcuni test fatti negli ultimi giorni mi avevano fatto lecitamente sperare. La tristezza per il fallimento è comunque mitigata dalla consapevolezza che abbiamo scritto una pagina indimenticabile nel grande libro delle Cazzate qui a Villa Pamphili !!!

Cercavo quindi di trovare qualcosa di positivo anche nella sconfitta, come il mio carattere mi obbliga a fare, quando: della serie i guai non finiscono mai ecco che Filippo va sul giro da 5km e segna un’inequivocabile 19.11, fatto con una temperatura ben più bassa rispetto al mio disastro, ma pur sempre con un bel vento ad infastidire. A guardare tutto con raziocinio sono 5 secondi al km indietro, eppure fino all’altro ieri ero quasi certo di essere molto vicino. Quanto è frutto di un errore di valutazione e quanto invece di un’episodica cattiva performance ? La risposta a questo quesito arriverà tra poche ore con la gara a Villa Pamphili. E’ l’ultima gara sociale dell’Astra Trastevere prima della pausa estiva.

Sabato 11/6/2005, corsa dell’ACORP, organizzata impeccabilmente dal brasiliano Antonio De Carvalho qui i KM sono 5.7 e non 6.0(oggi nel 2009 si !!) come dichiarato(misurazione validata e affidabile by mia bicicletta).

L’ACORP è un’associazione che si prefigge di aiutare e adottare a distanza bambini brasiliani, molto più sfortunati e certamente meno viziati dei nostri bei figli, tra l’ACORP e l’Astra c’è una sorta di gemellaggio e quando si può’ ci adoperiamo per fondere le nostre energie. Passiamo alla gara e a quelli che per me saranno i suoi verdetti. Il percorso è anche più duro, del giro da 5km classico beccherò 30 secondi ? Oramai la faccia è persa, non ho nulla da rischiare, quindi vado all’appuntamento così tranquillo che, con gara fissata alle 18.00, alle 16.45 ancora sto facendo un bel pisolino. Partenza leggermente ritardata, siamo in 150, un uomo di colore a togliere la suspence sul primo posto. Primo chilometro in leggera discesa, al cartello convenzionale abbiamo fatto solo 970 metri il mio cronometro dice 3.38, Amelio (altro Astra-Juventino) è al mio fianco…rallenterà, Filippo è già 5 secondi avanti eppure non mi sono risparmiato: destino segnato ? Ecco la discesa “vera”, quella che porta al laghetto, qui “miracolo” mi rifaccio sotto. In realtà credo sia normale, quando si scende il respiro si fa meno ansante e la mia maggiore velocità di base mi consente di reggere un passo sui 3.30 con maggiore facilità del “nemico”, sono a tiro potrei quasi affiancarmi, ma prima di pensare al da farsi la strada spiana e Pippo torna a volare. Ora è salita, la prima delle due presenti, quella che per me è obbligatorio affrontare con prudenza. Sono circa 7/800 metri i primi ripidissimi, gli ultimi 400 più morbidi, mi passa Sergio, si arrampica leggero, ha perso molti kg in questi ultimi mesi, una vera e propria evaporazione corporea, possibile mai che pur di arrivare davanti tutti sono disposti a sacrifici