Salsomaggiore sfide nuove e..ahimè..vecchio PB !

Pubblicato da GIAN CARLO sabato 21 febbraio 2009 ,

Domani si correrà la Maratona di Salsomaggiore. Su di un percorso velocissimo Andrea the Best 100
sfiderà un fulmineo e Stefano di Splinder.
Sono sfide a compensazione il fulmineo(Bassa) vincerà se taglierà il traguardo entro 30 minuti dall'arrivo di Andrea mentre per Stefano la vittoria sarà sancita dall'arrivare prima dello scoccare del 40esimo minuto. Io e Luciano(Er Califfo) abbiamo "aiutato" Stefano con suggerimenti e mezze tabelle, ma la sfida sembra un po' disperata. Andrea taglierà di certo prima delle 2h e 40 mentre sarà difficile per Stefano star sotto alle 3h e 20... mai dire mai..vedremo. A tutti auguro una buona gara. Su questo ci sarebbe già di che commentare. Bloggers che si sfidano senza conoscersi(That's incredible !!). Siete favorevoli ?
Per chi però avesse tempo e pazienza vi lascio alla cronaca che scrissi esattamente sei anni fa quando il muro delle 3 ore crollò. Qualcuno di voi Bloggers l'ha già letta...certo è che, di tutto ciò che nella mia vita ho scritto sulla corsa questa è quella che più mi è venuta dal cuore e a cui più sono affezionato.

Maratona dei Luoghi Verdiani, 23/2/2003.

Il Muro è crollato.

Premessa:

Vorrei saper dare enfasi all’accaduto, ma per descrivere le sensazioni che ho provato servirebbe la penna di Dante Alighieri, mi accontento quindi di narrare e rileggere quello che in un’oretta saprò partorire.

Pre-gara

Il uicchend(come dicono alcuni miei amici-podisti) inizia con partenza da Roma verso le 15.00 obiettivo Carrara nell’alta Versilia. E’ un passaggio voluto ed obbligato per spendere una serata in totale relax con una coppia di arzilli vecchietti prossimi agli ottanta colpevoli solamente di aver generato sul finire degli anni ’50 una straordinaria(si fa per dire) macchina da corsa. Il sabato mattina riscaldati da un bellissimo sole passeggiamo sul lungomare, mia figlia gioca con le bombolette carnevalesche a spruzzare i nonni e io e mia moglie parliamo del più e del meno cercando di assaporare le prime tracce della primavera. In apparenza è calma piatta, così come il tirreno baciato da una leggera brezza da est, ma dentro di me la lava comincia a farsi strada. Il ricarico di carboidrati procede silenzioso e alle 16.00 dopo i convenevoli siamo sulla strada per Salsomaggiore.

Nonostante un errore sul numero civico troviamo quasi subito l’albergo che ci aveva prenotato Giancarlo Casentini. Nella stanza fa un po’ freddino, ma è accogliente pulita e soprattutto molto vicina alla partenza della Maratona.

Alle 18.45 sono al pasta-party, qui tutti conoscono tutti, il clima è allegro e disteso. E' opinione diffusa che domani ci sarà il sole e che sarà facile fare il tempone.

Io gioco in trasferta, mantengo il profilo basso, e nulla lascia presagire l’eruzione oramai prossima.

Fra i tanti presenti intuisco chi sia Giancarlo(ma quanti siamo) Chittolini il creatore dell’evento e, quando oramai dispero di vedere anche una sola faccia conosciuta ecco materializzarsi Giorgio Calcaterra mio nobile conterraneo.

Lo saluto e colgo l’attimo per una pseudo-intervista-saluto al tre volte vincitore di questa gara.

Con la sua solita gentilezza mi dice che dopo essersi dedicato ad una serie di lavori più brillanti del solito sul finire dell'anno passato ed essere arrivato al top in occasione della corsa di Miguel purtroppo ha cominciato a sentire la forma scemare e nel Salento quindici giorni fa aveva faticato oltre il previsto per chiudere in 2h e 22. In verità era arrivato a quella gara molto carico, proprio perché voleva riservarsi di giocare le carte migliori per oggi. Suo malgrado, pochi giorni fa, una brutta febbre aveva interrotto i suoi progetti e per domani era pronto ad accontentarsi di qualsiasi risultato, fin troppo consapevole che Alberico Di Cecco era fuori portata.

