In foto il premio OSCAR Hillary Swank mentre si allenava per essere credibile nella parte di donna pugile in: "Million dollar Baby".

Veniamo a noi e alzate le antenne perchè il POST è stuzzicante.

Come forse ben sapete, sia fra i campioni, che fra noi tapascioni, tutti gli atleti possono essere semplicisticamente divisi tra veloci e resistenti: tra quelli che nei loro muscoli hanno prevalenza di fibre rosse(veloci) e quelli che invece sono ricchi di fibre bianche(resistenti).

Fatta la premessa, passiamo banalmente ai 3 quiz di RB... sperando che le vostre risposte possano far scaturire un bel dibattito, dove ...interagendo fra noi... possiamo(oltre a conoscere i nostri pensieri) riuscire(perchè no ?) ad imparare qualcosa.
  1. Secondo voi, se un'atleta è prevalentemente veloce, deve dedicarsi solo al tipo di gare per cui è geneticamente predisposto rafforzando così le sue caratteristiche o completarsi per diventare anche un resistente (leggi buon maratoneta) ?
  2. Forse è giusto fare solamente gli allenamenti che ci divertono dimenticandoci quello che, in embrione, la natura aveva deciso per noi ?
  3. Dobbiamo perseguire solo l'obiettivo di raggiungere il miglior time possibile sulla distanza dove si è scelto di gareggiare ignorando sia la genetica che il nostro "piacere" ?

77 commenti

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Hai fatto tanta strada ora non rinunciare, lascia un commento aerobico... se non sei registrato devi scegliere il pallino con anonimo e...firmare il messaggio.

  1. Anonimo ha scritto:
  2. premio nobel???
    sono domande troppo complicate...
    direi che si dovrebbe seguire la predisposizione naturale (esaltare i pregi) per scegliere la specialità in cui gareggiare, ma una volta fatta la scelta bisogna eliminare i difetti, quindi lavorare soprattutto i punti deboli cercando di mantenere quelli forti.
    ma perchè non ti chiedi pure se un maratoneta dovrebbe diventare anche veloce?
    luciano er califfo.

     
  3. Unknown ha scritto:
  4. califfo ti rispondo io....
    biologicamente si...
    fibre veloci possono trasformasi in lente e quaeto si sapeva.
    negli ultimi anni è stato scoperto, da ricercatori, che è possibile anche il contrario

     
  5. GIAN CARLO ha scritto:
  6. @Califfo, Azz, ho sbagliato premio Oscar vado a correggere.
    Gli atleti d'elite per primeggiare gioco foza devono lavorare per esaltare i loro pregi.

     
  7. theyogi ha scritto:
  8. se danno il nobel anche agli attori a che serve cercarsi un lavoro?
    è un paradosso: se il fine giustificasse il mezzo non ci faremmo tante domande; fortunatamente non è così, quindi perdiamo di vista il fine!

     
  9. Enrico ha scritto:
  10. la completezza mi affascina. Lavorare sui difetti è molto più difficile che lavorare sui punti di forza, essendo che è necessario ammettere di averli (i difetti).

     
  11. GIAN CARLO ha scritto:
  12. @Yo' ma allora il fine giustifica il mezzo solo se c'è di mezzo la gnocca o (peggio) i soldi ?

    @Alessio, ma in questa trasformazione si perde qualcosa ?
    Mi spiego ..se uno ha fibre lente che da 1 a 10 volgono 8 nella trasformazione in veloci non è che diventano fibre che valgono 6 ?

    Ovviamente l'ho buttata li, non ho riscontri oggettivi ...solo mera esperienza da campo.

     
  13. GIAN CARLO ha scritto:
  14. @Poli, di solito è anche + stressante ...se si è portati per fare una cosa è raro(non impossibile) che ci piaccia fare il contrario.

    io pero' nella ricerca di quella millantata completezza ...da veloce son diventato resistente ...e ora non riesco + ad (e soprattutto non mi va) di essere veloce.

     
  15. Anonimo ha scritto:
  16. il punto è che non è facile prendere un individuo a 20 o 40 anni e pretendere di individuargli le "predisposizioni naturali", avrà addosso 20 o 40 anni di input ambientali. avevo un amico che a 14 anni era più secco di me... 10 anni dopo divenne mister europa di culturismo.
    mio figlio a 7 anni correva come una scheggia, oggi, dopo 4 anni di tv, si accascia al suolo dopo 20 metri.
    luciano er califfo.