inauditi !?! Al gpm siamo ai 2.6 km, quasi a metà gara, su Filippo ora ho circa 15 secondi di ritardo, come dire che siamo tornati in triste media. Ancora 3/400 metri di pianura e si scende di nuovo, qui decido di rischiare e lascio andare le gambe. Spingo con decisione sui quadricipiti, mi sento come Savoldelli che deve recuperare il distacco accumulato sul colle delle finestre. Purtroppo la discesa sfuma in un amen, ora sono a ridosso di Sergio, anche Piero partito sparato è a pochi metri, ma Filippo conserva ancora 40 metri(7/8 secondi). La strada torna a salire, temo di ricominciare a perdere, invece supero Piero(che, come suddetto, in settimana aveva fatto 19.34 sul giro da 5km), poco dopo raggiungo e passo il 70% del materiale umano che resta del buon Sergio, sto andando decisamente bene, ma Filippo è sempre lontano. La salita dura è finita, oramai manca meno di un km e il divario è immutato. Si delinea una sconfitta dignitosa, al massimo nell’ordine dei due secondi a km. Provo a forzare ulteriormente, anche se, la strada ancora in leggera salita non depone a mio favore. Siamo ai meno 500 dall’arrivo, ora leggermente e per poco si scende, poi falso piano fino al traguardo. Stringo i denti, mi avvicino ancora e passo in rapida successione tre atleti che erano interposti tra me e lui. Il cuore è molto oltre l’ostacolo, rimpiango i ritmi lenti e magici stile Passatore. Ultimi 200 metri, tra me e lo striscione c’è solo Filippo, ma ancora è circa 20/30 metri avanti. Improvvisamente…ecco l’adrenalina, le gambe vanno via, sono sulle punte, il traguardo e la “preda” si avvicinano rapidamente. Ai 50 metri sono certo che lo prenderò prima dell’immaginario filo di lana. D’improvviso la moglie del nostro Alfonso, appoggiata sulla transenna a pochi metri da noi, lancia un urlo di incitamento ad entrambi, ma io sono già a cannone, Filippo invece, che nulla aveva sospettato, ha un piccolo sussulto, sufficiente per non essere trapassato. Piombiamo all’unisono sul traguardo e, a essere sinceri, completo il sorpasso solo un metro oltre i 5700 ufficiali. Ci fosse stato il chip, con rilevazione in partenza e all’arrivo, sarebbe emerso che ero partito un buon metro (25 centesimi) dietro e avrei palesemente prevalso. Non esistono fotofinish, passi la pazzia, ma discutere è patetico, lui risulterà avanti. Siamo andati a 3.51/3.52 al km, che vale un tempo vicinissimo a 19.00 sul meno duro giro da 5km. Alla fine Filippo mi confessa che non si è mai girato perché mi faceva lontano al punto che voleva cliccare il parziale e non il totale per calcolare al lap del mio arrivo quanto mi aveva rifilato. Il ditino però gli si è paralizzato !!! Juventino che non sei altro, per due giorni della tua vita hai pensato di dormire tranquillo, puoi scordartelo !!! La lunga ed estenuante lotta che ci porterà sul traguardo del lungomare di Ostia nel febbraio del 2006 non è che all’inizio.