Concludiamo questa breve chiacchierata con lui a farmi un in bocca al lupo per il mio primo concreto tentativo di scendere sotto a tre ore.

Divoro una tonnellata di parmigiano e sono a letto. Dormo 4 ore e alle 3 del mattino sono caricato a pallettoni con gli occhi spalancati e le gambe pronte a partire.

Colazione mostruosa e mentre albeggia leggo il termometro digitale con sonda esterna che mi ero portato da casa 2.1 gradi fuori, 16.5 dentro, tutto nella norma, sono certo che uscirà il sole e sarà bellissimo.

All’uscita prima sensazione sgradevole c’è un filo di vento gelido e nessuna traccia di cielo, il grigio è sovrano.

Lascio la borsa sul pulmino preposto, e dopo un brevissimo riscaldamento sono sulla linea di partenza.

Abituato ai caos delle partenze romane sono quasi sorpreso di come in un attimo si passi dal nulla al via senza imprecazioni, omicidi o deliri collettivi.

La gara

Ovviamente non trovo i pace-maker delle 3 ore.

Tranquillo come un caimano al sole mi ripeto: “Parti avanti, vai piano e vedrai che arriveranno !!!”, La strada è in discesa e la metà gruppo che fa i 10km volente o nolente ci trascina. Sento freddo, sto pagando caro il fatto che allenandomi in pausa pranzo sono abituato a correre a 10/15 gradi, ma nulla mi può fermare 21.05 ai 5km, mi supera un indiano, qui tutti lo conoscono, non so dove sia la sua ascia di guerra, ma spero creda nella pace quanto me. Poco prima del decimo ci separiamo dal grosso e aumenta la sensazione di solitudine. I secondi 5k hanno richiesto 21.10 e… i pace-maker ???

Per un attimo penso ai 6000 che da una decina di minuti sono lanciati verso il mare da Roma a Ostia. Li non si è mai soli e un sole robusto li accompagna dal primo all’ultimo metro.

Qui l’altimetria dice che è ancora discesa, procediamo da Fidenza a Fontanellato, ma il vento contrario allunga il tempo dei km. Fatico da matti per fare 3km quasi a 4.20 e il pessimismo dilaga, medito il ritiro, e nel frattempo continuo a superare quelli che sono partiti con troppa voglia di fare bene. 21.33 per il terzo 5k meta bonus è bruciato… e i pace-maker ??? Non ci sono oramai è chiaro. Poco dopo, quando già disperavo, comincio a sentire un battere forte di piedi alle mie spalle mi giro e un gruppo di quindici anime trainate da due maglie rosse con palloncini al vento sta arrivando. Temo per un attimo che si tratterà di un sorpasso breve quanto inevitabile, invece ecco la sorpresa riparato dietro a loro la fatica diminuisce e l’ottimismo torna a fare la voce grossa. Alla mezza circa 1.29.40, ma da ora in poi non prenderò più parziali saranno gli altri a farlo per me. Passiamo a Fontanellato, gli applausi ci scaldano e quando giriamo verso Busseto ecco un’altra news di quelle che fanno bene al cuore, i palloncini si alzano, il vento è alle spalle. Si fila veloce e chilometro dopo chilometro accumuliamo secondi preziosi da gestire nel finale. Dal trentesimo in poi è un escalation di dolori, il piede destro come sempre tende a gonfiarsi, al sinistro il chip forse stretto troppo mi sta ustionando, le spille per il pettorale agganciate alla termica calzata a pelle mi stanno facendo sanguinare il petto sul lato destro, delle gambe poi non posso parlare, non sono le mie, fanno male, molto male, ma non sono le mie, altrimenti non sarei così scemo, mi fermerei e bloccherei questo calvario. Ogni km come una ciliegia tira l’altro. Tutti i miei compagni di squadra hanno finito la Roma-Ostia e forse qualcuno sta pure gufando, non mi fermerò dovessi morire. In realtà il cuore e il respiro sono sotto controllo, ma le sensazioni di sofferenza non sono diffuse sono ovunque. Mi vedo come la macchina dei Blues Brothers, più si avvicina la meta più perdo pezzi, ma sono in missione per conto di Dio e non posso deludere. Gestiamo il vantaggio e anche se siamo rimasti in 8 e andiamo a 4.20 superiamo dozzine di viandanti malandati. Al quarantesimo ci sono rimasti 10 secondi di vantaggio e i pace-maker giustamente presi dalla paura di fallire strappano un po’…e subito perdo il contatto, un senso di frustrazione mi invade. Mi ripeto che anche 3h e 10 secondi sarebbe un tempone, ma in realtà è un bluff che tutti verrebbero a vedere, mollare ora equivarrebbe al fallimento. Al 41esimo sono a 30 mt dai Pace-maker, ma con 4.20 ce la dovrei fare ancora. Il condizionale è d’obbligo, quand’ecco che inaspettata l’eruzione evolve al livello parossistico; lapilli di adrenalina partono incontrollati da ogni poro della mia pelle, sto volando, le gambe sono di nuovo le mie, ma sono quelle del primo km i dolori vengono ricacciati negli inferi più lontani. Il gioco si è fatto duro e io ho cominciato a giocare. Come Bordin riagganciò la vittoria nel finale in quel di Seul così riaggancio il gruppo orami sfaldato. Gli ultimi 195mt li corro in meno di 40 secondi con le braccia alzate e un urlo alla Tardelli dopo il secondo gol nella finale mondiale dell’82.