     
  17. KayakRunner ha scritto:
  18. Il mio sogno sarebbe fare dei bellissimi trail tipo LUT, ma le mie caviglie non sono molto d'accordo...
    Mi piacerebbe provare a fare una 100km tipo Passatore ma ho paura di perdere troppo in velocità, quindi vorrei prima raggiungere l'obiettivo di scendere sotto gli 80 minuti nella mezza e poi magari concentrarmi sulle ultra visto che l'obiettivo delle 3 ore in maratona l'ho già raggiunto e bissato.

     
  19. GIAN CARLO ha scritto:
  20. @Kayak, botte piena e moglie ubriaca ... forse si puo' fare :-)

    @Luciano, se poi ci metti che molti di noi hanno + di 40 anni, fanno 10 ore al giorno d'ufficio e mangiano cibi inqualificabili(me compreso) ...la genetica è un ricordo.

     
  21. Anonimo ha scritto:
  22. 1. Per completarsi sì, ma solo dopo una certa età (la velocità dopo i 30 scende di brutto)
    2. Se ci piace sì. Non siamo nati per assecondare sempre madre natura.
    3. Per la genetica sì, per il piacere no. La tua è una domanda aperta a più risposte.

    Avrai capito che per me (e così dovrebbe essere per ogni persona, ma la vita è la sua) PRIMA VIENE IL PIACERE, E POI...IL PIACERE! ;)

     
  23. albertozan ha scritto:
  24. siamo amatori quindi "dobbiamo" fare quello che semplicemente ci piace di più e questo può portare sia ad assecondare la nostra genetica che andare in tutt'altra direzione (quest'ultimo è il mio caso specifico.....) Quindi il piacere viene prima di tutto e risponde anche alle altre 2 domande...

     
  25. stoppre ha scritto:
  26. minchia gianca, il premio nobel...questi tuoi post serali, di solito arrivano dopo che ti sei trincato qualcosa di spesso...
    comunque ti parlo di me, solo sempre stato un'ala sinistra di calcio, robusto e veloce, l'unica volta che mi sono cronometrato i cento a 22 anni, senza allenamento specifico ne altro,avevo 13'', nulla di eccezionale, però...
    alla fine mi sono appassionato con la maratona e le gare di endurance, ora sono andato un pò in crisi per via di periostite tibiale e fastidio /gluteo, probabilmente causato anche dal cattivo appoggio, sempre causato dalla " sindrome del compartimento mediale ", ora sto' scassandomi di palestra e stò meglio,banfo ritiri e corse a sensazioni, ma secondo te nel giro di max 1 mese, cosa riprenderò a fare ?! ti ho risposto ?

     
  27. insane ha scritto:
  28. 1-2-3)
    Siamo amatori,corriamo e scegliamoci quèllo che ci regala più soddisfazione.. un buon tempo,migliorarsi su una distanza,fare un certo tipo di gare,ecc..

    Siamo professionisti o aspiranti tali facciamo valutazioni diverse e valorizziamo i nostri punti forti..

     
  29. giovanni56 ha scritto:
  30. 1- dipende dal tipo di velocità che uno ha. Estremizzando, non vedo in Bolt un maratoneta
    2- non conosceremo mai a perfezione cosa aveva deciso la natura, per cui divertiamoci
    3- la distanza scelta dovrebbe sommare i puri piaceri, anche se a volte si trasforma in sofferenza, spesso inconscia

    cosa limeresti alla foto? Un po' di cellulite alla coscia?

     
  31. Karim ha scritto:
  32. Non sono ancora arrivato alla soluzione di questo problema. Per il momento, la penso come insane. Corro come mi viene e quando mi viene, e più è lunga la corsa, più mi sento soddisfatto. Sarà che non sono ne veloce ne resistente...

     
  33. GIAN CARLO ha scritto:
  34. @Giovanni, comincio con te ...alla foto io aggiungerei 2 KG ...ma senza fatica la prendo pure così com'è :D
    PS
    La tua interpretazione mi piace sul serio.

    @Karim, puoi anche aggirare l'ostacolo, ma dietro l'ancolo l'ostacolo ti si ripresenterà.
    Stasera io pioggia o no faro' allenamento duro sul 1500 Poerio-Cavallotti

     
  35. GIAN CARLO ha scritto:
  36. @Maurizio, l'importante è non avere rimorsi.. non curare la velocità quando si è giovani puo' essere un piacere ...correre + lentamente di come si sarebbe potuto un domani potrebbe essere un piacere castrato.

    @Insane, il post è atto a tirare fuori qualcosa di +.
    Mi spiego: è vero che siamo amatori che come va va...chissenefrega e l'importante è divertirsi, ma se uno spende 5(parlo per me) ore della settimana a correre e anche di + a parlarne ...non puo' essere proprio distaccato.

