Sarebbe bello poter essere sempre rilassati ?

Pubblicato da GIAN CARLO martedì 31 marzo 2009

Questa foto l'ha scattata la ragazza di Lucky73 alla maratona di Roma. Ovviamente non mi conosceva, ed erano scatti fatti a caso in attesa che arrivasse lui o sparati subito dopo. Siamo in Via di Porta Angelica, sullo sfondo, dietro la Porta, si intravede il Colonnato di Piazza San Pietro. Alla nostra destra, il gruppo, ha appena lasciato l'entrata in Vaticano presidiata dalle guardie Svizzere. Ingrandendo la foto appare evidente che sono assolutamente rilassato. Sono più coperto degli altri, ho il K-way senza maniche in vita e, come al solito, sto blaterando qualcosa. Stefano(mio ex compagno di squadra) al mio fianco era partito con obiettivo 3h e 29 e quello ha fatto, nel suo sguardo apprezzo grande concentrazione benché, anche lui, abbia più di 20 maratone finite sul groppone.
Viene da chiedersi:
Considerando che principalmente corriamo per stare bene e scaricare le tensioni del quotidiano non sarebbe saggio affrontare le gare sempre con questo distacco ?
Oggi, nella cassetta postale, ho trovato la cartolina necessaria per il ritiro del pettorale a Boston... mentre l'aprivo... il cuore... è entrato in soglia !

53 commenti

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Hai fatto tanta strada ora non rinunciare, lascia un commento aerobico... se non sei registrato devi scegliere il pallino con anonimo e...firmare il messaggio.

  1. antherun ha scritto:
  2. Questione difficile: secondo me, in generale nella vita, l'essere "distaccato" aiuta. Non freddo, ma al riparo da ansie che in misura eccessiva possono complicarci le cose. Però di fronte ad un evento come una gara credo sia anche giusto avere il cuore che batte più forte, l'adrenalina in circolo, ecc. Sono dei segnali che rendono l'idea di quanto una cosa sia importante per noi...

     
  3. MFM ha scritto:
  4. Se fossimo sempre rilassati non ci godremmo mai i momenti di relax.
    E poi c'è stress e stress.
    Un conto è lo stress indotto da situazioni conflittuali (quasi sempre non ricercate e non volute) un altro è lo stress che ricerchiamo per metterci alla prova e magari beneficiare del relax successivo.
    Per esempio una delle cose che amo di più quando vado in montagna d'inverno è rientrare a casa dopo una giornata trascorsa per ore in mezzo al vento gelido. Il rilassamento che ne consegue non lo raggiungerei mai in nessun altro modo.

     
  5. Mic ha scritto:
  6. Affrontare la gara in maniera distaccata? Secondo me tu più che distaccato lì eri molto rilassato e tranquillo, vuoi perchè la tua era una gara da correre facile, o forse anche per il tipo di gara. Fosse stato un 3.000 probabilmente non avresti pronunciato una parola! Insomma, non credo che sia possibile affrontare tutte le gare con questo spirito leggero, specie quelle tirate, dove si corre sull'uomo e l'adrenalina scorre a fiumi. Io, specie quando "sento" la gara cerco di stare molto concentrato, almeno finchè sto bene; una condizione che ricerco nelle gare di durata, tipo ora in pista e mezza è una sorta di rilassamento distaccato, per cercare di "addormentare" la sensazione di fatica e non accorgermi dello scorrere del tempo, in attesa della parte finale, dove provo a dare tutto. In questa condizione ho corso la mia migliore gara di sempre.
    Sono sicuro che nelle foto di
    La tua foto mi fa venire in mente (tieniti forte... e fai le dovute proporzioni :-) ) il fortissimo Giorgio Calcaterra. Un post recente di un blogger, mostrava la concentrazione dei maratoneti in gara a Roma, a confronto di un disarmante sorriso di Giorgio, che evidentemente correva facile; il post indicava la leggerezza di un ultramaratoneta d'elitè nel correre la maratona, rispetto agli altri maratoneti "normali". A Boston, sarai molto più concentrato e "cattivo".
    Caspita, quante """"!