Il cronometro segna 2h 59.44 (2.59.39 il netto), finisco la corsa abbracciando Chittolini dopo la linea del traguardo.

Un lacrimone mi scende dalle guance, non piangevo da quando 7 anni fa presi tra le braccia in tutta la sua nudità natale i 3380 grammi della piccola Chicca, mi giro e… lei è lì bellissima come la mamma, urlo e abbraccio tutti ancora per diversi minuti.

Lento lento ad esso batte più lento cantava l’emilianissimo Lucio Dalla, sono nuovamente io e …non riesco quasi a camminare, eppure 5 minuti fa volavo. Mi cambio alla meglio e prima di lasciare il campo di battaglia saluto Giorgio che mi racconta di come proprio oggi non fosse al suo meglio e che il quinto posto in fondo lo accontenta.

Contento lui, figuratevi io dopo le sue sincere congratulazioni per la mia piccola-grande impresa. Sono già oltre le transenne quando uno dei 2 pace-maker a cui devo moltissimo mi chiama e regala a mia figlia i palloncini colorati ad elio che ora a 500 km di distanza sono appoggiati sul soffitto del salone insieme ai miei pensieri.

Ringraziamenti:

Per prima, la mia famiglia per la tanta pazienza dimostrata.

Per Giancarlo Casentini che mi ha indicato la strada, e al quale ricordo che oramai la breccia è stata fatta e resta solo da passare.

Per Giancarlo Chittolini che pur non avendo ricevuto raccomandazioni da Giove Pluvio ha trovato un percorso ad dir poco filante.

Per i pace-maker di cui non so il nome, ma so che senza il loro intervento proprio non ce l'avrei fatta.

Per i 40 compagni di squadra dell'Astra Trastevere che oggi ho tradito nella gara del nostro personalissimo campionato sociale.

Per la redazione e gli amici di Podisti.net che sono serviti come volano naturale per spiccare l'ultimo salto.

Per gli immancabili gufi…,specie quelli juventini, che tanto sono riusciti a pungolare il mio orgoglio.

Per le gambe…siano esse mie o di chissà chi, che resteranno semi paralizzate per una buona settimana, ma che così bene hanno fatto il loro dovere per meno di tre ore.

Per… tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino all'ultima riga.