Storia di una sfida…ultima puntata Dicembre 2005 ?

Nella ricerca di un migliore approccio con la vita giorno dopo giorno operiamo scelte che frequentemente ci portano fuori dal seminato. Correre per me è un baluardo, una certezza che finora non mi ha mai lasciato nel dubbio…eppure…?!? …Eppure capita che mi caccio in qualche guaio da cui venirne fuori non è poi così facile. Anche quando piove, fa freddo, caldo o sono stanco da morire la fantasia per corricchiare un po’ e scaricare le tensioni del quotidiano non viene mai meno. Diverso è l’approccio con l’agonismo esasperato. Certe volte mi carica come una molla, altre mi prosciuga ogni stilla di energia. E’ in questa chiave che prediligo correre la maratona. Vero è che mi sono anche massacrato per abbattere il muro delle 3 ore ma, anche se il tempo sperato non arriva mi resta sempre la gioia di partecipare a qualcosa di grande di magico…, con parole pregne di retorica…alla storia. Questa è la filosofia che per 25 volte mi ha portato ad affrontare la distanza regina, talvolta ritirandomi, altre finendo fra mille difficoltà. Nell’autunno del 2005 ho corso a New York. Si è trattato di una terribile giornata afosa, che unita a problemi di fuso e di stanchezza generalizzata non mi hanno consentito di chiudere con il risultato previsto, ma questo neanche per un attimo ha minato la mia allegria, sono sempre rimasto ben piazzato al centro dell’evento e quando l’aereo è ripartito verso Roma mi sentivo proprio come uno che aveva messo un’altra cosa a posto nell’archivio della vita, insieme al Passatore e ad altri magici ricordi corsaioli. Qualcuno dice che voglio a tutti i costi quadrare i cerchi che madre natura ha fatto rotondi, forse ha ragione, ma a me sta bene così e per nessun motivo voglio cambiare il mio modo di essere. Torniamo però ai guai, nella fattispecie rappresentati dal giro da 5k a Villa Pamphili. Sicuro di una mia presunta superiorità su Filippo ho accettato la sua sfida sul giro da 5km e quando la realtà mi ha presentato un conto amaro ho dovuto scegliere se quadrare il cerchio non dando importanza alla sfida o tornare ad allenarmi in modo insano per tornare ad avere quel “C .Z.O” di Record. Le puntate precedenti le conoscete e se sono qui a scrivervi di questo, forse ultimo atto, è perché a seguito di duri e indesiderati allenamenti veloci, a seguito di dure e faticose pseudo diete, a seguito di…etc etc sono riuscito alle porte del Natale a fare un bel regalo…in primis a me e in subordine a “Lui” stampando 18.55 su un 5000 che notoriamente è 25 secondi + lento che non in pista. Gente ben più abituata di me a correre questa distanza mi ha anche detto che un finale forte come quello che ho fatto è di per se dimostrazione che potevo fare meglio se solo avessi il coraggio di soffrire di più(tutto ciò è terribile !!!). Adesso Filippo è 16 secondi lontano e sinceramente spero che la resti, perché la cosa che più mi spaventa sarebbero gli ulteriori insani e necessari “mazzi” da farsi per provare a fare ancora meglio di così. Dove finisce il gioco e comincia la pazzia è una linea di confine così labile e a voi lascio l’ardua sentenza. Per pura documentazione allego i parziali di passaggio dei 2 record. Ricordando che del vecchio primato mi valgo di tempi datimi da lui e da chi ha assistito a quel per me “malefico” evento.



Per correttezza mi è doveroso aggiungere che le condizioni meteo in occasione del mio tentativo erano assolutamente perfette: 8 gradi, assenza di vento e umidità relativa abbastanza bassa; mentre Filippo trovò sì una giornata estiva abbastanza fresca e poco umida, ma venne disturbato da un forte vento di maestrale.

38 commenti

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  1. Fat_Stè ha scritto:
  2. Ok, mi prendo una mezza giornata di ferie e me lo leggo tutto, ma per rispondere al quesito posso solo dirti che hai fatto bene: disotterrare l'ascia ed accettare la sfida è segno che sei vivo e combattivo!

    Non me ne voglia il tuo antagonista, ma tra Paperinik e Zorro non c'è storia: viva il primo tutta la vita!!! ;)

     
  3. Karim ha scritto:
  4. E guerra sia. N'c'avevo proprio un cazzo da fare e allora ho letto tutti i post. Mi sono divertito un sacco!

     
  5. Davide R. ha scritto:
  6. Guerra!!!!!!!!!!!!!!!!!

     
  7. GIAN CARLO ha scritto:
  8. @Fatdaddy, se posso proverò a far inserire nel contratto dei bancari un pomeriggio in + l'anno per aggiornamento "post" culturale.

    @Karim, dai se l'alternativa era cambiare un oannolino... recuperi stanotte cambiandone due.

    @Davide, con lo stendardo sardo dei quattro mori ti voglio al mio fianco.

     
  9. Fat_Stè ha scritto:
  10. Ecco, fatto.
    Segnata un'ora di straordinari non retribuiti, ma ne è valsa la pena! ;)
    Appassionante post, fremo in attesa delle prossime sfide!