     
  37. GIAN CARLO ha scritto:
  38. @Stoppre, azz ho corretto è stato un errore di distrazione... mi ricordo che i nobel li danno a dicembre e gli oscar a cavallo tra febbraio e marzo.
    Pure io da ragazzino correvo i 100 e anche + veloce di quel che mi hai detto...poi alla soglia dei 35 facendo un percorso simile al tuo sono caduto in questo tunnel...io pero' ...non ne esco... chi sta peggio ?

    @AlbertoZ, mi piacerebbe vederti preparare un 10000 sul serio.

     
  39. Fat_Stè ha scritto:
  40. Premesso che non puoi pretendere che un tipo come me si concentri sul contenuto del post mettendo in prima fila la foto di una gnoccona da spiaggia...(un'altra volta mettila dopo le domande del sondaggio, che almeno le leggo con un minimo di discernimento!).

    1-2-3 Sposo la teoria che se la domanda è rivolta al popolo degli amatori, l'unica risposta è quella di seguire il cuore o meglio la gara che più ci regala emozioni: del resto l'appetito vien mangiando, si comincia magari puntando ad una certa distanza impegnativa (=resistenza), raggiunta e migliorata la quale può essere che ci si rivolga alla qualità della corsa (=velocità) o viceversa.
    Discorso che decade o comunque va rivisto nel caso di atleti con la "A" maiuscola...

     
  41. Patty ha scritto:
  42. la mia risposta scontata è che penso ( parlando di amatori) che bisogna correre a sensazioni magari avendo una meta da raggiungere che può variare a seconda di come risponde il nostro corpo al momento :-))))

     
  43. Lucky73 ha scritto:
  44. Belle domande.

    1. sicuramente seguire il proprio talento, ma all'interno degli allenamenti inserire anche i propri talloni d'achille in modo da migliorarli e poter, un giorno, dedicarsi anche alla resistenza...

    2. giusto o sbagliato occorre prendere delle decisioni. Se non prepari nulla farai solo quello che ti piace, se prepari qualcosa è fisiologico l'inserimento di allenamenti che ti divertono di meno.....

    3. Mah! Io alla fine seguo sempre il mio piacere (o quasi) :-)))

     
  45. MauroB2R ha scritto:
  46. Partedndo dal presupposto che siamo tapasciani dovremmo assecondare il nostro piacere, certo che poi, una volta che si prende gusto e ci si pongono degli obiettivi bisogna allenarsi per raggiungere tale traguardo e quindi allenare la caratteristica necessaria, che poi siamo dotati di natura o meno è un altro discorso.

    l'esempio dell'atleta che si adatta e cambia le proprie caratteristiche sia stato zatopek: dopo aver stravinto nei 5k e 10k si allenò a tal punto di vincere anche l'oro olimpico nella maratona...

     
  47. Mic ha scritto:
  48. 1) dipende da cosa uno cerca: se si vuole tirare fuori il meglio di sè stessi e non ci si chiama Zàtopek, è necessario specializzarsi. Chi corre per il piacere di farlo può spaziare di più.
    2)Dipende sempre da quello che è l'obiettivo. Ognuno può allenarsi come meglio credo, ma in molti atleti che non vogliono proprio cimentarsi in alcuni tipi di allenamenti, spesso fondamentali ad ogni età, io ci vedo soprattutto una preclusione mentale.
    3) Può valere per l'atleta di vertice, ma ignorare il piacere di correre la distanza che più ci aggrada è deleterio per l'atleta amatore, che altrimenti appena si stufa o quando iniziano a mancare i risultati molla tutto.

     
  49. Unknown ha scritto:
  50. Janco, conta che per forza si perde qualcosa.
    avvengono delle modificazioni a livello cellulare.
    in pratica le fibre veloci tendono a perdere strutture debutate a fornire energia in condizioni di anareobiosi, incrementando la quantità di mitocondri, che al contrario forniscono energia utilizzando ossigeno.

    qualche anno fa, tale scoperta fu una vera rivoluzione, sebbene tra molti, allenatori, atleti, etc, che non si aggironano nel campo della biologia muscolare, questo concetto ancora non è ben accetto :(

     
  51. Paolo "Cibulo" ha scritto:
  52. che falcata!
    1. Diciamo che seguendo madre natura forse avrà più soddisfazione dal punto di vista competitivo, ma forse sarà meno soddisfatto se gli piace fare qualcosa di "diverso"
    2. Penso che ci voglia un bel mix per lavorare sui punti deboli ed essere competitivi dove si è scelto di esserlo. Direi che lo fanno un po' tutti quelli che vogliono fare bene nel proprio piccolo.
    3. No, non solo. Ma ogni tanto bisogna perseguire anche quello. Secondo me ci vuole un buon mix di gare basate sul "time" ed altre dove si corre per altri aspetti. Non siamo professionisti e se corressimo solo per il tempo avremmo i giorni contati.