     
  7. Marco "Zanger" ha scritto:
  8. Domanda difficile, risposta altrettanto...
    Intanto direi che se fosse vero al 100% il discorso della corsa come scarico delle tensioni e modo per restare in forma, allora non avrebbe molto significato il fare le gare... ci deve essere qualcosa di piu'. Chiamalo desiderio di misurarsi con se' e/o con gli altri, chiamalo bisogno di nuove emozioni, adrenalina, ecc, chiamalo come vuoi... qualcosa c'e'.
    A questo punto, quindi, direi che in parte salta il discorso "salutistico" e quindi viene fuori come ognuno reagisce diversamente in situazioni di "stress".
    Trovo del tutto ammissibili entrambi i comportamenti, il concentrato ed il distaccato.
    L'importante e' non portare all'esagerazione le cose, soprattutto l'atteggiamente iper-concentrato (soprattutto se non si sta parlando di campioni ma di "amatori"). Almeno secondo me...

     
  9. GIAN CARLO ha scritto:
  10. @Mic, non confondiamo il sacro con il profamo, cmq la mia era solo una provocazione... perchè di quel giorno ricordo livello di sforzo basso e alla fine un tempo(neanche tant da buttare)
    Certo l'adrenalina è un'altra cosa.

    @Marco, lo stress sano...un po' quello che dice Trabucchi...simo nati per affrinatre lo stress... l'importante è saperlo gestire.

     
  11. Mic ha scritto:
  12. Giancarlo: l'avevi letto quel post di cui parlavo?? Cmq hai capito cosa intendevo dire.

     
  13. GIAN CARLO ha scritto:
  14. @MfM, la cosa che soffrendo vento e freddo ti godi di più il tepore delle mura domestiche...puo' sconfinare nel masochismo :-)

    @Antherun, è quello che provo a fare sempre io da X (tanti) anni...essere fondamentalmente distaccato... ma con il bottone di comando sulle emozioni pronto per essere attivato...
    C'è chi dice che in realtà si gode meno...chissà !

     
  15. GIAN CARLO ha scritto:
  16. Ho riletto con attenzione cio' che hai scritto, ma non lo riesco a collegare con l'affermazione sotto... forse oggi vado a 6 al km !
    Porta pazienza è..l'età !

     
  17. Frate_tack ha scritto:
  18. Invidia per Boston!! :-)
    Comunque, ogni tanto mettersi in gioco preparando a puntino una gara e correndola per il tempo, fa bene.
    E' bello correre per il piacere di farlo, ma è bello pure che a volte noi stessi ci mettiamo in gioco e proviamo a migliorarci. Nel limite del possibile e a conoscenza dei nostri limiti. Poi la pace con sè stessi viene di conseguenza e la corsa diventa proprio un piacere e uno scarico nella vita.

    Riinvidia per Boston grrrrr :-)
    Ora però .... che ci penso ... volgio le tue scuse per il pessimismo nei miei confronti, dei miei allenamenti, e delle mie preparazioni, tempo registrato e vidimato 2.56 CORRIMI DIETRO ORA!!! :-)

     
  19. Michele ha scritto:
  20. Finalmente le miei parole trovano conferma, il mio approccio alle gare è proprio questo. A volte mi accusano di fancazzismo, invece è l'unico modo per fare una cosa che piace: farla in modo rilassato se no che piacere è ?
    Ma tu ci sei già ricascato appena aperta la posta la bestia ti ha ripreso.............

     
  21. Marcaurelio ha scritto:
  22. Accidenti che cosa difficile chiedi...
    Non ci riesco in gara a rilassarmi, no proprio no..., e non ti so spiegare neanche perche', almeno a livello cosciente.
    Domenica a Ciampino avrei voluto andare a lumachella ma quando sei li', dopo che un paio di balordi ti spintonano x passare, ecco che riesce fuori la mia storiella della rana e dello scorpione....
    Che ci posso fare... son fatto cosi', si vede che e' scritto nel mio dna di non rilassarmi....!!
    Pero' e' successo che se un amico mi chiede una mano allora ecco che mi trasformo e lo accompagno per dargli una mano.... sempre che della gara non mi interessi granche'....