     
  11. Filippo ha scritto:
  12. Gli affronti... si affrontano, non si ignorano, altrimenti è megli darsi ai balli di gruppo :-))

     
  13. paolo72 ha scritto:
  14. combatti fino alla fine!!! alla fine ne resterà solo uno Tu
    post entusiasmante
    ciao gianca

     
  15. GIAN CARLO ha scritto:
  16. @Marcello, vedrò... grazie ale mie "aderenze" ti farti accreditare o straordinario lo stesso.

    @Filippo, quindi scelta obbligata per chi(come me) non sa ballare.

    @Paolo 72, la logica di High lander mi piace è nel mio DNA.

     
  17. MauroB2R ha scritto:
  18. Hai fatto bene ad accoglier la sfida!!! Quale affronto!! Solo non andare di ascia ma di fioretto!! Ad armi pari!!! ahhhhhhhh

     
  19. Michele ha scritto:
  20. Paura, eh ?

     
  21. GIAN CARLO ha scritto:
  22. @Mauro, come in Indiana Jones... lui con il coltello e io con la pistola... ad armi pari !!!

    @Michele, certo che domande !

     
  23. Marcaurelio ha scritto:
  24. Se ti serve una lepre... (oddio famo un coniglietto va'...), come lui ha usufruito di Giorgio.... considerami a tua disposizione... ;-D
    PEr un fratello nerazzurro... e' il meno...!!

     
  25. Davide R. ha scritto:
  26. Beh siamo proprio 4 noi Sardi blogtrotter..il nostro spirito ti è affianco!!!

     
  27. Tosto ha scritto:
  28. Come Fat appena posso lo leggo con calma. Ad ogni modo quando si lancia il guanto e lo si raccoglie non si torna indietro.

    Alla Muerte è il motto di noi Fulminei :)

     
  29. GIAN CARLO ha scritto:
  30. @Marco, stavolta non sarà una sfida a cronometro, ma una sfida in gara... e qui lo schema per me è semplice.... non fargli prendere troppo vantaggio all'inizio, recuperarlo prima del mille finale e... of course... batterlo allo sprint.
    Tu considera che Zorro è Juventino quindi va estirpato.

     
  31. GIAN CARLO ha scritto:
  32. @Davide, si ma di Math...non mi fido tanto...ha un conto in sospeso con me.

    @Tosto, leggilo pure con calma.. ma non mi lasciare indietro Ultra Marathon Man... che oggettivamente è meglio.. anche perchè lui si che va... alla Muerte

     
  33. Lucky73 ha scritto:
  34. Ma quanti avversari hai sulla 10K nel 2009 ???????? :-))

     
  35. stoppre ha scritto:
  36. uomo, attualmente i limiti mi sembra che tu ce l'abbia più nella testa che nella gambe..
    open your mind, tu sei ancora in grado di fare 18.30, quindi tira fuori la grinta del drago

     
  37. GIAN CARLO ha scritto:
  38. @Stoppre, no sui 5km proprio non gareggio + al massimo su 10k e se sblocco la testa posso tornare a 38.55, ma servirebbe un'estate fresca e 100 altre cosette.

    @Lucky, molti nemici molto onore l'ha detto qualcuno che mi è lontano nel tempo e nelle idee... ma per una volta faro' eccezione... anche se credo che a novembre tu su 10km farai meno di 38.55

     
  39. Ammazza GIAN sui 10k ti stende??!
    No no sei tu che stendi lui
    :-)

     
  40. Micio1970 ha scritto:
  41. Questo non è un post è LEGGENDA ... era da quando finii di leggere (bambino era il 1979) per la 32° volta "le 40 leggende dello sport italiano" di Claudio Ferretti ... che non leggevo qualcosa di così avvincente.

    E che battaglia sia ...

     
  42. Glauco ha scritto:
  43. Gianca',

    ma chi è stò sfrontato di Zorro, che dopo lungo letargo arriva e ti vuole sfidare.
    Ma te lo sai che te lo magni.
    Vai tranquillo, affrontalo pure, perchè ora non c'è partita.
    Piuttosto ho letto all'inizio che hai avuto il ginocchio alla frutta. Come ne sei uscito dal problema?
    Ciao Glaucos

     
  44. GIAN CARLO ha scritto:
  45. @Pasteo, si lo stendo... considera pero' che ultimamente mi capita spesso anche di allenarmici insieme e nei suoi occhi leggo forti motivazioni. Quest'estate poi saremo pure un vacanza insieme, quindi la tensione non verrà mai meno.