     
  53. Marco "Zanger" ha scritto:
  54. 1) credo conti anche la programmazione temporale, cioe' nel senso della carriera... Tanti iniziano con 5 e 10mila per poi passare alla maratona (Gebre ad esempio) man mano che l'eta' avanza. Se sei un atleta professionista questa considerazione la devi fare per forza.
    Per un amatore il discorso secondo me si allenta molto: fai quello che ti piace, se poi coincide con la tua predisposizione tanto meglio (io ad esempio sono "esplosivo" per anni e anni di sport esplosivi, pero' correre gare sotto i 10km non mi attira...)

    2) vedi sopra. Per gli allenamenti direi che alla lunga, se uno fa cose che non gli piacciono, c'e' il rischio noia o peggio "dis-appassionamento".

    3) la ricerca del time per me ha senso dal livello amatori evoluti in su... per quel che mi riguarda non ha senso correre, ad esempio, una maratona in 5' in meno se poi arrivo sfiancato. Preferisco correrla godendo la corsa, l'evento e tutto il resto. Quei 5' li devo poi limare poco alla volta, senza il cruccio unico del tempo...

    PS: la foto mi sembra tanto in posa, piuttosto che in allenamento vero e proprio... se corre cosi' normalmente non la vedo tanto umana... e poi ci si allena in bikini? (magari...)

     
  55. PASQUALE ha scritto:
  56. spesso le nostre predisposizioni genetiche coincidono col tipo di allenamento e gare che più ci divertono, semplicemente perche troviamo sia più divertente e appagante fare le cose che ci riescono meglio, mi spiego: io che sono uno predisposto per le lunghe distanze, difficilmente mi troverai a forzare il mio corpo e sudare le 7 camicie per diventare un campioncino della pista. il nostro corpo, e soprattutto, la nostra psiche, è più saggio di noi....

    au revoir gianca'

     
  57. Unknown ha scritto:
  58. io direi
    1. penso che ogni persona deve decidere in base alla propria testa vedendo anche come reagisce il fisico ... grazie al cielo sono un buon maratoneta :D

    2. il divertimento ogni tanto serve ... ma gli allenamenti sono anche fatti per soffrire ed arrivare al meglio in gara :)

    3. comincia a vincere la corsa contro te stesso ed i tuoi obbiettivi ... poi tempo e divertimento arrivano da soli :)

     
  59. Forrest ha scritto:
  60. 1. Un podista generalmente in un anno si misura su quasi tutte le distanze. Dalle garette corte estive, ai cross invernali, alle mezze primaverili, alle maratone autunnali. Più si è completi meglio è. Fisicamente si sta meglio.
    2. Secondo me se facciamo solo gli allenamenti che ci divertono facciamo invecchiare prima il nostro fisico. Di tutto un pò, come a tavola.
    3. Chi è schiavo del tempo è destinato a cambiare spesso sport, chi non si fissa mai nemmeno un obiettivo è destinato a trascinare stancamente le scarpe.
    PS Quella falcata li è strepitosa!

     
  61. Micio1970 ha scritto:
  62. 1. Deve dedicarsi (in diversi periodi della sua vita) a quasi tutte le gare compatibili con il tempo a sua disposizion

    2. La completezza anche negli allenamenti è fonfamentale anche perchè non è detto che l'allenamento che ci piace oggi ci piacerà tra 2 anni

    3. Miglior time possibile in tutte le gare. Conoscere i propri limiti è uno dei piaceri della corsa ...

    Ovviamente risposte molto personali ...

     
  63. Marcaurelio ha scritto:
  64. Se sei nato martello inutile fare l'incudine...!!!
    Purtroppo l'ho capito a mie spese ed ancora mi incaponisco a non tenerne conto...

     
  65. Unknown ha scritto:
  66. No rispondo in generale ma solo per quello che mi riguarda personalmente:

    1. Non mi reputo un atleta e quindi cerco di dedicarmi alle "gare" che mi servono per raggiungere uno scopo/piacere personale

    2. Cerco di fare gli allenamenti che qualcuno più esperto mi consiglia, a volte sgarrando in favore di quelli che mi piacciono di più.

    3. Il confine è molto sfumato. Per me vale che il mio piacere e quello di migliorare il tempo sulla distanza che mi sono prefissato. Semplicemente...

    Ripeto, credo che tutto questo sia molto personale. A livello agonistico alto tutto ciò secondo me viene a cadere....credo.