     
  23. Filippo Lo Piccolo ha scritto:
  24. Hai ragione Gian Carlo, anche io in gara cerco di rimanere sempre rilassato e sorridente, proprio come nelle foto del finale di Treviso :-P

     
  25. GIAN CARLO ha scritto:
  26. @Frate, scusa...ho cosparso il capo di cenere... i tuoi limiti ancora non li conosci...io si !!!!

    @Michele, Fan-Katzen-sten che non 6 altro... la Bestia è anche dentro di te...ogni tanto liberala altrimenti... se non oggi...ma al massimo domani..mi diventi un serial Killer !

     
  27. GIAN CARLO ha scritto:
  28. @Filippuccio, non ho visto quella foto, mettila nel post quando descriverai la gara.

    @Marco, lo scorpione pero' dovrebbe insegnare che frenare(almeno un po') i nostri istinti...ci allunga la vita

     
  29. MauroB2R ha scritto:
  30. Dipende tanto dal carattere di base di una persona..io ad esempio son ansioso di natura e sta cosa me la porto anche nella corsa...
    anche se sento che lo sport mi faccia davvero bene anche alla mente!

     
  31. Francarun ha scritto:
  32. io nelle gare rido a prescindere, perchè io corro per divertimento, e magari mi ci scappa anche qualche battuta, ma l'emozione c'è e ci sarà sempre soprattutto alla partenza, poi si scioglie le tenzioni e si va più tranquilli, e questo secondo me è lìapproccio migliore !

     
  33. Fat_Stè ha scritto:
  34. La differenza di prestazioni e sensazioni in presenza o assenza di stress le ho riscontrate maggiormente in allenamento (anche perchè c'è nel mio caso molta più casistica): quando esco a correre senza pensare a tempi, distanze e menarelli vari, corro molto meglio e spesso con risultati finali migliori (del resto non scopro l'acqua calda, Speciani ci ha scritto pagine sull'argomento...).

    In gara, nelle poche mie performances, sono sempre e comunque "abbastanza concentrato", pur divertendomi non riesco a staccarmi dall'idea che sono lì anche per cercare un riscontro cronometrico e questo comporta una minima percentuale di stress.

    Nelle foto di gara poi, io vengo fuori sempre perennemente inc****to, ma questo è un altro discorso... :)

     
  35. Lucky73 ha scritto:
  36. Appena prima sei passato, poi quindi ti ho sorpassato senza però ricoscerti e tu me...

    Poi al 25K mi hai ripreso e hai messo la freccia!

    Per quanto riguarda l'approccio con me sfondi una porta aperta :-)) - In tutte le foto sorrido e sono rilassato ...certo magari non le foto dell'ultimo KM, ma in qualcuna anche quelle! :-))

    Vedi Maratona di Roma arrivo :-)) Nonostante tutto!

    Per me la corsa è rimarrà sempre DIVERTIMENTO! con PB o senza PB!

    Se Barbara chiede i diritti che faccio ? :-))))))))))))))))) -

     
  37. GIAN CARLO ha scritto:
  38. @Mauro, essere un po' ansiosi a meno di 30 anni è normale... poi un pochino ci si calma...forse !

    @Marcello, io come sai sono prgioniero del trip del cronometro, ma una cosa è sicura in gara vado + forte che in allenamento.
    PS
    Le foto incazzato...sono normali... sei del Milan !

     
  39. GIAN CARLO ha scritto:
  40. @Franca, e tu ridi sempre... non vorrei che prima di partire per le gare invece dell'acqua bevi il vino del contadino !