    @Micio, se avessi visto la mia faccia quando ho tentato l'assalto fallendo all'allora suo record tra trombette, palloncini biciclette etc etc... meravigliosamente patetico.

     
  46. GIAN CARLO ha scritto:
  47. @Glauco, il mio ginocchio sinistro è da sempre l'anello debole, faccio sempre potenziamento per tenere salda la rotula, ma ogni tanto si infiamma e allora son dolori devo correre o con un fazzoletto legato sotto il ginocchio o con un piccolo tutorino.
    I problemi al ginocchio poi mi si ripercuotono anche con un cattivo appoggio a destra da cui talloniti e tendiniti.
    Tutto cio' pero' non mi ha impedito di correre ormai da oltre 16 anni con regolarità almeno 3 volte a settimana senza interruzioni.

     
  48. Alessandro Grippo ha scritto:
  49. Bella storia Giancarlo, come tutte le tue d'altronde. Si sentiva in bocca il sapore della sfida.

     
  50. Alessandro Grippo ha scritto:
  51. Dimenticavo, mai gettare la spugna, la sfida continua e noi Blogtrotters attendiamo trepidanti le nuove puntate....

     
  52. GIAN CARLO ha scritto:
  53. @Alessandro, grazie dell'incoraggiamento... alla mezza di notte allora si va insieme !

     
  54. Francarun ha scritto:
  55. getta il guanto di sfida a Zorro, però attenzione lui ha il mantello nero......!!!!!

     
  56. Unknown ha scritto:
  57. Grande spirito guerriero, il sapore della sfida trasuda da ogni riga. Ma, se permetti, da buon juventino devo fare il tifo per Zorro, sorry....

     
  58. Sarah Burgarella ha scritto:
  59. Io invece di sfide proprio non ne voglio sapere... Sapessi quante sfide ci sono tra i miei compagni di Squadra! A me solo l'idea stressa, il clima che si crea anche se non si è direttamente coivolti mi fa girare alla larga. Le mie sfide sono solo con me, o con particolari percorsi, ma con altri umani no! Comunque vedo che per molti runners la sfida è di notevole stimolo al miglioramento!

     
  60. Mathias ha scritto:
  61. vai di sfide e di bassezze.. :-) offrigli prima di gareggiare un caffè salato

     
  62. GIAN CARLO ha scritto:
  63. @Franca, io pure ho il mantello e è + bello :-)

    @Sarah, la sfida per gioco è il sale della vita.

     
  64. Tosto ha scritto:
  65. Ultramarathon man l'ho già letto! (in 3 sere).
    Troppo bello!

     
  66. GIAN CARLO ha scritto:
  67. @Tosto, io sono a pagina 100. Inizia ora la gara da 160 miglia..ma come fai ?
    Sai l'inglese come l'italiano.

    @Math, i caffè per te son sempre un brutto ricordo !!

    @Ale57, juventini... solo se ci penso mi si moltiplicano le forze.

     
  68. Alessandro Grippo ha scritto:
  69. Ti confermo che la mezza di Roma la corriamo insieme, convinci anche Karim...

     
  70. GIAN CARLO ha scritto:
  71. @Alessandro, no problem... Karim se non lo perdiamo prima della partenza viene con noi.

     
  72. Lucky73 ha scritto:
  73. Sai che non sono molto resistente, ma voglio impegnarmi tantissimo nei prossimi 3 mesi proprio per crescere nella resistenza....

    Il tempo che dici sarebbe un sogno.

    A me piace sognare :-)

     
  74. GIAN CARLO ha scritto:
  75. @lUCKY, lo fai

     

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