     
  67. Anonimo ha scritto:
  68. 1) se uno è geneticamente veloce deve specializzarsi nelle gare veloci, ciò non toglie che debba fare anche le gare lunghe, magari evitando le maratone e possibilmente le mezze maratone che possono rivelarsi indigeste, per lo meno se uno è un mezzofondista veloce (800 e 1500 metri)
    2)tenuto conto che non siamo atleti di alto livello dobbiamo privilegiare gli allenamenti che ci divertono, senza comunque escludere quelli che non ci piacciono, ma che ad esempio sono necessari per farci eccellere (ad esempio io che sono mezzofondista veloce non posso escludere le ripetute in pista, nel periodo che gareggio in pista, anche se io odio le ripetute in pista)
    3)tenuto conto che non siamo campioni, dobbiamo trovare una via di mezzo tra miglior time, genetica e piacere. Se io gareggiassi solo per piacere, gareggerei prevalentemente in mountan bike, nel triathlon/acquathlon e nelle gare di nuoto in mare, e poche volte nella corsa a piedi, invece gareggio quasi esclusivamente nella corsa a piedi anche se mi piace meno degli altri sport sopra citati

     
  69. GIAN CARLO ha scritto:
  70. @Marcello, la signora in questione è un'attrice(vista e rivista) e notoriamente non una che passa per una sexy.

    @Patty e Marcello, con questa "scusa" degli amatori che devono correre solo a sensazione stiamo diventando un po' pigroni.

     
  71. insane ha scritto:
  72. Per me gli allenamenti sono un intermezzo tra questa o quèlla gara che vorrei correre senza pormi particolari fisse cronometriche perchè mi piace poter dire d'aver corso un pò da tutte le parti...
    Poi..
    1) Se "imbrocco" la giornata e arriva un bèl tempo è la ciliegina sulla torta. Se il tempo è scadente avrò qualche sorriso in meno da spendere..
    2)Che un'altro corra con obbiettivi diversi è perfetto se è quèllo che gli da reale soddisfazione.

    Io vorrei NY,Boston,Londra,Berlino ecc.,un'altro può volere 1h20' sulla mezza e siamo tutti contenti..
    ciao Janco

     
  73. insane ha scritto:
  74. p.s. Hilary Swank è una delle mie attrici preferite.. ;)

     
  75. GIAN CARLO ha scritto:
  76. @Lucky, le domande sono volutamente provocatorie perchè ho visto almeno 100 volte atleti atti a rinnegare se stessi o dicendo che quel tipo di "lavori" prima odiato ora gli dava piacere... o viceversa che dopo aver fatto per anni un certo training oggi scoprono che in realtà per anni si erano violentati.

    @Mic, ogni età richiederebbe un tipo di preparazione specifica e di certo + passano gli anni e + è difficile fare le cose "giuste" con "piacere" (e semza farsi male)ecco perchè nel mio piccolo cerco di mediare.

     
  77. Filippo ha scritto:
  78. Il mio pensiero prevede una sola risposta alle tre domande: la soddisfazione ed il divertimento è dato dal cercare il meglio in ogni specialità, poi saranno i risultati a dire dove siamo più forti!

     
  79. GIAN CARLO ha scritto:
  80. @Maurob2R, Zatopek, ma anche Gebre sono passati da essere dominatori in pista 5-10000 a esserlo in maratona, ma avevano già caratteristiche di resistenza alla velocità ...insomma non erano veri mezzofondisti ...anche se comunque sono la prova (per me) che è + facile allungare le distanze che accorciarle

     
  81. GIAN CARLO ha scritto:
  82. @Alessio, quando si parla di fibre rosse o bianche (correggimi se sbaglio) è un eufemismo si tratta di prevalenza di un certo tessuto muscolare, che se sottoposto ad un certo tipo di training modifica parzialmente la sua struttura, mi viene da pensare che se così non fosse si dovrebbe negare l'efficacia stessa dell'allenamento.

     
  83. GIAN CARLO ha scritto:
  84. @marco, sul discorso che fai ...e anche sulla foto ti quoto in pieno... per me è una posa!

    @Paolo, forse mi ripeto, ma credo nel giusto mix(ma chi sa cosa è giusto ?) e inoltre molti convinti di averlo trovato(il giusto mix) li ho visti anni dopo fare l'esatto contrario.
    Spesso anche io faccio il contrario.. ma mi illudo di averne consapevolezza.

     
  85. GIAN CARLO ha scritto:
  86. @Forrest, il tuo approccio mi piace particolarmente... gareggiamo su tutto e facciamo tutto quello che ci serve per essere sempre efficienti... anche se talvolta è come far mangiare i broccoli a mia figlia.

    @Stefano, limiti che poi sono del momento... se oggi allenandomi con la stessa dedizione vado molto + piano di 7 anni fa è segno che se avessi profuso lo stesso impegno a 25-30 anni forse avrei corso la maratona in 2h e 48 ... e questo un po' mi fa male.