    @Lucky, mi hai superato dopo il ventesimo quando mi sono fermato per il pit stop quando anche il mio compagno di viaggio è andato via.
    PS
    Se Barbara chiede i diritti è del Milan !

     
  41. Andreadicorsa ha scritto:
  42. Mi sembravi Alvin quando è transitato al 41 km alla maratona di Firenze: fresco come una rosa.
    Io sono dell'opinione che c'è gara e gara: quella dove vai in cerca della prestazione cronometrica e quindi corri al massimo senza tanto guardarti intorno e quella dove corri per allenamento e che quindi (giustamente) affronti in maniera super rilassata come è accaduto a te a Roma. Pertanto non necessariamente un modo di gareggiare deve precludere l'altro, vanno bene tutti e due. Io preferisco il primo.

     
  43. albertozan ha scritto:
  44. Tra l'altro correndo rilassati e un po' distaccati renderemmo anche di più, a mio avviso! Purtroppo non è una nostra scelta quando ci sono di mezzo le gara competitive; poi tutto il discorso è anche molto soggettivo! Di certo se mi arriva a casa una tal cartolina...sai che rilassatezza?...

     
  45. GIAN CARLO ha scritto:
  46. @Andrea, in realtà era il 17esimo al 41esimo ero assolutamente cotto.. non morto, per quello mi hai visto appena tagliato il traguardo...ma stanco tanto...pure perchè Alvin è nato 20 anni dopo

    @Alberto, a Boston partenza ad onde 4000 per volta io sono in seconda onda.

     
  47. Lucky73 ha scritto:
  48. No anche lei è dell'Inter, era un requisito indispensabile :-))

     
  49. Micio1970 ha scritto:
  50. Correre rilassati non vuol dire correre deconcentrati.
    La condizione migliore io la provo quando (lo esprimo con concetti orientali che magari non sono miei ...) mi immedesimo nell'evento quasi non sentendolo. Mi vengo a trovare in una situazione definita tipicamente "flow" in cui tutte le parti del corpo fanno quello che devono senza saperlo.
    Questo mi capita anche in altri aspetti della vita e quando sono in questo stato realizzo il meglio. Forse lo definirei distacco consapevole ...

     
  51. GIAN CARLO ha scritto:
  52. @Lucky, allora ringraziala sul serio... come forse ti ho detto, clima permettendo, correrò a Boston con la maglia dell'Inter.

    @Stefano, stavolta mi hai spaventato sul serio...sei sempre avanti... e non solo con i tempi ;D

     
  53. Anonimo ha scritto:
  54. io dico che fa sempre male inscatolare l'istinto. se sono rilassato spontaneamente, bene; se voglio la guerra, guerra sia! lo zen non dobbiamo autoimporcelo. piuttosto si devono ricercare le condizioni giuste (extracorsa) per fare in modo che la corsa (o qualsiasi altra attività) non riceva un investimento affettivo eccessivo che non merita. questo aiuterebbe a essere tranquilli non solo in gara ma anche, ad esempio, in caso di lunghi infortuni. luciano er califfo.

     
  55. GIAN CARLO ha scritto:
  56. @Luciano, hai detto cotica...non imporci lo zen essere iene o caimani a seconda che gira bene o gira male.

     
  57. Micio1970 ha scritto:
  58. @Luciano: mi sembra di leggere Albanesi ... ma sei sicuro di non essere una sua versione sudamericana ;-). Comunque sono d'accordo con il tuo concetto. Quando parlo di flusso intendo dire di riuscire ad essere presente sull'attività in quel momento senza "caricarsi" troppo nè prima nè dopo. E' uno stato che si prepara ... ma non è detto che comunque lo si raggiunga. Quando si riesce a fare questo (è un equilibrio dinamico .. oserei dire instabile) mentre si lavora, si lavora (non si pensa ad altro ...), quando si corre, si corre, quando si sc_ _ _ , si sc _ _ _ e via dicendo ...