Gian Carlo Pelliccia

30 commenti

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  1. Sarah Burgarella ha scritto:
  2. Troppo bello, mitico Gian Carlo. A me queste cose mi fanno commuovere. Complimentissimi per l'impresa e la narrazione! Ciao

     
  3. Unknown ha scritto:
  4. semplicemente da applausa Giancà!!!!

     
  5. Nick.12 ha scritto:
  6. Letto tutto, vorrei vedere visto che mi avvicino a provare l'impresa...
    Comunque mitico, sono soddisfazioni che resteranno sempre indelebili nei nostri pensieri, speriamo ci sia anche ala mia hihihihihih
    Ciao Nick

     
  7. Unknown ha scritto:
  8. MI inchino a cotanto ardir di un cavalier nella battaglia (vinta)e'questa l'emozione che ci porta a continuare...
    Simone

     
  9. Fat_Stè ha scritto:
  10. Letta ed ora, con immutato piacere, riletta.
    Sempre un'emozione.

     
  11. franchino ha scritto:
  12. Bella cronaca Gian Carlo! Questi sono ricordi indelebili...
    Per quanto riguarda le sfide tra bloggers ma pare un'iniziativa simpatica che aggiunge un pò di pepe alla gara!

     
  13. Marcaurelio ha scritto:
  14. Bellissimo... e beato te...!!!
    Sono ancora indeciso se tentarci anche io, andando quasi sicuramente incontro al botto, oppure di accontentarmi di un 3h.04..., che dovrebbe essere alla mia portata.....
    Niente comunque ti dovrebbe vietare a Boston di avvicinarti sensibilmete a quel risultato....

     
  15. Diego ha scritto:
  16. Che bellissimo racconto !!!

     
  17. Michele ha scritto:
  18. Sono contrario alle sfide anche se so che ad alcuni fanno bene. meglio incontrarli i blogtrotters :)

     
  19. bressdicorsa ha scritto:
  20. ESSENDO UNO TRA I PROMOTORI DELLE SFIDE TRA BLOGGER'S NN POSSO CHE ESSERE FAVOREVOLE,VISTO CHE SUSCITANO ENTUSIASMO COME ENTUSIASMO HA SUSCITATO IN ME IL TUO BELLISSIMO RACCONTO,BRESS SEMPRE IN SFIDA..SEMPRE.FORZA BASSA

     
  21. Anonimo ha scritto:
  22. Io ero uno di quelli che non aveva avuto l'onore di leggere il tuo racconto.... SPETTACOLARE!!!!! Complimenti Gianca

     
  23. uscuru ha scritto:
  24. eh! lo sai come la penso...
    sei un GRANDE!!!

     
  25. Francarun ha scritto:
  26. Bel racconto giancà davvero bello, e complimenti !

     
  27. Alvin ha scritto:
  28. Oggi era la terza volta che la leggevo...il tuo più bel racconto, poetico, e quel lacrimone sul finale, per un pelo non scendeva anche a me solo rileggendolo...bravo Giancarlo, queste sono le cose che fanno sentire eroici noi comuni mortali.

     
  29. GIAN CARLO ha scritto:
  30. @Marco, Roma è dura lo sai...fosse Salso dove la prima parte è facile ti direi passa 1h 29 alto e poi vedi se tieni...ma a Roma tra Sanpietrini...cazzi e mazzi...che te devo dì ?
    Non lo so ...di sicuro FORZA INTER che pure oggi è andata !!!

     
  31. GIAN CARLO ha scritto:
  32. @Alvin e Fat, rileggere è già da maniaci :-)


    @Nick12 e Uscuru, non per siminiuire..ma voi siete di un altro livello e il giorno che quel muro(tra poco) lo farete cadere sarà quasi normale.

    @Bress, o prima o dopo una sfida tra noi ci sarà...speriamo presto perchè temo che tra un anno sarai imprendibile.

    @Franchino, le sfide mettono sempre pepe...solo che quelli che possono battersela con te...son pochi !

    @Michele, eppure una sfidarella veneta con polenta in palio qualcuno te la deve lanciare.