     
  87. GIAN CARLO ha scritto:
  88. @Marco, se sei nato campana ...sona si diceva una volta.
    PS
    La Roma mi fa un po' paura ...sbaglio ?
    Come stai ?
    A Ostia spacchi tutto o rinunci alle velleità e accompagni l'amico debole(io) ?

    @Gianluca, ti invito sempre a fare qualche post in + per il resto da te mi attendo anche una bella prestazione che sia pure frutto di piacere agonistico.

     
  89. GIAN CARLO ha scritto:
  90. @Paolo, certo che spesso nelle scelte che si fanno ci sono caratteristiche logistiche.
    Io avrei volentieri continuato a giocare saltuariamente a tennis o a calcetto, ma con i ritmi di lavoro pressanti e una famiglia diventa gioco forza fare sempre e solo lo sport dove mi basta ritagliarmi 45 minuti da solo in qualsiasi momento della giornata.

    @Insane, le maratone che dici le ho corse... 1h e 20 in mezza non li potevo fare neanche se 10 anni fa mi fossi allenato il triplo ...qindi come hai detto tu ..siamo tutti contenti.

    @Filippo, mi sta bene ...solo che ra che intensificherai acuni lavori di velocità per migliorare la soglia per scendere sotto alle 3 ore ...forse e dico forse... farai qualcosa che ti diverte meno(per me fu così) pur di ottenere "la prestazione" !

     
  91. Unknown ha scritto:
  92. Proprio domenica ho fatto un post dopo un lungo da 32Km. Devo solo trovare la regolarità ;)

     
  93. Anonimo ha scritto:
  94. Io quando facevo i 10000 metri in 38'04" volavo i 1500 metri in 4'34", record stabiliti tra i 27 e i 28 anni e mezzo. Questo testimonia la mia maggiore predisposizione per il mezzofondo veloce piuttosto che per il mezzofondo prolungato. Io d'altronde quando ho gareggiato a piedi volevo diventare un campione di maratona, poi ho ripiegato sul mezzofondo prolungato perchè soffrivo troppo sulle lunghe distanze tipo la maratonina o simili, successivamente ho ripiegato sui 1500 metri perchè ho capito che erano la mia specialità. D'altronde il calo di velocità tra i miei personali, sia vecchi che recenti, tra i 1500 metri e i 10000 metri o i 12 km. di Vivicittà avvalorano questa tesi, cioè ho un calo notevolissimo di velocità quando passo dai 1500 metri ai 10000 metri o ai 12 km. di vivicittà. Alcuni anni fa volevo diventare un campioncino di mountan bike, poi gareggiando mi sono reso conto che avevo grandissime difficoltà in discesa ed ho ripreso a gareggiare a piedi, nonostante abbia i tendini d'achille consumati ed i medici mi avessero consigliato vivamente di cambiare sport. Morale della favola: necessità virtù, uno fa lo sport e la specialità dove riesce meglio o meno peggio, come nel mio caso

     
  95. Tosto ha scritto:
  96. Io corro per il piacere di farlo, tutto il resto è noia. Anzi ti dirò di più, a me piace cimentarmi la dove riesco peggio! sono forse un masochista?

     
  97. theyogi ha scritto:
  98. per molti si, amico mio.....

     
  99. Stefy ha scritto:
  100. Corro, perchè amo correre. Il running è divertimento, mi piace affrontare gare diverse per vedere quali sono i miei limiti, fino a dove posso arrivare. Quando posso esco senza orologio per ascoltare le sensazioni, i rumori della natura, però un pizzico di grinta in più per migliorarmi non farebbe male.

     
  101. Marcaurelio ha scritto:
  102. Janko al momento Ostia e' piu' no che si ma mi sottoporro' a crioterapia e tecar questa settimana, vediamo che vie' fori...!!
    Di sicuro a Ladispoli non ci saro' ma perlomeno adesso e' sparito il dolore quando cammino : mi pizzica solo in appoggio.
    Ad ogni modo, se deve essere sicuramente con te, se ce la faro'...!!

     
  103. Marcaurelio ha scritto:
  104. Alla Roma je finira' pure de dije cappello tutte le partite aho...
    Qualche volta ....e je dovesse da 'ddi' pedalino !!!!!
    O NO ?!?!?!?!?! :(

     
  105. er Moro ha scritto:
  106. Troppo tapascione per rispondere a 'sta domanda: ad ogni modo credo che tutte e 3 le risposte vadano a formare quella giusta ma aggiungendo "tempo a disposizione" e "stile di vita"

     
  107. Francescarun ha scritto:
  108. Ma Giancarloooooooooooooooooooooo...la tipa lììììììììììììì c hàààààà il passo uguale al mio:))))))))))))) AHJAHAHAHAHAHAHAH:)))))

     
  109. GIAN CARLO ha scritto:
  110. @Francesca, ovviamente l'avevo notato !

    @Er Moro, non me comincià a attaccà il piagnisteo che fatichi pure qua :(

     
  111. GIAN CARLO ha scritto:
  112. @Tosto, in tutti noi c'è una componente di masochismo ... a piccole dosi credo sia anche stimolante ...stasera usciro' a correre sotto una pioggia battente... sono sano ?