     
  59. Anonimo ha scritto:
  60. giancà, non estremizziamo, è chiaro che se avessi ucciso tutti quelli che in mezzo al traffico mi fosse venuta voglia di uccidere, oggi starei con 500 ergastoli! lì siamo costretti a reprimerci. purtroppo spesso lo facciamo anche se non siamo costretti, e in questi casi è evitabile. quello che volevo dire è che il raggiungimento della pace deve essere corredato dalle giuste condizioni esterne. a volte siamo troppo tesi in alcune situazioni solo perchè ci siamo dentro e le investiamo di eccessiva importanza, mentre se le guardassimo dal di fuori ci farebbero sorridere. ma per guardarle dal di fuori (cioè per non investirle eccessivamente) ci vogliono le necessarie condizioni. er califfo.

     
  61. GIAN CARLO ha scritto:
  62. @Luciano, e con il fatto che Micio ti ha paragonato ad Albanesi che mi dici ?

    @Micio, è proprio quello a cui tendo...solo un dubbio... sc_ _ _ ?

     
  63. giovanni56 ha scritto:
  64. Ci sono gare e ... gare, momenti e ... momenti.
    Io l'adrenalina c'è l'ho in qualsiasi pregara, proporzionale all'obiettivo cui punto.
    Nelle maratone che ho fatto non mi sono mai rilassato.
    E' diverso correre una maratona "pensandola" come un Lungo ed invece correre una 10km puntando al personale.

     
  65. Daniele Uboldi ha scritto:
  66. Sicuramente quando corro sono molto più rilassato di quando assisto ad una partita dell'Inter!!! Correre rilassa già di suo al di la del ritmo... c'è poi chi si rilassa dando il massimo!

     
  67. GIAN CARLO ha scritto:
  68. @Daniele, pure io quando corro sono molto + rilassato che quando guardo l'inter... paradossalmente quando perdevamo sempre ero + rilassato !

    @Giovanni, ti facevo più tranquillo invece mi parli di ardenalina e PB.
    Bene c'è sempre da imparare.

     
  69. Micio1970 ha scritto:
  70. @giancarlo: si si ... posso scrivere tr_ _ _ _ ... mi devo censurare? ;-) è quello a cui tendiamo tutti quando non corriamo o lavoriamo ... sempre di attività aerobica ( o anaerobica a seconda della foga) si tratta ...

     
  71. Diego ha scritto:
  72. Sono sempre rilassato, anche quando le gambe non girano.
    Siamo di passaggio nella vita, quindi mi voglio godere ogni attimo !

     
  73. giovanni56 ha scritto:
  74. In gara completamente rilassato non lo sono mai, solo che la mia scala di tranquillità ha diversi gradini.
    Se devo correre una gara interpretandola come allenamento salgo sul primo.
    Se la corro puntando qualche "solito" avversario salgo un po' più su.
    Se la corro puntando ad un tempo particolare vado ancora più su.
    Quando correvo ai limiti del podio di certo non guardavo i panorami.
    Per le maratone che ho corso finora sono salito in cima alla scala.

     
  75. Francarun ha scritto:
  76. Il vino del contadino a me non manca mai !!!! ma io sono una risacchiona di natura...dietro quel mantello e quella maschera c'è un pagliaccio !

     
  77. theyogi ha scritto:
  78. non ti pare singolare chiederti se non sia il caso di vivere il running in modo più distaccato (e ovviamente lo è) per poi farsi venire un ictus alla vista di una busta?! ;D

     
  79. Alvin ha scritto:
  80. Sarà un caso o no che la mia miglior maratona l'ho corsa rilassatissimo e mi son divertito un sacco???Fu Firenze 08...spero di correrne altre così!

     
  81. Nick.12 ha scritto:
  82. Ripeto invidia per Boston :-) è e sarà una maratona che sicuramente al più presto farò, per gustarmi la città, la storia della maratona (quest'anno è la 113th edizione). Non vedo l'ora di sentire le tue sensazioni e vedere le foto.
    Ciao Nick

     
  83. GIAN CARLO ha scritto:
  84. @Micio, il giorno che chiedero' a qualcuno di auto censurarsi vorrà dire che ho perso il comando del Blog.
    Il mio "stupore" era dovuto solo al fatto che solitamente sei + compassato...invece si vede che mentri eri in ufficio o ti è passata qualche sventola vicino a semplicemente la tua mente trasportata dalla primavera...