    @Yervs, resto in attesa di leggere il tuo 2h 39.59

     
  33. GIAN CARLO ha scritto:
  34. @Alessio Simone e Diego, son contento che vi sia piaciuto.

    @Sarah e Franca, fanciulle, ...come dicevo in un post(scherzosamante molto discusso) il presente e il futuro(il passato lo sapevamo già) sono donna quindi... riempite di pagine e di corse i vostri domani e io sarò sempre un vostro ammiratore !

     
  35. Anonimo ha scritto:
  36. X GIANCA, sinceramente spero di potertelo raccontare molto presto...... Gianca, sei un grande!!!!!

     
  37. Fat_Stè ha scritto:
  38. Non so Alvin (su cui però ho molti fondati sospetti), ma io un po' maniaco in effetti lo sono e frequentando certe compagnie la situazione sta peggiorando! ;)

    OT: ho letto in 24 ore il libro di Trabucchi...so che l'hai in lista, per me merita. Ora "mi tocca" comprare pure "Mente e maratona"! ;)

     
  39. Micio1970 ha scritto:
  40. Sono arrivato alla quarta lettura ... e alla quarta emozione ... forse mi immedesimo freudianamente nella tua impresa perchè confesso che è uno degli obiettivi più "golosi" della mia corsa e so che per arrivarci, se mai ci riuscirò, dovrò "sputare" sangue e sudore!

     
  41. GIAN CARLO ha scritto:
  42. @Micio e Fat, prometto che levo il link pure dalla colonna di destra e di sicuro non lo metto + in prima pagina...oggi non ho resistito.
    Perdonatemi.
    Marcello sei un divoratore di cio' che si scrive...penso alle parole di Troisi quando diceva...io non leggo..tanto io sono uno a leggere, loro tanti a scrivere e io non ci posso arrivare mai.
    Micio resto convinto che ce la farai...sul breve sei già sui miei livelli massimi, ma il tuo trend di miglioramento non è certo finito.

    @Yervs, dovrai sudare sete camicie, ma se ci riesci lo leggerò tutto d'un fiato.

     
  43. Francorre ha scritto:
  44. Bella cronaca.Ho letto con "mucho gusto" anche se il 3 ore per me è proprio fuori portata. Ma le sensazioni sono quelle che si provano per ogni singolo proprio muro.

     
  45. Unknown ha scritto:
  46. si dai.
    domani si pedalaaaaa.
    per domenica prossima...
    anzi per sabato?

     
  47. Furio ha scritto:
  48. ..e se non ti sei sudato questa maratona.. ti sei fatto un gran regalo!

     
  49. GIAN CARLO ha scritto:
  50. @Alessio, domani clima OK di mattina poi imbruttisce domenica prossima temperatura in leggero rialzo e forse ancora sole...ideale per la Roma-Ostia.

    @Francorre, per me il muro ormai è "passato" che non torna per te...mai dire mai.

    @Furio, ho sudato al punto che dopo di allora ho voluto finirle tutte bene....non potrei risopportare quel livell di sofferenza

     
  51. Andreadicorsa ha scritto:
  52. Un magnifico racconto....
    sei un fenomeno, dentro e fuori.

    Riguardo le sfide, cosa c'è di più bello? Non facciamo altro che divertirci allegramente per spazzare via un pò la serietà e la monotonia della vita quotidiana

     
  53. GIAN CARLO ha scritto:
  54. @Andrea, sono OK sulle sfide..io per primo sfidai Mathias... per il resto Stefano con 4h e 40 è arrivato così tardi che non ha pagato la sfida.

     
  55. Daniele ha scritto:
  56. Questo commento è stato eliminato dall'autore.  
  57. Daniele ha scritto:
  58. Con quell’imperdibile preambolo dalle mie parti potevi mai fallire? :-) Grande racconto per una grande impresa! Quei posti poi li conosco bene e anche se non penso che farò mai quella maratona.. la 30 km invece ci potrà scappare…

     
  59. GIAN CARLO ha scritto:
  60. @Daniele, da 30 a 42 il passo è breve....poi a 37 e 5 c'è il ristorante di Busseto che hai citato

     

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