    @Yo', eppure giocano tutti a fare i virtuosi... voglio anch'io la mia Protezione Civile !

     
  113. GIAN CARLO ha scritto:
  114. @Marco, ma io che devo fa ?
    Devo gufa la Roma... OK su questo siamo d'accordo, ma su di te devo sperare che ti riprendi per correre la Roma-Ostia, ma che non ti riprendi alla grande se no non mi accompagni ... o non ci devo pensare per niente... dimmi tu !

     
  115. GIAN CARLO ha scritto:
  116. @Gianluca, proprio perchè ho visto il post e l'allenamento che fa morale ti esorto a continuare.

    @Stefy, tieni la grinta in serbo per Roma...che il percorso richiede molta concentrazione.

    @Paolo Isola, a 18 anni corsi i 400 sotto il minuto e i 1000 in 3.06 praticamente senza allenamento. Facevo i 100 sotto a 12, se all'epoca invece di cazzeggiare(ma forse ho fatto bene a farlo) avessi freuqntato un po' la pista probabilmente 4.34 sui 1500 lo potevo fare e di sicuro sui 10000 avrei fatto molto meglio del 37,25 fatto a 43 anni

     
  117. Anonimo ha scritto:
  118. Lo so che può sembrare un'assurdità ma io a 44 anni sono andato più forte che a 22 nei 12 km. di Vivicittà: 48'36" a 44 anni; 49'00" a 22 anni. Il motivo di detta anomalia è dovuto al fatto che a 22 anni ero al mio secondo anno di corsa a piedi dopo 5 anni di ciclismo a livello amatoriale e perciò il fisico non si era ancora consolidato a livello podistico. D'altronde i miei record personali li ho stabiliti tra i 27 anni (10000 metri in 38'04") e i 29 anni (5000 metri in 17'39" ultima gara nel settore assoluto fatta peraltro con la tallonite)

     
  119. giovanni56 ha scritto:
  120. Gli esempi Zatopek e Gebra dicono che tralasciamo anche un altro fattore, l'età. Da giovani si è più portati alle brevi distanze anche perchè si ha maggiore elasticità muscolare, invecchiando questa diminuisce e nel frattempo aumenta la resistenza alle lunghe distanze ... fino più o meno ai 40 anni però, dopo diminuisce tutto.

     
  121. GIAN CARLO ha scritto:
  122. @Giovanni, e (cosa apparentemente singolare, ma che ho notato) dopo i 65 il crollo avviene in maratona mentre bene o male si regge sulle brevi.... nel senso che dopo i 65 anni diventa un problema anche correre per circa 4 ore, mentre sui 10km pur rallentando si arriva bene.

    @Paolo Isola, 17.39 su 5m cominciava ad essere un gran bell'andare è un ritmo migliore di quello che a suo tempo ho tenuto sui 3km

     
  123. Marcaurelio ha scritto:
  124. Gianca'... lassa fa a Madonna...!!
    Oggi ho fatto la tecar e la fisioterapista m'ha trovato l'arco plantarico troppo teso : forse e' questa l'origine dei miei problemi.
    Mo con lo stenderello da cucina sto a ffa er deficente col piede su e giu' : uno spettacolo deprimente fra l'ilarita' della famiglia che e' pure tutta romanista... ekketelodicoaffa' quello che mi tocca sopporta'....!!
    Pero' sso' 4 anni che me li sgranocchio a Maggio...!!!
    ahahahahahah

     
  125. Davide R. ha scritto:
  126. Risponderò sia da tapascione che da eventuale atleta pagato.

    1tap: direi fare uno e l'altro..tanto prima o poi vien voglia di fare tutte le gare..certo che darei la precedenza alla velocità se non ho mire particolari diverse.
    1prof: beh dacci dentro con il tuo talento.

    2tap:se la natura ti dota di qualcosa di aprticolare prima o poi ti vien voglia di portarla al massimo..ed essendo bravo ti diverti.
    2prof: dacci dentro con la natura ma ogni tanto è meglio divertirsi per non rovinarsi mentalmente.