    @Diego, siamo di passaggio... poi io ho già speso una grossa fetta di quel passaggio.

    @Giovanni, la scalata verso la parte più nascosta di noi.
    Io credo di averla già salita fino al gradino + alto...oggi mi accontento di arrivare la dove il panorama è bello, ma l'affaccio è sicuro ;D

     
  85. GIAN CARLO ha scritto:
  86. @Franca, è una grande dote quella di saper sempre mettersi in gioco...cambiando da una maschera all'altra. Arlecchino era il dominatore della scena anche se sembrava che tutti comandavano su lui :-)

    @Yogi, ictus non me ne sono venuti...sono andato in ufficio a piedi a/r 5km poi ci sono ri-andato in bici( e c'è salita) e infine stasera 15km di cui 8 a 4.29 per un infartuato non è male.

    @Nick, avrai foto e resoconto. Un mio amico compagno di viaggio che già è andato lo scorso anno ha detto che è mitica. Pensa che ci torna!
    La saremo accolti da un capo runner bostoniano che ha una sorta di gemellaggio con visite a Roma etc etc.

    @Alvin, la prossima 42km la devi correre con Ruben stampato sulla maglia... ma non è detto serva ad essere + rilassato...forse + motivato, ma rilassato non ci credo !

     
  87. Diego ha scritto:
  88. @Gian Carlo,
    persone come te, devono campare almeno fino a 100 anni !!!

     
  89. Karim ha scritto:
  90. Sono quasi le 22, domani mattina ore 8 e 30, mi moglie entrerà in sala operatoria per il parto cesareo... e non sono per niente rilassato!

     
  91. GIAN CARLO ha scritto:
  92. @Diego, grazie ottimo augurio.

    @Karim, sarà una passeggiata e una grande gioia e ricorda che il pettorale lo sta vestendo tua moglie... puoi solo fare il tifo !

     
  93. Paolo "Cibulo" ha scritto:
  94. Ciao Mister, sempre stimolanti i tuoi quesiti.
    Secondo me come in tutti gli sport è importante trovare la giusta concentrazione e avere le capacità mentali per non farla diventare un fattore di stress.
    Tanto per usare delle parole di Trabucchi - che ho appena finito di leggere -: inutile cercare di vivere senza lo stress, siamo programmati per gestirlo in qualche modo.

     
  95. GIAN CARLO ha scritto:
  96. @Paolo, vabbè, 7 e mezzo, ti trovo preparato e resiliente !
    E... non migliorare troppo rapidamente vorrei batterti almeno ad una gara :-(

     
  97. Micio1970 ha scritto:
  98. @Giancarlo: la primavera fa miracoli ... ;-)

     
  99. MFM ha scritto:
  100. @Gian Carlo: gli alpinisti sono vanitosi e narcisisti farebbero di tutto per poter affermare di aver "conquistato" una cima. Più masochisti dei maratoneti non c'è nessuno :-)

     
  101. GIAN CARLO ha scritto:
  102. @MfM, Io non sono tra i maratoneti + masochisti... se per conquistare una medaglia devo arrivare strisciando...preferisco ritirarmi.


    @Micio, il miracolo + grande è che stamani c'era il sole..sono andato al lavoro in bici e poco fa spostandomi in un altro ufficio ho preso una valanga d'acqua !

     
  103. Mathias ha scritto:
  104. io son quello che alle gare si agita un sacco.. è una dote che devo acquisire, mantenere la stessa calma che ho negli allenamenti. Certe prestazioni le ho pregiudicate per il lato ansiogeno

     
  105. GIAN CARLO ha scritto:
  106. @Math, beata e...sconsiderata gioventù !

     

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