    3tap:andare alla rincorsa del time alle volte è appassionante ma si possono perseguire anche altre finalità..durezza percorso, lunghezza, gare particolari etc..ma di solito il nostro piacere dovebbe essere quello da perseguire..anche se di solito anche soffrendo come bestie si pensa sempre al tempo.
    3prof: Il tempo sempre più basso è la cosa più importante..ogni tanto và d'accordo con il piacere, altre volte no..

    Forse son stato banale ma mi sentivo di rispondere in questo modo.
    Come sempre domande molto interessanti che andrebbero discusse passando attraverso molte sfumature!! saluti!!

     
  127. GIAN CARLO ha scritto:
  128. @MarcoB, volesse la Madonna che te li sgranocchi a Maggio pure quest'anno.
    Lo stenderello sotto i piedi pero' non se po' sentì !!!

    @Davide, concordo in pieno solo che 3 tapascioni su 10 si sentono e si allenano quasi da prof e 3 prof su 10 non sono seri abbastanza per fare i prof .
    Chi è peggio ?

     
  129. Ezio ha scritto:
  130. Se io corressi i 10000 come,per esempio Uscuru, non farei mai neanche un metro di piu'

     
  131. GIAN CARLO ha scritto:
  132. @Ezietto, se eri come Uscuru saresti stato - bello di come 6 !

     
  133. bressdicorsa ha scritto:
  134. una volta fumavo 34 sigarette al giorno,ora 76km alla settimana,sono veloce,resistente e furioso e posso fare tutto perche' e' la nostra mente che lo vuole!

     
  135. GIAN CARLO ha scritto:
  136. @Bress, puoi fare quasi tutto quello che vuoi ...non riuscirai mai a battere Alvin ... o me :DD

     
  137. insane ha scritto:
  138. "..le maratone che dici le ho corse... 1h e 20 in mezza non li potevo fare neanche se 10 anni fa mi fossi allenato il triplo .."

    Non facevo un confronto tra noi 2Janco,non ha senso,metterei la firma subito per combinare qualcosa di simile alla tua carriera podistica..

     
  139. GIAN CARLO ha scritto:
  140. @Insane, lo so e cmq all'età tua non ne avevo corso neanche una ...quindi in prospettiva puoi fare meglio ...molto meglio ...ho qualche dubbio sull'ora e 20 ma per il resto è tutto OK.

     
  141. Filippo Lo Piccolo ha scritto:
  142. 1 - Scrive una ormai ex tartaruga (chiedere a chi mi conosceva fino a 2 anni fa): ormai sono visto come polivalente.
    E domenica un'altra grossa sfida: cross corto 4K durante una preparazione di maratona :-P

    2 - alla fine il segreto è...divertirsi il più possibile con la corsa e per me è vitale diversificare la stagione.

    3 - Se non gareggi contro te stesso non trovi gli stimoli giusti.
    Ognuno ha la sua genetica, ognuno ha i suoi limiti, i suoi passaggi a vuoto ma intrisecamente dentro di me rimane sempre la voglia di soprendere, ancor prima me stesso che gli altri.
    Ma li devi essere molto forte mentalmente...

    E scusa l'assenza!

     
  143. GIAN CARLO ha scritto:
  144. @Filippo, la tua storia è interessante perchè sei un'atleta vero.

    Mi sembra di capire (pero') che nel tuo caso per esaltare le innate doti di resistente ti stanno facendo spremere in velocità...
    ...finora perdona la cattiveria ...sei migliorato (e molto) in velocità ...ma il tempo sui 42km è rimasto lo stesso.

    La mia è solo una battuta... non una critica...poi come dici tu l'importante è divertirsi e stupire quindi stupiscimi e abbatti questo muro dei 140 minuti

     
  145. Filippo Lo Piccolo ha scritto:
  146. No che mi non mi offendo, macchè dici!
    Sono il primo io a dirmi: "Con questo cavolo di PB in Maratona sto rompendo la testa a tutti" e ancora non riesce, ma in fondo la corro per i bei ricordi che lascia, sennò non credo mi sottoporrei a tali sacrifici sistematicamente ogni anno!

    Non è esatto dire che c'è qualcuno che mi sta spremendo nella velocità.
    Il paradosso è che correre veloce mi è risultato più semplice che correre resistente; nemmeno io so in che direzione andrà questa stagione, e sono curioso dove le motivazioni mi porteranno.

    Meno male che non sono fissato con un unico obiettivo!!

     
  147. GIAN CARLO ha scritto:
  148. @Filippuccio, sia chiaro che io mi auguro che centrerai tutti gli obiettivi... e spero pure che ricapiterà di beccarci a qualche gara.

     
  149. Anonimo ha scritto:
  150. necessita di verificare:)

     
  151. GIAN CARLO ha scritto:
  152. @Anonimo, ???

     
  153. Anonimo ha scritto:
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